Inter, volare con la paura di cadere. I cambi di Inzaghi contro le vertigini

La gestione dei giocatori si sta rivelando vincente e consente ai nerazzurri di mantenere il primato

di MATTIA TODISCO
10 marzo 2025
Marko Arnautović sabato ha segnato la prima rete dell’Inter contro il Monza

Marko Arnautović sabato ha segnato la prima rete dell’Inter contro il Monza

Il secondo weekend consecutivo in testa è realtà, ma c’è mancato poco che per l’Inter non fosse così. Guai a pensare al “turno favorevole“, perché se non ti allacci le scarpe per bene rischi l’inciampo anche nel testacoda col Monza, ultimo in classifica. Inzaghi non si fidava ed è per questo che, Thuram a parte, ha schierato la miglior formazione a disposizione. Risultato: l’unico a segnare nel primo tempo è stato il sostituto del francese (Arnautovic) e la differenza nel secondo l’hanno fatta alcuni cambi.

Potrebbe essere eccessivo parlare di “Inter con due squadre“, un concetto che ai tempi fu evidenziato da Conte nel rimpallo mediatico tra sponde rivali, ma coi brianzoli la gestione del gruppo, l’aver sempre tenuto tutti sulla corda con ampie e ragionate rotazioni, ha dato i frutti sperati. Perché Bisseck ha preso posto dopo l’intervallo, superando nettamente Pavard in termini di prestazioni (non è la prima volta in stagione). Carlos Augusto ha permesso a Bastoni di abbandonare il poco abituale ruolo da quinto di centrocampo per arretrare in difesa e al momento giusto il brasiliano ha scodellato la palla del 3-2. Arnautovic, per diversi mesi inviso al pubblico interista a causa di qualche mancanza sotto porta, ha segnato la rete della speranza e si è preso i giusti applausi all’uscita dal campo.

Non sono gli unici, tra le potenziali seconde linee, ad aver fatto finora la propria parte. De Vrij, sulla carta l’alternativa ad Acerbi, ha consentito con i suoi alti standard di rendimento di rinunciare al trentasettenne italiano per quasi tre mesi. In regia Asllani ha giocato dal 1’ una sfida delicata come Feyenoord-Inter e in generale ha fatto a lungo le veci di Calhanoglu, che ha superato ripetuti guai fisici e sabato è sembrato finalmente in buone condizioni, con la ciliegina di un gol bello e pesante.

La brutta notizia in mezzo al campo arriva da Zielinski. Il suo impiego contro i brianzoli non è andato oltre i tre minuti: entrato al 70’, si è quasi immediatamente accasciato al suolo, dolorante al polpaccio destro. Gli esami sono previsti per oggi, ma le sensazioni non sono buone. Essendo ancora in situazione di pareggio, Inzaghi ha inserito al posto del polacco Correa, arretrandolo poi come mezzala dopo l’autorete di Kyriakopoulos. E anche l’argentino, per anni criticato dalla piazza, fuori dalla lista Champions e in scadenza di contratto con la quasi certezza che non ci sarà rinnovo, ha fatto bene la sua parte in un ruolo quasi mai sperimentato in passato.

L’importanza del prossimo incontro (Inter-Feyenoord di domani) non dovrebbe suggerire grandi rotazioni. Giusto il ritorno di Thuram e Carlos Augusto dal 1’. Tra gli attuali indisponibili (Darmian, Dimarco Zalewski e ora Zielinski) nessuno recupererà in tempo per esserci.

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