Conceiçao fa volare la Juve, Inter battuta 1-0. Niente sorpasso al Napoli

Il portoghese decide il Derby d'Italia nel secondo tempo, Motta e la Juve si rilanciano per la lotta Champions. Frenata Inter con la seconda sconfitta consecutiva in trasferta. Conte rimane in testa

di MANUEL MINGUZZI
16 febbraio 2025
Juventus contro Inter a Torino

Juventus contro Inter a Torino

Torino, 16 febbraio 2025 - È festa Juve. Thiago Motta batte Simone Inzaghi e vince il derby d'Italia, rilanciando le quotazioni Juve nella lotta Champions e arrestando quelle interiste nella bagarre con il Napoli. Decide Francisco Conceicao a un quarto d'ora dalla fine, con un colpo da biliardo in area propiziato da una caparbia giocata di Kolo Muani. Nel primo tempo meglio i nerazzurri, con manovra migliore e ritmo più elevato (palo di Dumfries), poi nella ripresa la partita cambia e a deciderla è il portoghese, che sfrutta al meglio una grande giocata del compagno di reparto. Per l'Inter seconda sconfitta consecutiva in trasferta e un solo punto nelle ultime tre lontano da San Siro: Conte ringrazia e allunga a più due.

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Palo Dumfries

Motta sceglie ancora Kolo Muani prima punta, dietro di lui ci sono Conceicao, McKennie e Gonzalez. Inzaghi non rischia Thuram, tocca a Taremi in coppia con Lautaro, mentre in difesa c’è Acerbi perno centrale. La prima occasione è juventina, propiziata da una scivolata di Calhanoglu che lascia lì palla in trequarti, così i bianconeri in due passaggi mandano Gonzalez in area ma il sinistro di mezzo volo è impreciso. Avvio equilibrato, le formazioni si sono studiate bene e cercano di limitare i rispettivi punti di forza, evitando anche sanguinose transizioni negative. Mezza occasione nerazzurra su sviluppi di corner al 9’, quando si accende una mischia in area che Acerbi cerca di risolvere di testa ma Koopmeiners spazza senza fronzoli. Ritmi abbastanza compassati, il possesso è dell’Inter ma la Juve non concede la profondità e ne esce inizialmente un match bloccato e senza particolari sussulti. Tutto si accende al 19’. I bianconeri perdono equilibrio e subiscono in ripartenza con un sinistro di Barella che diventa assist per la rovesciata di Taremi, ma Di Gregorio è reattivo. Sul cross successivo, invece, la zuccata di Dumfries finisce alta. La Juve reagisce poco dopo, in una partita che si è accesa di colpo. Il diagonale di Gonzalez trova le mani di Sommer, poi l’azione prosegue e sul sinistro di Conceicao c’è ancora il portiere svizzero. Nella fase centrale l’Inter si esprime decisamente meglio, con potenziali occasioni non sfruttate per imprecisioni assortite nella fase di rifinitura, ma la manovra nerazzurra è convincente fino alla trequarti campo con la Juve che non trova i riferimenti per la pressione e tende a subire infilate sia centralmente che lateralmente. Lampo Juve al 33’, quando l’Inter si addormenta da rimessa laterale e Kolo Muani ha la palla buona, ma la conclusione deviata sfila di poco sopra la traversa. Lautaro, invece, si divora il vantaggio al 35’ su un invitante centro di Dumfries: piattone clamorosamente alto da pochi metri. L’Inter imperversa, soprattutto a destra dove Savona subisce Dumfries e proprio l’olandese, sul finire del tempo, scappa al marcatore e scarica il destro: palo. Al 45’ è zero a zero ma ai punti è decisamente meglio l’Inter.

Decide Conceicao

Meglio la Juve a inizio ripresa con un paio di percussioni di Conceicao che sbaglia due scelte in zona pericolosa, forse sprecando due potenziali chance da rete. Si rifarà. I bianconeri sembrano più reattivi rispetto al primo tempo e l’Inter non trova una manovra di qualità per presentarsi dalle parti di Di Gregorio. Partono i cambi, come sempre dopo un’ora di gioco, con Motta che sceglie Cambiaso al posto di un Savona in difficoltà con Dumfries. Inzaghi risponde subito con un triplo cambio: Thuram, Augusto e Zalewski. Quest’ultimo si fa notare subito con una serpentina in area, senza tuttavia trovare la coordinazione per il destro e così la difesa bianconera si salva in extremis. Partita con meno occasioni nitide, ma qualcosa succede perché le squadre non sono perfette e quando attaccano si scoprono dietro, prestando il fianco alle incursioni altrui. Solo l’imprecisione generale non genera una marcatura nonostante spazi per poterlo fare. L’Inter prende un altro palo al 69’ con Thuram che fugge a destra, con fallo su Veiga, poi il piattone di Dumfries prende il montante. Mariani, che da regolamento aveva fatto correre, fischia ad azione finita l’irregolarità dell’olandese. I padroni di casa si fanno notare al 72’: cross di Conceicao e girata aerea di Koopmeiners con palla a lato. Il risultato, a venti dalla fine, inizia a diventare preponderante, ma la Juve sblocca al 74’. Kolo Muani è bravo a insistere su un’azione appena dentro l’area, con tanto di ruleta, poi il tocco per Conceicao diventa l’assist con il piattone del portoghese che fa esplodere lo Stadium: 1-0. L’Inter rischia di affondare un minuto dopo, stavolta con Koopmeiners che vede il suo destro salvato sulla linea da Dumfries. Inzaghi prova a raddrizzarla nel finale con Zielinski e Correa, per una Inter col tridente di attaccanti. Ovviamente, la Juve ha spazi in contropiede da sfruttare con l’avversario sbilanciato in avanti: lo spartito preferito per Motta. L’occasione la crea sempre Zalewski, che cross docilmente ma Thuram spara alto il colpo di testa. L’Inter attacca a testa bassa, la Juve difende con ordine e con sacrificio di tutti gli effettivi, così si viaggia verso il fischio finale con lo Stadium che assapora lo scalpo dell’odiata rivale. Gli ultimi assalti interisti sono confusi, con palloni gettati un po’ alla rinfusa e la Juve ha vita facile ad addomesticare il recupero. Vince Motta, che si prende il quarto posto in coabitazione con la Lazio e rilancia i suoi con la quarta vittoria consecutiva, mentre l’Inter non sfrutta l’occasione per il sorpasso e resta a due punti dal Napoli. Altro passo falso in trasferta.

 

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