Quelle assenze che fanno rumore. Juve-Inter, Vlahovic in panchina. Inzaghi spera di riavere Thuram
Il serbo è fuori dalle rotazioni dei titolari, Kolo Muani è già inamovibile e Dusan sta riflettendo sul futuro. Marcus non ha ancora recuperato dopo l’infortunio alla caviglia, il tecnico vorrebbe affiancarlo a Lautaro.

Dusan Vlahovic, 25 anni compiuti da poco, è uscito dalle rotazioni di Motta. A destra Marcus Thuram, 27 anni
Da una parte la Juventus, che prova a riavvicinarsi al podio del campionato, ma che ha conquistato appena 13 punti su trenta disponibili in dieci scontri diretti (contro Lazio e Milan in casa le uniche vittorie), dall’altra l’Inter che dopo aver azzerato gli asterischi non vuol perdere contatto col Napoli capolista nel lungo sprint scudetto che da qui a maggio si giocherà punto a punto. Domenica sera nessuno potrà permettersi di sbagliare nel derby d’Italia, ma se è vero che le quotazioni di Thiago Motta sono tornate a salire (le due vittorie consecutive in Serie A gli hanno permesso di guadagnare punti nel confronto a distanza con la stagione 2023-24 e con Max Allegri, senza dimenticare il successo in Champions contro il Psv), Simone Inzaghi nelle sfide con le “big“ non è stato fortunato nella stagione attuale: ha vinto contro Atalanta, Roma e Lazio (undici gol in tre partite), ma ha perso punti contro Milan, Juventus, Fiorentina (nella gara del Franchi recuperata dieci giorni fa) e Bologna. Poi lunedì scorso contro la Viola sono arrivati confortanti segni di ripresa, ma qualcuno evoca i fantasmi della stagione 2014-2015, quando l’Inter non vinse neanche una partita in quattro confronti con Milan e Juventus. Erano i tempi di Thohir presidente, Mazzarri e Mancini allenatori. Corsi e ricorsi storici a parte, all’Allianz tutti devono darsi una mossa. All’andata la solidità dei campioni d’Italia fu minata dai guizzi di Conceiçao e dalla freschezza di Yildiz nel pirotecnico 4-4. Tre mesi dopo l’Inter ha rimesso a posto la difesa. Ha il miglior attacco della Serie A e vuole tre punti pesanti contro la storica rivale. Si giocherà sul filo dei nervi, perché è sempre stata così la “madre di tutte le partite“. Ma più che il gioco, decisive potranno essere le giocate dei singoli. Kolo Muani da una parte e Lautaro dall’altra sono in condizioni strepitose, i loro compagni di reparto (per motivi diversi) non hanno neppure la certezza di essere in campo nel posticipo.
Dusan Vlahovic ormai è un caso: Thiago Motta (che rischia di perdere Cambiaso per il big-match) lo utilizza col contagocce, nelle gerarchie del tecnico è stato scavalcato anche da Mbangula se è vero che il serbo pure contro il Psv è stato utilizzato solo nell’ultimo quarto d’ora. Insomma, la quinta panchina di fila si avvicina, cosa che potrebbe far andare su tutte le furie l’attaccante che a San Siro realizzò il primo gol dei bianconeri. Discorso a parte per Marcus Thuram. Anche ieri il giocatore (uscito anzitempo contro la Fiorentina) si è allenato a parte: Inzaghi conta comunque di schierarlo dall’inizio, il tempo per recuperare c’è, ma molto dipenderà dalla cacità di sopportazione del dolore alla caviglia da parte dell’attaccante. Decisivi gli allenamenti di oggi e domani (anche Arnautovic non è al meglio) ma il francese farà di tutto per esserci. Il fratello Khephren, dall’altra parte, lo aspetta.
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