Sotto le travolgenti stelle del Toro. Lautaro, il ritorno che sa di ’treble’

Il capitano ha ritrovato la continuità e ora l’Inter è in corsa per la Champions, lo scudetto e la Coppa Italia

di ALESSANDRO LUIGI MAGGI
7 marzo 2025
Lautaro Martinez, 27 anni, è arrivato a quota 6. gol in questa Champions, primato personale, e ha scavalcato Mazzola con 18 reti nella massima competizione europea

Lautaro Martinez, 27 anni, è arrivato a quota 6. gol in questa Champions, primato personale, e ha scavalcato Mazzola con 18 reti nella massima competizione europea

Un altro sigillo, un’altra prestazione da leader. Lautaro Martinez è tornato a ruggire nel momento più importante della stagione, firmando il gol del 2-0 che ha messo al sicuro la vittoria dell’Inter sul Feyenoord nell’andata degli ottavi di finale di Champions League. Un gol che pesa, perché regala ai nerazzurri un vantaggio importante in vista del ritorno e perché certifica il ritorno al top del capitano dopo un periodo complicato.

Ma il valore di questa notte va oltre il singolo episodio. Lautaro non solo ha segnato, ma ha superato Sandro Mazzola diventando il miglior marcatore della storia dell’Inter in Champions League con 18 gol. Un traguardo che proietta ancora di più il "Toro" tra le leggende nerazzurre, ma che soprattutto rilancia il suo nome nella corsa al Pallone d’Oro. Non succedeva dal maggio 2024 che Lautaro e Thuram segnassero nella stessa partita. Dopo mesi di alti e bassi tra infortuni e difficoltà realizzative, i due attaccanti nerazzurri sono tornati a brillare insieme proprio nel momento chiave della stagione. Thuram ha sbloccato la gara con una splendida girata su cross di Barella, Lautaro ha chiuso i conti con un gol da bomber puro, raccogliendo una respinta e infilando il pallone sotto l’incrocio.

Una doppia firma che certifica la forza dell’Inter, sempre più squadra dominante in questa Champions. Lo stesso Lautaro ha commentato la prestazione con un pizzico di polemica: "Si parla tanto dell’Inter, ma noi siamo in campo ogni due giorni da mesi. Giochiamo per questa maglia e dimostriamo sempre chi siamo".

Il gol al Feyenoord è stato il sesto in questa edizione della Champions League per Lautaro, che ha già superato il suo precedente record personale (cinque reti nel 2019/20 con Antonio Conte). Numeri che confermano la sua crescita costante e la sua capacità di essere decisivo quando conta davvero. E se Simone Inzaghi sogna il "treble", come dichiarato dopo la gara, allora Lautaro potrebbe essere il trascinatore di questa corsa. Champions League, scudetto e Coppa Italia: l’Inter è in corsa su tutti i fronti e ha il suo capitano come punto di riferimento.

Il settimo posto nella classifica del Pallone d’Oro 2024 brucia ancora, ma se il Toro continuerà su questa strada, sarà difficile ignorarlo nella prossima edizione. "Sono una persona che rispetta tutti, però secondo me questo tema l’ho già lasciato alle spalle chiarendo tutto. Sono stato accusato di una cosa che non era così, sono contento perché io dimostro sempre ciò che sono in campo", la precisazione forte per chiudere anche il caso del post gara con la Juventus.

A fine partita, Simone Inzaghi non ha nascosto l’ambizione: "Puntiamo al treble? Sì. Vogliamo essere competitivi fino alla fine". Parole che infiammano i tifosi e che testimoniano quanto l’Inter creda nelle proprie possibilità. E non potrebbe essere altrimenti, non dimenticando come il pareggio con il Napoli sia negativo solo per il succedersi degli eventi in gara, non certo per la classifica in Serie A. Dove, domenica contro il Monza, l’argentino potrebbe restare a guardare per turnover. Nel frattempo, Lautaro continua a scrivere la storia. Da capitano, da bomber, da leader. E con un sogno sempre più grande: prendersi tutto, anche il Pallone d’Oro.

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