Juve, Champions fondamentale: senza si rischiano sacrifici

Motta chiamato a entrare nelle prime quattro, ricavi Champions determinanti a bilancio: senza si rischia un sacrificio. Salvare la seconda parte di stagione per tenere vivo il progetto

di MANUEL MINGUZZI
21 febbraio 2025
Thiago Motta

Thiago Motta

Bologna, 21 febbraio 2025 – I ricavi Champions League per fare mercato ed evitare sacrifici. L’eliminazione per mano del Psv consegna alla Juve ora una missione da completare senza indugi: tornare tra le prime quattro. Non ci sono alternative per dare sollievo ai bilanci e fornire margine di manovra al club per intervenire con le conferme, Kolo Muani e Conceicao su tutti, ma anche ulteriori innesti (Adeyemi, Lukebakio e Lookman in lista). La combo Champions League (circa 60 milioni) e mondiale per club (50 circa) può dare a Giuntoli ciò che serve per implementare il progetto di rilancio imbastito l’estate scorsa.  

Motta e la Champions League

Partiamo da un presupposto: Thiago Motta non è rischio. L’eliminazione dalla Champions e una lotta Scudetto andata troppo presto (oltre al fallimento in Supercoppa) non hanno incrinato la fiducia della dirigenza nei confronti del tecnico, che resta in sella. Ma per garantirsi un futuro non potrà fallire nella seconda parte di stagione. Troppo importante per i bilanci il ritorno in Champions League, anche per una questione di blasone, e in più c’è una Coppa Italia da provare a vincere. Insomma, fiducia sì, ma non incondizionata. Motta dovrà dare segnali importanti di crescita da qui a maggio, ridando una identità chiara alla Juventus e fornendo i risultati minimi per evitare che la stagione risulti fallimentare. Non è solo una stretta questione di risultati. Giuntoli sta lavorando nel solco della sostenibilità e non può rimanere privo dei ricavi Champions, altrimenti il rischio è quello di dover procedere a qualche sacrificio. Se da un lato la cessione di Vlahovic appare certa, Dusan è riserva e la Juve vuole aprire il nuovo corso Kolo Muani, dall’altro se dovessero mancare i 60 milioni Uefa ci sarebbe la necessità di generare una plusvalenza. E allora attenzione Kenan Yildiz, il talento con la numero dieci. La valutazione bianconera è alta, circa 70 milioni, e nessuno vorrebbe privarsi del turco, ma a fronte di mancati ricavi le eventuali offerte verrebbero analizzate con attenzione. Anche perché la Juve non solo deve confermare Kolo Muani e Conceicao ma anche prelevare un altro attaccante dal mercato. Piace Adeyemi, ma si monitora Lookman, in rotta con Gasperini, passando pure per Lukebakio. E poi c’è sempre il sogno Osimhen, da non scartare con Giuntoli, ma i costi rischiano di diventare eccessivi per la Juventus. Soprattutto senza la Champions League. E siccome il ranking è compromesso diventa basilare allacciarsi le scarpe e marciare forte con la Lazio che è una pretendente pericolosa, la Fiorentina che non va sottovalutata, e Bologna e Milan ancora con una partita da recuperare. Insomma, come primo anno era lecito aspettarsi decisamente di più, soprattutto a fronte dei tanti investimenti fatti sul mercato, ma ora è necessario salvare la stagione ed evitare ulteriori debacle. Motta alla prova del nove. Leggi anche - Champions, i sorteggi degli ottavi. Resta solo l'Inter

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