Inter verso la finale di Champions: sfida al Torino tra infortuni e strategie
L'Inter affronta il Torino con diversi infortuni, preparando la finale di Champions contro il PSG. Inzaghi cerca soluzioni.

Mehdi Taremi, 32 anni: l’iraniano si è reso utile nel ritorno contro il Barcellona
Non di soli effetti benefici è fatta una qualificazione alla finale di Champions League. Nello spogliatoio dell’Inter si respira una dovuta e ovvia soddisfazione per un traguardo centrato una volta di più, due anni dopo Istanbul. Si comincia a pensare alla partita più importante della stagione, cercando di mantenere alta la concentrazione sul presente. Qualche interprete, oggi a Torino all’Olimpico, sarà costretto al ruolo di sostenitore da casa. La vittoria sul Barcellona ha lasciato scorie pesanti sul fisico dei giocatori. Pavard non c’era già martedì scorso ed è tuttora appiedato da problemi a una caviglia. Erano invece disponibili e oggi non lo sono i vari Frattesi (problemi all’addome), Mkhitaryan (affaticamento muscolare) e Lautaro Martinez (riacutizzarsi dell’elongazione ai flessori).
Per tutti l’obiettivo è il recupero al massimo delle potenzialità in vista della sfida contro il Paris Saint-Germain del 31 maggio, anche se la natura dei vari stop dovrebbe consentire agli assenti di fare le prove generali in una o due delle uscite precedenti in campionato. Il risultato odierno contro l’ex Vanoli, collaboratore di Conte in nerazzurro e oggi allenatore del Torino, potrebbe stoppare i tentativi di rincorsa al Napoli oppure lasciare aperti i giochi. Inzaghi chiederà aiuto a chi martedì è stato impiegato poco o per nulla. Al di là degli assenti, resteranno infatti presumibilmente fuori dallo schieramento titolare tanti elementi chiave: Sommer, Acerbi, Dumfries, Barella, Calhanoglu, Dimarco, Thuram. Durante l’allenamento di ieri è stato provato Zalewski come interno di centrocampo, soluzione inedita nell’avventura interista. Così come non troppo collaudata è la coppia d’attacco formata da Correa, che col Barcellona non poteva giocare perché non in lista Champions, e Taremi, reduce da un’ottima prova martedì scorso. L’iraniano è al momento favorito rispetto ad Arnautovic, rimasto in panchina tutta la partita contro i catalani. A irrobustire il gruppo, quattro Primavera: Re Cecconi, Berenbruch, Topalovic e Spinaccé.
A Torino, l’Inter non avrà conoscenza del risultato del Napoli, impegnato subito dopo alle 20.45 contro il Genoa. Sa però che i partenopei possono permettersi di pareggiare una delle prossime tre gare e vincere le restanti due: sarebbero campioni a prescindere dai punti ottenuti dalla prima inseguitrice. La prova odierna dei nerazzurri sarà una cartina di tornasole delle intenzioni di Inzaghi e dei suoi ragazzi. Per quasi tutta la stagione la squadra è rimasta in corsa su tre fronti, abbandonando il sogno del secondo Triplete (dopo quello del 2010) solo il 23 aprile, con la sconfitta nella semifinale di ritorno di Coppa Italia contro il Milan. In Serie A le due maggiori contendenti per il tricolore erano appaiate in vetta e l’aggancio dei campani era avvenuto solo pochi giorni prima, con il ko nerazzurro a Bologna e la contemporanea vittoria del Napoli, proprio affrontando il Torino. Adesso le chances in campionato sono nettamente ridotte e l’Inter sa di avere una finale di Champions all’orizzonte. Con tanti acciacchi da dover gestire, le priorità potrebbero assumere contorni più netti.
Probabili formazioni Torino (4-2-3-1): Milinkovic-Savic; Pedersen, Saul Coco, Maripan, Biraghi; Linetty, Casadei; Lazaro, Vlasic, Elmas; Adams. All. Vanoli. Inter (3-5-2): J. Martinez; Bisseck, De Vrij, Bastoni; Darmian, Zalewski, Asllani, Zielinski, Carlos Augusto; Correa, Taremi. All. Inzaghi. Arbitro: La Penna di Roma. Tv: ore 18 su Dazn e Sky.
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