Lautaro c’è quando conta. Inter, ecco il sorpasso. La firma è del capitano

Il bomber sblocca solo nel finale una partita molto complicata contro il Genoa. Juve dimenticata, nerazzurri in vetta dopo sei mesi aspettando il Napoli .

di GIULIO MOLA
23 febbraio 2025
Il colpo di testa di Lautaro Martinez che riesce a colpire in mezzo a due difensori avversari: è il gol che decide il match

Il colpo di testa di Lautaro Martinez che riesce a colpire in mezzo a due difensori avversari: è il gol che decide il match

Missione compiuta e sorpasso effettuato. Dopo frenate e inspiegabili alti e bassi ("Non siamo stati perfetti nei dettagli", Inzaghi dixit), l’Inter mette la freccia, batte a fatica un organizzato e solido Genoa dell’ex Patrick Vieira (accolto con un grande abbraccio dall’amico Marco Materazzi) e sei mesi dopo, almeno per una notte, si gode la vetta della classifica aspettando buone notizie da Como, dove oggi il Napoli sfiderà Fabregas. Decisivi i due Martinez: uno (Josep) ha parato nella sera del debutto in campionato, l’altro (Lautaro) ha segnato: il decimo gol stagionale del capitano è pesantissimo.

Così i campioni d’Italia mettono pressione ad Antonio Conte ed era questo il messaggio che tutto l’ambiente voleva alla vigilia dello scontro diretto. Per Simone Inzaghi e tutti i nerazzurri il mese di fuoco (martedì la Lazio per la Coppa Italia, sabato trasferta al Maradona e poi l’andata di Champions League a Rotterdam contro il Feyenoord) inizia nel migliore dei modi dopo una settimana complicata e di grande lavoro, fra le polemiche post-sconfitta in casa Juventus e le non buone notizie provenienti dall’infermeria. Ma ancora una volta l’Inter dimostra di sapere reagire a situazioni negative e anche se ieri in campo non c’era la formazione dei titolarissimi ma un “undici” inedito (anche Asllani e Correa titolari), la reazione c’è stata dopo una prima frazione molto difficile.

Inzaghi in partenza non rinuncia ai tre diffidati (Bastoni, Barella e Mkhitaryan) per fare densità a centrocampo però il Genoa dimostra di essere non a caso una delle squadre più in forma del campionato e pur senza Vitinha ma con Ekhator dietro Pinamonti (unica punta) riesce a complicare la vita all’Inter. Fiammata iniziale dei nerazzurri velocemente spenta dai rossoblù che con pressing, difesa alta e contropiede fannno la partita a lungo studiata, mettendo in difficoltà l’Inter soprattutto sulle fasce. Partita “sporca”, con tanti errori e poca velocità. Tiri pochissimi, da Correa ci si aspettava molto, e invece il sostituto di Thuram si eclissa dal match dopo un discreto avvio ed esce a fine primo tempo per infortunio. L’ingresso di Taremi prima e Calhanoglu poi innescano la reazione nerazzurra e nella ripresa si vede un’Inter molto più aggressiva e affamata. Taremi e Pavard (19’) in sessanta secondi mandano nel panico la difesa ospite, poi Barella fa tremare la traversa con uno splendido destro. Preludio del vantaggio nerazzurro? No, perché Josep Martinez fa un mezzo miracolo su Ekuban nell’area piccola. Ultimi giri di lancette, ed ecco il graffio di Lautaro su angolo di Calha. Gol e liberazione (poi il capitano avrà due clamorose chance nel recupero). Aspettando la risposta del Napoli.

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