Juve, buona la prima mondiale, Tudor: “Sono contento, risultato che dà fiducia”
Cinquina dei bianconeri all’Al Ain e Mondiale per Club che inizia nel migliore dei modi. Tudor soddisfatto per ritmo e atteggiamento. Bene Kolo Muani e Conceicao, doppiette, e in più il gol del numero 10 Yildiz

Igor Tudor
Washington, 19 giugno 2025 – Parte benissimo il mondiale per club della Juventus. Cinque a zero secco all’Al Ain, un debutto convincente, in una giornata particolare con anche la visita allo studio ovale della Casa Bianca con il presidente Donald Trump. Presente il numero uno John Elkann, segno di attenzione verso una competizione che la Juve non vuole snobbare. E lo ha dimostrato all’esordio con una partita di ritmo e qualità che ha molto soddisfatto Igor Tudor. Il tecnico aveva chiesto mentalità e atteggiamento e ha avuto grandi risposte dalla squadra. Doppiette di Kolo Muani e Conceicao, più gol di Yildiz e ora si staglia la partita con il Wydad Ac, sconfitto al debutto dal Manchester City 2-0, il 22 giugno. La Juve può mettere in cassaforte la qualificazione.
Tudor soddisfatto: “Sono contento, i ragazzi hanno spinto”
Buon atteggiamento, bel ritmo, qualità del gioco. La Juve ha vinto e convinto e pure Igor Tudor ha avuto una prima bella risposta sulla mentalità con cui la squadra ha approcciato la competizione. La Juve ha dimostrato di non essere in vacanza e l’atteggiamento è stato ideale: “Sono contento. Loro hanno spinto ma anche noi lo abbiamo fatto. E’ arrivato un bel risultato e che dà fiducia. Sicuramente un bell’inizio”, il commento di Igor Tudor. E’ stato decisamente apprezzabile il ritmo dei bianconeri, andati a tutta dall’inizio alla fine nonostante il caldo. E Tudor aveva anche chiesto di rallentare un attimo: “I ragazzi sono andati forte e nella ripresa ho detto loro di abbassare un po’ visto il caldo. Avremmo potuto fare un po’ meglio, però è un risultato importante e che fornisce entusiasmo”. Condizione fisica buona, dunque, per la Juve, ma non c’è stato un lavoro di preparazione in queste settimane: “No, noi giochiamo così, proviamo sempre ad andare avanti e non è sempre facile gestire. Potevamo frenare un po’ alla fine ma la squadra è abituata ad andare in avanti e sono soddisfatto”. Buonissime indicazioni anche dai singoli. L’attacco è praticamente andato in gol nella sua totalità con Tudor che ha schierato Yildiz e Conceicao a supporto di Kolo Muani: cinque gol tutti del reparto avanzato. “Conceicato e Kolo Muani stanno bene, ma tutti in generale sono pronti. Sono contento anche per Gatti e Koop e siamo riusciti a mettere dentro minutaggio dopo una lunga pausa”, l’analisi di Igor. Nella ripresa anche Timothy Weah è stato protagonista, al posto di Cambiaso, e la sua velocità ha permesso alla Juve di tenere alti i ritmi. Soddisfatto anche il figlio d’arte, che è tornato a casa: “E’ stata una buona partita contro una squadra di valore e per me una bella emozione tornare negli Usa. Sono molto contento della prova dei compagni ed è stata una bella partita. Conceicao e Kolo Muani hanno fatto grandi cose”. Per la Juve ora le ultime due partite del girone. Domencia 22 alle 18 contro il Wydad Ac e chiusura giovedì 26 alle 21 contro il Manchester City.
Gyokeres affare complicato. Rispunta Retegui
Poi c’è il mercato, che va portato avanti contestualmente alla competizione anche perché a luglio si parte ufficialmente. La Juve deve dirimere la questione Dusan Vlahovic, il rinnovo resta lontano e la cessione la prima opzione, e in quel caso servirebbe un centravanti di livello per completare il reparto con Randal Kolo Muani, che dovrebbe rimanere anche la prossima stagione. I dirigenti bianconeri si sono inizialmente fiondati su Viktor Gyokeres, ma le resistenze dello Sporting Lisbona, anche nei confronti dell’Arsenal, sono un problema. Ballerebbe una promessa tra il presidente portoghese e il giocatore di una cessione per 70 milioni, quindi meno dei 100 della clausola, ma le parti sono andate a rottura perché lo Sporting non vuole cedere sotto gli 80 milioni. Anche l’Arsenal, per ora, sta facendo fatica a chiudere l’operazione ma resta avanti nei discorsi, così la Juve starebbe sondando altri profili in lista, considerando che Victor Osimhen resta costosissimo. La prima idea, dunque, sarebbe Mateo Retegui. In questo caso l’Atalanta non scenderà sotto i 50 milioni di euro, cifra comunque importante ma più accessibile di quelle per Osimhen e Gyokeres. Allacciati i primi contatti. Tutto, però, passerà da Dusan Vlahovic. Il centravanti ha contratto in scadenza nel 2026 ma il suo ultimo anno salirà a 12 milioni netti di ingaggio. Troppi per la Juve che ha proposto un rinnovo spalmato su più stagioni da 8 milioni di euro. Per ora non ci sono state aperture e forse non ce ne saranno nemmeno in futuro, così l’unica opzione è cedere in estate. Il problema, rispetto al prezzo di acquisto dalla Fiorentina, è che Vlahovic si è in parte svalutato e la scadenza imminente ne abbassa ulteriormente il prezzo. Incassare più di 30 milioni di euro sarebbe difficile, ma quantomeno verrebbe generato un piccolo gruzzoletto da reinvestire. Attenzione anche ai portieri. Mattia Perin è in uscita, lo cerca il Milan, così la Juve dovrà cercare un vice Di Gregorio. Piace Elia Caprile, ma il Cagliari lo vuole tenere come titolare, così in lista ci sarebbe pure Provedel della Lazio, oggi chiuso da Mandas. Ragionamenti in atto, sempre ammesso che Perin decida di andarsene. Insomma, duplice missione per la Juve. Andare avanti il più possibile al mondiale per club e al tempo stesso completare l’organigramma tecnico e migliorare la rosa a disposizione di Tudor per tornare in lotta per i trofei. John Elkann ha un obiettivo per il 2026: almeno una coppa in bacheca. Leggi anche - Juve, pokerissimo all'Al Ain al debutto: 5-0
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