Serena punta subito su Pio Esposito: "L’Inter lo tenga, mi ricorda Toni"

Il mito dello scudetto 1989 promuove l’attaccante dopo le due partite in Usa: "Ma lo si lasci anche sbagliare"

di MATTIA TODISCO
28 giugno 2025
Francesco Pio Esposito compie oggi venti anni. Nel riquadro, Aldo Serena

Francesco Pio Esposito compie oggi venti anni. Nel riquadro, Aldo Serena

La scuola dei centravanti in nerazzurro ha radici antiche. Alcuni avevano sembianze simili all’uomo copertina dell’Inter di questi giorni, Francesco Pio Esposito, vent’anni oggi e un’attenzione crescente dopo la rete segnata al River Plate e due prestazioni in linea col palcoscenico mondiale (lo era stata anche quella contro gli Urawa Reds). Nella schiera di attaccanti di razza che hanno fatto le fortune dell’Inter c’è Aldo Serena, tra i pochi ad essersi tolto lo sfizio di vincere nello stesso anno Scudetto e classifica marcatori: era il 1989. "Io, più che un altro Serena, ci vedo Luca Toni. Per altezza e caratteristiche tecniche", dice l’ex centravanti parlando del più piccolo degli Esposito, atteso lunedì insieme ai compagni dagli ottavi contro il Fluminense.

Che impressione le ha fatto il ragazzo?

"Per ora non sono ancora riuscito a vederlo dal vivo, soltanto in tv. Ha qualità che oggi servono, soprattutto a livello internazionale, perché ha fisicità, mobilità in relazione alla stazza e anche tecnica. Gli serve il sostegno di tutti: a 20 anni devi avere anche la possibilità di sbagliare. Bisognerebbe andarci cauti con le critiche, quando hanno questa età".

Per ora sta prendendo soprattutto elogi e sembra proprio che rimarrà a Milano.

"Ne sono contento. Fino a pochi giorni fa la prospettiva sembrava che l’Inter prendesse Bonny e Hojlund, mandando il ragazzo in prestito in una “piccola“ di Serie A. Ma sono realtà in cui ci sono anche rischi, perché se la squadra fatica, soprattutto per chi fa l’attaccante, può mancarti il giusto sostegno. Amen se poi non sfondano, ma in generale come calcio italiano abbiamo bisogno di nuovi simboli. Le dirò di più: speravo che rimanesse a Milano anche Camarda".

Che invece andrà a Lecce in prestito.

"Troverà Di Francesco che fa un calcio offensivo, ma se la squadra andrà in difficoltà sarà un problema. Io lo avrei lanciato già a gennaio nel Milan, pur in una situazione non facile, perché per me ha qualità, pur essendo un 2008".

Come pensa sarà il reparto offensivo dell’Inter a fine mercato?

"Chivu ha allenato Esposito nelle giovanili e lo stesso vale a Parma con Bonny, se arriverà. È un tecnico che mi piace, al netto di qualche espressione recente un po’ colorita mi sembra focalizzato nel rapporto coi ragazzi e quindi penso punterà anche sui due più giovani".

Meglio restare in quattro con Lautaro e Thuram oppure cinque tenendosi Taremi?

"Qualora l’iraniano dovesse avere mercato forse lo cederei, viste anche le difficoltà mostrate in stagione. Mi sembra abbia faticato ad ambientarsi. Se proprio l’Inter dovesse scegliere di tenere cinque attaccanti, forse punterei sull’altro Esposito, Sebastiano. Tecnicamente è forte e ha caratteristiche differenti da tutti gli altri attaccanti della rosa nerazzurra".

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