Juve, Ardoino di Tether attacca: “La società non ci permette di partecipare”

Il Ceo di Tether, socio della Juventus, chiede al club di consentire una collaborazione: Ardoino pronto a investire per riportare i bianconeri in alto. E’ polemica su X. Tudor prepara il mondiale per club ed è più vicino alla permanenza

di MANUEL MINGUZZI
3 giugno 2025
Gianluca Ferrero e John Elkann

Gianluca Ferrero e John Elkann

Torino, 3 giugno, 2025 – Paolo Ardoino chiede a John Elkann di poter partecipare alla vita economica della Juve. E lo fa con una polemica, neanche tanto velata, sui social. Il Ceo di Tether ha tutta la volontà di contribuire al rilancio del club, ma evidentemente la proprietà è di altro avviso e per ora le porte sono chiuse. Nemmeno nella fase di aumento di capitale, attacca Ardoino, è stata data possibilità a Tether di investire nonostante l’intenzione di dare una mano sulla base dell’ormai famoso slogan MJGA: Make Juventus Great Again. Poi, la vicenda allenatore. Persi Conte e Gasperini, per ora rimane in sella Igor Tudor, su decisione di Elkann stesso, ma dopo il mondiale per club ci sarà una nuova valutazione.  

Ardoino duro: “La società di non ci ha permesso di partecipare”

Con un lungo e duro post su X, il Ceo di Tether Paolo Ardoino ha attaccato la proprietà bianconera. Ardoino si è detto pronto a investire, ma di fatto la proprietà del club glielo sta impedendo, come accaduto nell’ultimo aumento di capitale. Questo lo sfogo di Ardoino: “Da quando Tether ha annunciato il suo investimento in Juventus, e soprattutto nei giorni scorsi, a seguito delle frustrazioni crescenti dei tifosi sullo stato attuale della squadra, tanti di voi mi hanno chiesto quando Tether "caccera' il grano" per sostenere la Juventus, acquistare nuovi giocatori etc... Tether non vede l'ora di poter partecipare alla crescita ed al futuro della squadra”, le sue parole, che suonano come una polemica aperta nei confronti dei piani alti della Juventus. Il club, di fatto, non ha permesso a Tether di partecipare al recente aumento di capitale “Ad oggi la società non ha nemmeno permesso a Tether di partecipare all'aumento di capitale annunciato un mese fa (circa 15M). Semplicemente non possiamo contribuire se non ci è permesso dalla società. E' veramente un peccato lasciare in disparte soci volenterosi che potrebbero investire in modo significativo per aiutare a rendere la Juventus di nuovo Grande”. Ma è soprattutto la frase finale a disegnare una polemica ancora più aperta: “Spero che almeno i soldi del mio biglietto in tribuna possano dare una mano a supportare le spese della dirigenza...”, la chiosa di Ardoino. Insomma, diatriba aperta per Tether che oggi è secondo socio della Juventus con circa il 10% delle quote.

Allenatore Juve: Tudor resta, dopo il mondiale nuova valutazione

Ma alla Continassa l’attenzione maggiore è sul futuro tecnico della Juve più che su quello societario, dove Elkann ha preso in mano la situazione. Con il no di Antonio Conte, e con Gian Piero Gasperini promesso sposo a Roma, la Juve per ora conferma sulla panchina Igor Tudor, che sarà alla guida al mondiale per club. Il rinnovo automatico con il raggiungimento del quarto posto è scattato e Tudor avrà contratto fino al 2026, ma la Juve può rompere l’accordo dietro pagamento di una penale. Ogni valutazione verrà fatta a luglio, dopo il mondiale per club e con il nuovo assetto dirigenziale che tirerà una riga e prenderà una decisione. Il neo dg Damien Comolli in primis, ma anche Giorgio Chiellini, che ha una delega per l’area tecnica, e anche quello che sarà il nuovo diesse, probabilmente Matteo Tognozzi, ovvero lo scopritore di Soulè, Yildiz e Huijsen. Saranno loro, dopo l’esperienza al mondiale, a decidere il futuro di Tudor. Ad oggi non ci sono grandi alternative in panchina. Due nomi sarebbero gli esperti Roberto Mancini e Stefano Pioli, oppure un profilo più giovane come Francesco Farioli, ma dopo Conte tutto appare un ridimensionamento. Tudor, dal canto suo, con un buon subentro fino al raggiungimento dell’obiettivo, ha ridato alla Juve dna e senso di appartenenza, due fattori che oggi potrebbero incidere verso la riconferma e per dare alla dirigenza un punto fermo e affidabile da cui ripartire. Ma si sa, in tema di calciomercato ogni cosa è possibile….Vale anche per l’attacco, dove Dusan Vlahovic è in uscita e la Juve, sfumato Victor Osimhen diretto in Arabia, è alla ricerca di una prima punta di livello. Il nome è quello di Jonathan David, per cui si registrano contatti anche recenti e corteggiato anche da mezza Europa e pure da Napoli e Inter. L’alternativa sembra essere Rasmus Hojlund del Manchester United.

Di Livio: “Avrei voluto Conte. Ora fiducia a Tudor”

Scottati i tifosi juventini dalla permanenza di Antonio Conte a Napoli. Evidentemente, le rassicurazioni di Aurelio De Laurentiis hanno fatto breccia e il patron ha promesso al tecnico un Napoli di livello e con grandi acquisti sul mercato: la Juve è rimasta col cerino in mano. Anche Angelo Di Livio aveva pregustato il ritorno di Conte: "Avrei voluto fortemente il ritorno di Antonio alla Juve. forse lui è stato colpito dall'amore dei tifosi napoletani, ha avuto garanzie per il mercato e alla fine ha deciso di rimanere – le sue parole a Fuori di Juve, riportate da Tuttojuve - La squadra è già forte e con qualche innesto lo sarà ancora di più, così potrà proseguire sulla strada intrapresa, poi non so quali siano stati discorsi tra Conte e la Juve”. E adesso alla Continassa non resta che confermare Tudor, a meno che non possa saltare fuori una alternativa credibile a luglio: “C’è po’ di confusione e avevo la sensazione che Conte rimanesse, quindi non mi aspettavo il suo ritorno alla Continassa. Forse il club è impreparato sul possibile sostituto. Non so chi possa prendere ora. Io sinceramente darei fiducia a Tudor”, ancora Di Livio. E se molti tifosi Juve sono rimasti delusi dal no di Conte, Di Livio la vede diversamente: “Non mi sento di condannarlo. Questa volta si è comportato bene rispetto ad altre, quando ha vinto ed è scappato. Se fosse andato via, avrebbe mancato di rispetto alla tifoseria del Napoli. Capisco la delusione dei sostenitori juventini".  

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