Juve, Calvo verso le dimissioni. Sale Chiellini. E occhio a Conte...

Il Managing Director Revenue Football Development ha già comunicato a Elkann la decisione di farsi da parte. Probabile l’avventura all’Aston Villa. In ambito sportivo avanza la candidatura di Chiellini. E Conte spinge…

di MANUEL MINGUZZI
13 maggio 2025
Francesco Calvo

Francesco Calvo

Torino, 13 maggio 2025 – Prende corpo la rivoluzione estiva della Juve, che contempla sia modifiche all’organigramma dirigenziale, ma anche, forse, a quello tecnico. Francesco Calvo viaggia verso le dimissioni dal ruolo di Managing Director Revenue Football Development e John Elkann sarebbe già a conoscenza della decisione, mentre sul lato panchina si rinforza la candidatura di Antonio Conte, il quale sembra pronto a lasciare Napoli in ogni caso. Assumerà un ruolo sempre più importante Giorgio Chiellini e probabilmente verrà ridimensionato quello di Cristiano Giuntoli.  

Calvo via, ipotesi Aston Villa. Chiellini al suo posto?

Decisione presa e già comunicata. Francesco Calvo lascerà la Juventus a fine stagione. Manca solo l’ufficialità. John Elkann sarebbe già a conoscenza di tutto e si prospetta per la Juve una rivoluzione a tutto campo. Calvo vanta una lunga storia nel club bianconero, in due parentesi. Primo approdo nel 2011, poi la fine dei rapporti nel 2015 e il passaggio al Barcellona per quasi sette anni, ma nel 2022 l’allora Ad Maurizio Arrivabene lo aveva richiamato alla base. Dopo tre anni, e qualche frizione interna, la nuova separazione. Calvo paga il fatto che la Juve ha affrontato la stagione senza sponsor, con Save the Children a scopo benefico a riempire la maglia, e dalla prossima annata si narra di un ritorno di Jeep, per ridare spinta anche ai ricavi commerciali. Così, per il club si renderà necessario sostituire la figura di Calvo e oggi l’ipotesi Giorgio Chiellini prende quota. L’ex capitano sta assumendo un ruolo sempre più importante in società e nel futuro bianconero c’è lui, con sempre più potere decisionale. Anche Elkann ha deciso di prendere in mano la questione di persona e in ballo c’è anche il futuro della panchina. Da un lato Tudor che può arrivare a un rinnovo automatico in caso di Champions, l’ipotesi caldeggiata da Giuntoli, dall’altro Antonio Conte, che da tempo sta spingendo per il ritorno.

Conte in crescita: può tornare

Insomma, nessuno alla Continassa vuole ripetere questa stagione. Fuori da tutti i trofei troppo presto, la Juve si è ritrovata a dover lottare per i primi quattro posti, che non solo significa partecipazione alla Champions ma anche 60-70 milioni di euro di ricavi nel prossimo bilancio. Magra consolazione, dal punto di vista sportivo, perché il motto è sempre ‘vincere non è importante, ma l’unica cosa che conta’. Dunque, Elkann vuole tornare ad alzare trofei e in prima persona punta alla rivoluzione dopo aver rimpinguato le casse con continui aumenti di capitale. Anche quest’anno ha dovuto versare circa 15 milioni di euro per arginare il cambio allenatore, che ha dragato altre risorse. L’idea è chiara per tornare a vincere: Antonio Conte. Il tecnico del Napoli è lo specialista proprio di queste situazioni. Fa tornare al successo chi è caduto in disgrazia. Lo fece alla Juve tanti anni fa, ma in generale lo ha fatto anche al Chelsea, all’Inter e al Napoli, che a due giornate dal termine è primo. Conte sa riportare in alto il club che lo sceglie e da tempo nella sua testa c’è il ritorno in bianconero, soprattutto dopo il mercato di gennaio di Napoli, con Kvara via e Okafar dentro. ‘Ho capito che a Napoli certe cose non si possono fare’, la frase sibillina che il tecnico salentino ha lanciato qualche settimana fa e che sembra preludio a una via di uscita. Dietro c’è la Juve, per riallacciare il filo interrotto tanti anni fa. All’epoca i bianconeri arrivavano da due settimi posti, oggi stanno un po’ meglio, ma l’immaginario collettivo vede un club in difficoltà nell’inserirsi nella lotta ai trofei dopo un decennio di dominio incontrastato. La situazione è abbastanza simile e Conte, nella mente di Elkann, è l’uomo giusto. Servono ovviamente investimenti, sia sul suo ingaggio sia sul mercato, ma la strada è tracciata e si tratta solo di concretizzarla. L’ultima parola, in tal senso, sarà di Elkann.

Sogno Osimhen, ma il Napoli…

Si prevede, dunque, un’altra estate di tensione sull’asse Torino-Napoli. Dopo Giuntoli, strappato dopo lo Scudetto, la Juve rischia di strappare anche Conte e il terzo sgarbo potrebbe essere pure Victor Osimhen. Sul nigeriano c’è una clausola da 75 milioni di euro valida solo per l’estero, mentre in Italia De Laurentiis può fare la cifra che vuole. I contatti con Giuntoli sono in essere, si conoscono ovviamente dai tempi di Napoli, ma il patron del Napoli è pronto a tenere duro, a maggior ragione se Conte lasciasse l’azzurro per rivestirsi di bianconero. L’asticella potrebbe essere fissata attorno ai 100 milioni di euro, tanti, tantissimi per il bilancio bianconero. Di certo, se il Napoli si ritrovasse nel giro di poco tempo contro il terzetto Giuntoli-Conte-Osimhen, che ha fatto la storia dei partenopei, De Laurentiis potrebbe produrre la solita estate infiammata, con dichiarazione al vetriolo. Ma è ancora prematuro pensarci. Da un lato il Napoli deve difendere un punto di vantaggio sull’Inter e dall’altro la Juve, vincendo contro Udinese e Venezia, sarebbe certa di tornare in Champions League. Poi, via al mercato, via alle rivoluzioni, senza dimenticare il mondiale per club che darà alla Juve altri 50 milioni di ricavi utili da investire sul mercato. Un budget, inoltre, forse rimpinguato pure dalla cessione di Dusan Vlahovic, ormai arrivato vicino alla scadenza di contratto. La sensazione, dunque, è che dal prossimo anno tutti dovranno di nuovo fare i conti con la Juve. O almeno questa è l’intenzione di John Elkann… Leggi anche - L'Atalanta batte la Roma ed è aritmeticamente in Champions

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