Inter, un attacco per accelerare. L’ora degli Esposito, arriva Bonny
Mondiale per Club, alle 21 l’esame Urawa Reds per Chivu. Calha sempre nelle mire del Galatasaray

Ange-Yoan Bonny, francese di 21 anni, sei gol col Parma nell’ultimo campionato
Il Giappone dopo il Messico. Seattle dopo Los Angeles. Cambieranno gli avversari, dal Montterey dell’immarcescibile Ramos ai samurai semi-sconosciuti, almeno alle nostre latitudini, dell’Urawa Reds. E chissà che a cambiare non sia anche l’ingolfata Inter dell’esordio al Mondiale per club, reduce da un pareggio che impone il ritorno al successo per non mandare Chivu e i suoi ragazzi al girone dei processati. Si gioca alle 21 italiane, nello Stato di Washington sarà mezzogiorno ma il caldo dovrebbe non essere un fattore (temperature attorno ai 16°). La preoccupazione del tecnico è legata soprattutto all’attacco. Taremi è bloccato in Iran, Thuram è affaticato. La certezza è Lautaro, al suo fianco un Esposito tra Sebastiano e Francesco Pio, che tornerà disponibile proprio per questa gara e insegue l’esordio assoluto nella prima squadra interista.
Il rinforzo a cui Marotta e Ausilio stanno lavorando, Ange-Yoan Bonny dal Parma, è a migliaia di chilometri di distanza e non potrebbe lo stesso essere aggiunto in lista prima del nuovo mese. Ha qualità simili a quelle di Thuram, è francese come lui, ma è in vacanza a riposare le stanche membra e qualora dovesse essere acquistato dall’Inter avrebbe comunque necessità di inserire in calendario qualche allenamento, prima di mettersi a disposizione di Chivu. Si chiuderà attorno ai 25 milioni, con o senza bonus, per poi far firmare al giocatore un quinquennale a 2 milioni a stagione. Anche gli altri reparti non vivono di abbondanza. Dumfries è in gruppo, in compenso mancano Bisseck, Zielinski e Calhanoglu, del quale futuro si parla anche in prospettiva di un possibile addio. La frenata pubblica di Dursun Ozbek, presidente del Galatasaray, è dovuta alla volontà di concentrarsi sul possibile ritorno di Osimhen, nonché ad una distanza ancora profonda tra domanda (non meno di 30 milioni) e offerta (non oltre i 15) per il cartellino. Ai nerazzurri, se proprio ci si dovrà privare del regista titolare, servono fondi per il successore. Potrebbe anche essere un elemento più “muscolare“, come Ederson, ma ad oggi la cessione di Calhanoglu non è tra le priorità della dirigenza.
Ai piani ancora più alti, la proprietà ha lavorato in questi ultimi mesi al rifinanziamento del bond in scadenza nel 2027, grazie alle ottime entrature di Oaktree nel mondo delle banche americane. Il fondo, secondo quanto rivelato da “Calcio e finanza“, ha ottenuto un nuovo prestito obbligazionario da 350 milioni di euro, con un tasso al 4,52% su base annua lorda. Numeri decisamente migliori rispetto al 6,75% del precedente bond.
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