Italia, allarme difesa: anche Gabbia è ai box

Senza Acerbi, Calafiori e Buongiorno, reparto da inventare venerdì per Spalletti contro la Norvegia di Haaland. Dentro Ranieri o Gatti .

di Redazione Sport
4 giugno 2025
Calcio, lo sport nazionale

Calcio, lo sport nazionale

Meno due. La sfida contro la Norvegia è alle porte e, tanto per cambiare, la Nazionale arriva all’appuntamento che già può valere una buona percentuale di qualificazione “diretta“ al Mondiale 2026 con problemi di varia natura (stanchezza, “mal di pancia“, assenze). Il debutto nel girone non sarà una passeggiata, anche perché gli scandinavi, a punteggio pieno dopo le prime due partite e aggrappati ad attaccanti ben strutturati come Haaland e Sorloth, possono far molto male lì davanti. Soprattutto sui calci da fermo. Del resto, se c’è in questo momento un punto “debole“ dell’Italia, è proprio la difesa che ha mostrato crepe evidenti nelle ultime esibizioni. Lo dicono i numeri, purtroppo: nelle ultime tre partite ufficiali (il match di chiusura del girone con la Francia e le due sfide contro la Germania nei quarti di Nations League), gli azzurri hanno incassato ben otto reti (la maggior parte su “palle inattive“).

Qualcosa da rivedere ci sarebbe stata comunque, anche con la rosa al completo. A maggior ragione adesso, vista l’emergenza. Reparto tutto da inventare considerate le assenze di Acerbi (non è passato inosservato il like dell’ex ct azzurro Roberto Mancini al post del centrale nerazzurro contro Spalletti), Calafiori e Buongiorno, cui si è aggiunta la mancata (e per certi aspetti inspiegabile) convocazione del romanista Gianluca Mancini, “figlia“ forse di alcune incomprensioni fra tecnico e giocatore negli Europei di un anno fa. ("L’ho sempre avuto nei miei pensieri così come Cristante e Mandragora, perchè da ct seguo sempre chi sta facendo bene e può risultare prezioso appena ce ne sarà l’occasione", dice in maniera quasi contraddittoria Spalletti). E come se non bastasse ieri in allenamento (il primo a ranghi completi dopo l’arrivo a Coverciano dei “reduci“ dalla finale di Champions League), si è fermato anche Gabbia per un problema al polpaccio.

Ad oggi solo dubbi: sia per quel che riguarda il marcatore di Haaland (40 reti nelle sue 41 presenze con la maglia della Norvegia), sia per quel che concerne il terzetto che sarà davanti a Donnarumma. Detto che lo juventino Gatti è in miglioramento anche se dalla frattura del perone di fine marzo ha giocato in tutto solo 8 minuti ed è lontano dal top della forma, due fino a ieri erano le ipotesi per una difesa tutta da inventare nel consueto 3-5-2 (modificabile in un più prudente 3-5-1-1): nella prima Di Lorenzo giocherebbe a destra, Gabbia al centro e Bastoni verrebbe spostato a sinistra, in una posizione che preferisce di più. Ma dopo l’infortunio di Gabbia si pensa ad uno schieramento alternativo: Di Lorenzo a destra, Bastoni al centro e Ranieri o proprio Gatti a sinistra. Vero, c’è pure la “new entry“ Coppola, che ha disputato una stagione molto positiva con il Verona. Ma dare al giocatore subito una grande responsabilità, come quella di marcare Halland al debutto, potrebbe essere un rischio.

Giulio Mola

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