Inter, un testacoda per non frenare. Prove di fuga: c’è la trappola Nesta
Al Meazza (20.45) arriva il Monza. Lautaro riposerà in vista della Champions, torna titolare Calhanoglu

Hakan Calhanoglu tornerà ad essere uno dei centrocampisti. titolari dell’Inter
Per vincere qualcosa, ammoniva il grande saggio Marcello Lippi, bisogna cercare di vincere tutto. Sacrosanta verità, presa in parola anche da Simone Inzaghi che a caldo dopo il blitz a Rotterdam ha ricordato "urbi et orbi" con la manina che l’Inter ha ancora tre obiettivi. Senza nascondere il grande sogno, provare a conquistarli tutti. Non si molla niente, nessuna competizione, contrariamente a quanto fatto da Conte con la Coppa Italia, sacrificata più o meno consapevolmente al primo turno.
Parlare oggi di "Triplete" può sembrare eccessivo - in realtà c’è pure una quarta competizione in ballo, ovvero il Mondiale per Club -, ma dopo aver ipotecato la qualificazione ai quarti di finale di Champions League ed in attesa del ritorno col Feyenoord che potrà essere gestito senza troppi affanni, i nerazzurri (ri)provano ad allungare (almeno per una notte) sul rettilineo della corsa scudetto, aspettando Napoli-Fiorentina di domani. Capitan Lautaro Martinez e compagni inaugurano le "quattro giornate" di San Siro con la sfida solo sulla carta apparentemente scontata. Arriva il Monza ultimo in classifica, aggrappato più all’aritmetica che alla logica, col morale a pezzi per un destino che pare segnato ma pure col desiderio di sorprendere tutti con una prova d’orgoglio. Motivo per cui, dopo l’1-1 del Maradona che aveva lasciato rimpianti e interrogativi legati alle ricorrenti flessioni stagionali nel finale delle partite, l’Inter dovrà essere concentrata e umile. Perché il calcio è questo. E perché lo scorso settembre i brianzoli hanno già giocato un brutto scherzo ai nerazzurri, inchiodandoli sull’1-1 all’U-Power.
Come a Rotterdam, se non puoi essere brillante devi giocare da "grande" e diventare pragmatico. A volte bisogna sostituire lo smoking con i jeans, calarsi nei vicoli della realtà e regolarsi di conseguenza. I campioni d’Italia, soprattutto oltreconfine, hanno dimostrato di saper dribblare distrazioni varie, anche in situazioni d’emergenza. In Olanda l’allenatore ha mescolato le carte, non il modulo. In assenza di esterni mancini, ha proposto Bastoni. Poi Zielinski e Asllani in mezzo, con Calhanoglu e Mkhitaryan in panca. E’ andata bene, anche perché con il serbatoio che proprio pieno non può essere, la Thu-La è tornata a livelli altissimi, la difesa-bunker ha retto e l’imminente ritorno di Sommer fra i pali (ma forse stasera giocherà ancora Josep Martinez) può dare ancor più tranquillità al reparto arretrato.
Ecco, al cospetto dei ragazzi allenati dall’orgoglioso Sandro Nesta ci vorrà la stessa consapevolezza: contro un avversario che ormai non ha più nulla da perdere e gioca senza pressioni, sarebbe da scellerati scendere in campo con atteggiamento presuntuoso. Motivo per cui Inzaghi dovrebbe fare moderato turnover in vista dell’impegno europeo di martedì sera. In mediana torneranno titolari Calhanoglu e Mkhitaryan (quest’ultimo diffidato con Bastoni e Barella e dunque a rischio in vista della prossima sfida con l’Atalanta), per il resto si va verso la conferma quasi totale dell’undici sceso in campo a Rotterdam, con un’unica eccezione in avanti: Joaquin Correa, infatti, potrebbe giocare al fianco di Marcus Thuram (15 gol e 4 assist stagionali), con il "gemello" Lautaro (17 reti e 6 assist) che dovrebbe rifiatare partendo dalla panchina così come Frattesi, cui probabilmente sarà concessa una chance in Champions. Da qui a luglio quattro mesi in apnea, mai come in questo momento l’allenatore ha davvero bisogno di tutti.
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