Inzaghi volante in Olanda. Thuram e Lautaro spietati. Inter già vicina ai quarti
Feyenoord ko, non pesa il rigore sbagliato da Zielinski: primato di gol per il n. 10. Marotta: "Nuovo stadio all’avanguardia come merita Milano, presto la proposta".

Marcus Thuram, 27 anni, ha segnato il primo gol nerazzurro con uno splendido destro al volo su cross di Barella
Il primo round è ampiamente dell’Inter. Due a zero a domicilio al Feyenoord, nel temuto catino del “De Kuip“, spento dai guizzi della “ThuLa“, Thuram e Lautaro. Un gol per tempo, poco prima e poco dopo l’intervallo, che fanno molto comodo in vista del ritorno previsto martedì prossimo al Meazza. Inzaghi spreme il massimo, in termini di risultato, da una prestazione di stampo operaio, con pochi fronzoli e molta sostanza. Aggiunge un’altra gara europea senza reti subite alla lunga lista (solo il Leverkusen ha fatto gol all’Inter) lasciando sfogare i giovani virgulti in biancorosso nella prima parte, per poi colpire al momento giusto. "Sapevamo che dovevamo fare una grande partita - dice il tecnico nerazzurro a fine gara - siamo stati bravi perché avevamo contro una squadra con attaccanti molto veloci. Ci siamo difesi quando dovevamo, poi il 2-0 ci ha aiutato, anche perché tecnicamente abbiamo fatto meglio".
Il gol che sblocca la partita arriva dopo 38’ in cui il Feyenoord sembra più in palla. Si appoggia spesso sugli uno contro uno di Osman e Hadj Moussa, a cui i nerazzurri concedono campo, sbagliando ripetutamente in uscita. Barella è tra i pochi a mantenere sempre alti gli standard di rendimento. È lui a pennellare il pallone giusto per Thuram in occasione del vantaggio ospite. Una rete da “9“, sfruttando astuzia (per liberarsi di Beelen) e leve lunghe. Il miglior riscatto possibile per un giocatore ancora condizionato dal recente problema a una caviglia, come dimostrano un paio di circostanze in contropiede, prima del gol, che il miglior Thuram avrebbe sfruttato meglio.
La rete è un toccasana, l’Inter si scioglie. Apre la ripresa aspettando un’occasione propizia che arriva presto, avviata e poi chiusa da Lautaro con la collaborazione di Bastoni a sinistra e di Zielinski, intelligente nel cercare l’assist e non il tiro. L’argentino diventa il miglior marcatore dell’Inter in Champions League con 18 reti. "Non avrei mai immaginato di arrivare dove sono ora - dice a fine gara l’argentino - Sono grato all’Inter, ai tifosi e alla mia famiglia. Si parla tanto di noi, ma siamo in campo ogni tre giorni da otto mesi. Avevamo anche delle difficoltà tra gli esterni. Bastoni meritava il premio di MVP che hanno dato a me, per il sacrificio fatto". Il resto della gara vede Moder fallire il possibile 1-2 e Zielinski il rigore, ravvisato col Var, che non consente lo 0-3 (para Wellenreuther).
Fuori dal terreno di gioco, la partita chiave che si sta giocando è quella sullo stadio. "A brevissimo Inter e Milan presenteranno una proposta al Comune. Una città come Milano ha il diritto di avere un impianto all’avanguardia", le parole di Marotta a Sky nel pre-partita.
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