Operazione attacco. Arnautovic-Inter. Si lavora per l’addio
Marko Arnautovic non vuole lasciare l'Inter, ma la squadra potrebbe optare per una diversa strategia di completamento della rosa. Il suo futuro è incerto a causa di motivi fisici e tattici, mentre il mercato estivo si avvicina alla chiusura.
A Marko Arnautovic non va proprio giù l’idea di dover lasciare l’Inter. Lo ha fatto una prima volta anni fa, per cercare altrove una maturità che ancora era lontana dal raggiungere. Era un ragazzino, quello che quando José Mourinho ne parlò in conferenza stampa disse: "Un ragazzo fantastico, ma con la mentalità di un bambino e il suo miglior amico non è meglio di lui...", riferendosi a Mario Balotelli. Poi il ragazzo si è fatto uomo e quando ha avuto l’opportunità di tornare a Milano ha fatto il diavolo a quattro col Bologna per partire. Ha rivinto lo scudetto che già aveva conquistato nel 2010, allora mettendoci a fianco Coppa Italia e Champions League ma collezionando una manciata di minuti e tanti rimproveri. Stavolta è stato esemplare, un uomo spogliatoio coi fiocchi, qualche presenza in più (e 7 gol) l’ha messa insieme, ma Simone Inzaghi è convinto che sarebbe meglio prendere una strada diversa.
Alla base ci sono ragioni di completezza della rosa. La scorsa estate, Arnautovic fu preso perché la squadra aveva perso Dzeko e Lukaku, il tentativo era quello di rimettere dentro muscoli e centimetri con Thuram e poi con l’austriaco. Ora il francese si è messo alle spalle un’annata coi fiocchi, mentre al posto dello svincolato Sanchez è arrivato Taremi, che ha qualità molto simili a quelle di Arnautovic, qualche anno in meno e qualche gol in più nel palmarés recente. All’appello manca quindi quello che lo scorso anno era Sanchez, la seconda punta guizzante capace all’occorrenza di fare il trequartista, di creare superiorità saltando l’uomo o trovando il passaggio giusto nei metri decisivi. Uno come Gudmundsson, se non fosse che finché non si crea spazio in rosa non c’è possibilità di muoversi. O come Valentin Carboni, ritenuto però acerbo e da ieri ufficialmente in prestito all’Olympique Marsiglia con diritto di riscatto e controriscatto.
Ieri dalla Germania sono rimbalzavano notizie di un colloquio tra calciatore e dirigenza nerazzurra in cui ad Arnautovic sarebbe stato chiesto di cercarsi una sistemazione. La presa di posizione del club non è così netta, finché non ha avuto un problema fisico (contro il Pisa) l’austriaco si è allenato coi compagni deciso a guadagnarsi il suo spazio, facendo cambiare idea a tecnico e dirigenti. Il nuovo stop muscolare non fa che accrescere i dubbi sulla sua continuità a livello fisico, in aggiunta ai ragionamenti di cui sopra sull’opportunità di avere in squadra così tanti giocatori così simili tra loro. A fine mercato mancano poco più di una ventina di giorni, ma il campionato incombe e chiede che si facciano scelte già verso la sfida al Genoa del 17 agosto, a Marassi. Da due giorni Lautaro si allena coi compagni, dopo il rientro dalle vacanze, mentre Thuram ha esordito ieri contro l’Al-Ittihad in seguito alla prima settimana di sedute ad Appiano (ha varcato i cancelli del centro sportivo il 1° agosto). In rosa ci sono anche Salcedo, Satriano e Correa, ma sono tutti destinati a non finire la sessione estiva con la casacca nerazzurra indosso. Chi per una cessione, chi eventualmente anche con una risoluzione del contratto. Ad Arnautovic non dovrebbe toccare la stessa sorte e con l’infortunio in corso è ancora più difficile trovare una squadra che decida di investire su un trentacinquenne con un ingaggio da 3,5 milioni netti a stagione.
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