Juve, Motta: col Benfica serve grande partita. “Non ci piace perdere”

I bianconeri chiudono il girone di Champions in casa con il Benfica: missione ottavi complicata, ma Motta vuole vincere. Alla Juve serve una grande partita

di MANUEL MINGUZZI
28 gennaio 2025
Thiago Motta

Thiago Motta

Torino, 28 gennaio 2025 – Missione quasi impossibile per la Juve arrivare agli ottavi, ma l’ambiente ha bisogno di una grande prestazione e un grande risultato col Benfica per rigenerare un minimo di entusiasmo dopo una difficilissima prima parte di stagione. I bianconeri avranno bisogno di vincere e sperare che tutte le squadre che le sono davanti falliscano, praticamente impossibile, così alle viste si staglia lo spareggio playoff a metà febbraio, che significa due partite in più da giocare in un calendario già abbondantemente compresso. Motta, però, non vuole pensarci perché prima c’è da badare al Benfica e con l’intento di portare a casa una bella prestazione e una bella vittoria. Match sicuramente difficile, i lusitani rischiano l’eliminazione, ma utile per riprendere il filo del discorso interrotto dalla brutta sconfitta di Napoli. Lo Scudetto è sostanzialmente andato, la Champions ancora no e il piazzamento in classifica conterà anche per avere un avversario più morbido agli spareggi e infilarsi in una porzione di tabellone non troppo difficile. Servirà fortuna, ma la mentalità si costruisce vincendo partite che potrebbero risultare meno importanti di altre. Motta chiede ancora una volta un grande approccio al match.

Thiago: “Pronti a dare tutto”

Rimediare al brutto secondo tempo di Napoli, ritrovare brillantezza, gioco, intensità. Motta chiede ai suoi di riscattare la sconfitta del Maradona, partendo da un concetto chiaro: perdere non piace. “Non ci piace perdere – le parole di Motta in conferenza – Vogliamo dimenticare al più presto Napoli e fare una grande partita contro il Benfica per arrivare alla vittoria. Il nostro obiettivo è sempre quello di vincere e tutto passa dal lavoro quotidiano. Stiamo lavorando al massimo e con grande impegno”. Come sempre, Thiago sprona i suoi con messaggi chiari e inequivocabili: “Dovremo essere pronti a dare tutto e a fare tutto ciò che serve per vincere e superare l’avversario”. Il mister non ha invece sciolto i dubbi sulla titolarità di Dusan Vlahovic, ma ci sono probabilità di vederlo dal primo minuto: “Sta bene e fa parte del gruppo, vedremo se giocherà dall’inizio o no”, la risposta di Thiago.

Conceicao: “Benfica squadra di qualità”

Mai ha segnato in carriera al Benfica, ci proverà domani. Francisco Conceicao per settimane è stato il fulcro dell’attacco juventino, con dribbling, assist, gol, uno contro uno portentosi, poi un fastidioso infortunio ne ha bloccato la crescita ma ora sta tornando ai suoi livelli. Ex Porto, il giovane portoghese può ora provare a togliere lo zero da quella casella: “Spero di cambiare questo trend, ma la cosa importante è il risultato di squadra – le sue parole – Sappiamo che incontriamo una squadra con molta qualità e che ama tenere il pallone, vogliamo concentrarci sulle cose da fare per vincere la partita”. E anche a Francisco dà fastidio perdere: “Ovviamente non ci piace, soprattutto perché siamo la Juve. Continuiamo a lavorare forte per rialzarci e giocando in casa non vogliamo fallire”. Da attaccante esterno Conceicao vive una nutrita concorrenza con i vari Gonzalez, Yildiz, Mbangula, ma non è un problema: “La competizione interna ci stimola tutti i giorni a dare il massimo e vogliamo dimostrare le nostre qualità. Le vittorie arriveranno ma è normale che quando si perde possa arrivare qualche critica”, il messaggio del figlio d’arte. E nel Benfica c’è un maestro come Angel Di Maria, punto di riferimento di ogni attaccante esterno che si rispetti: “E’ un modello per tutti, non solo per me, io cerco sempre di rubare qualcosa ai migliori”. Solido il rapporto con Thiago Motta, che lo ha voluto fortemente alla Juve per le sue grandi qualità tecniche: “Io metto a disposizione le mie caratteristiche per la squadra e a fare il mio gioco rispettando ciò che mi chiede l’allenatore. Il mio scopo è migliorarmi ogni giorno e aiutare la squadra”. E per prima cosa c’è da imparare dalle sconfitte e a Napoli è arrivata la prima in campionato: “Si impara sempre e nei risultati negativi si possono trovare aspetti positivi. Nessuna squadra ha giocato così a Napoli anche se sappiamo che alla fine contano i punti”. Per Conceicao si staglia comunque la permanenza alla Juve a fine anno: “Non so cosa succederà, voglio aiutare il club e sono felice qui”. Infine, un pensiero sul calcio italiano: “E’ molto più competitivo di quello portoghese e ogni squadra ha le sue qualità”, la risposta di Francisco.

A giugno l’erede di Vlahovic

Intanto Cristiano Giuntoli continua a lavorare sul mercato, stavolta di giugno. Sembra sempre più vicina al capolinea l’avventura di Dusan Vlahovic a Torino e, oltre alla possibile permanenza di Kolo Muani, la dirigenza cerca un sostituto. Quello che non è stato possibile fare a gennaio potrebbe essere più facile in estate, anche sfruttando i ricavi del mondiale per club. Torna di moda Joshua Zirkzee, che potrebbe lasciare lo United a fine anno, ma anche Victor Osimhen, che Giuntoli ha portato a Napoli e starebbe corteggiando anche per la Juve del futuro. E Vlahovic? Potrebbe muoversi la Premier in estate con proposte da 40 milioni e nelle ultime ore si sarebbe interessata pure l’Arabia, ma l’attaccante avrebbe espresso il desiderio di continuare a giocare in Europa. Insomma, una situazione delicata e che la Juve deve sbrogliare senza indugi per evitare un parametro zero e l’immobilismo sul mercato estivo. In attacco, dunque, potrebbe essere rivoluzione e l’avventura di Vlahovic è vicina a chiudersi, con tutte le polemiche del caso. La Juve ha investito molto su di lui ma i frutti non sono arrivati del tutto. Succede. Leggi anche - Ultimo turno di Champions, programma e orari tv

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