Juve, Comolli conferma Tudor: ora può scattare anche il rinnovo di contratto
Il direttore ha confermato Tudor sulla panchina juventina per la prossima stagione e adesso potrebbe arrivare un ulteriore rinnovo: il suo agente è in arrivo a Torino. Mercato: Perin chiede spazio, lo corteggia Allegri…

Igor Tudor
Torino, 11 giugno 2025 – E’ arrivata la conferma pubblica di Igor Tudor come allenatore della Juventus 2025/2026. Damien Comolli non ha fatto giri di parole e affermato chiaramente che si andrà avanti con l’attuale tecnico. Il discorso, dunque, sembra chiuso. Ora, però, serve anche dare forza concreta a tale scelta, anche figlia del rifiuto di Antonio Conte, e per farlo si potrebbe arrivare a un nuovo rinnovo di contratto. Poi il mercato, con anche Mattia Perin che viaggia nella direzione di una cessione per avere più spazio e Max Allegri lo sonda per il Milan…
Tudor, rinnovo automatico, ma si potrebbe prolungare
Il quarto posto, salvando la stagione, poi l’ombra di Antonio Conte, fino alla fine, con anche lo sfogo post Venezia ‘non ha senso andare al mondiale senza prima aver deciso il futuro’, poi il no del tecnico salentino e un allarme rientrato, per arrivare alla conferma ufficiale comunicata ieri, pubblicamente, dal nuovo direttore Damien Comolli. Igor Tudor sarà l’allenatore della Juventus 2025/2026: argomento chiuso. Ora, per dare forza e credibilità all’allenatore, si ragiona a un rinnovo di contratto. Tudor ha un accordo fino al 2026, frutto del raggiungimento del quarto posto, ma si sa che nel mondo del calcio tenere un tecnico a scadenza è sempre un mezzo problema. E allora si starebbe lavorando a un nuovo accordo fino al 2027 e l’agente di Tudor dovrebbe sbarcare in città nel corso della settimana per allacciare i fili della trattativa. Il rinnovo non serve tanto per disegnare con Tudor un futuro a lungo termine, quanto per dare forza al suo lavoro in vista di una stagione che dovrà essere ben diversa rispetto all’ultima. La Juve deve tornare protagonista in Italia e in Europa e per farlo ha bisogno che il suo tecnico sia ben saldo in sella. Va anche ricordato che dal suo arrivo in bianconero, in mezzo a mille difficoltà e salvando il quarto posto con una vittoria sofferta a Venezia, Tudor è stato sconfitto una sola volta in nove partite, ridando dna e spirito Juve a una squadra spenta dopo la gestione Thiago Motta. Ha salvato un po’ tutti, Tudor, sia l’aspetto sportivo, con il minimo sindacale, sia quello amministrativo con importanti ricavi garantiti a bilancio dalla prossima Champions. Ovviamente, su Igor pende la sensazione che la scelta di confermarlo sia stata obbligata dal no di Conte, che era la prima ipotesi di Elkann. La pensa così anche l’agente Giocondo Martorelli, intervistato a Radio Bianconera: “Ritengo che la scelta di ripartire da Tudor sia frutto del no di Conte e di Gasperini, credo che la Juve fosse convinta di riportare Antonio alla Continassa. Questo è evidente a tutti”. Confermato da Comolli, ora Tudor potrà programmare la stagione dall’inizio, senza rischi: “Non penso che un direttore rilasci queste dichiarazioni per poi smentirle dopo il mondiale. In caso contrario Comolli partirebbe già col piede sbagliato – ancora Martorelli – Credo comunque che Tudor sia un buon tecnico, interessante, e potrà partire dall’inizio e lavorare assieme ai ragazzi con condizioni più favorevoli. In fin dei conti ha centrato l’obiettivo Champions League e si è dimostrato un tecnico interessante e capace”.
Girandola di attaccanti: Retegui e Gyokeres, ma c’è anche Castro
Poi, ci sarà anche una mezza rivoluzione tecnica su una rosa da ricostruire in parte, soprattutto davanti. Se in difesa i rientri di Bremer e Cabal forniranno rotazioni più ricche, e anche Gatti dovrebbe rimanere nonostante la corte di Conte, in avanti Dusan Vlahovic e Francisco Conceicao sono cedibili e sul centravanti in sostituzione c’è una costante ricerca per reperire il profilo giusto. Si valuta innanzitutto una giusta cessione di Vlahovic, non alle cifre per cui è stato comprato, ma almeno una trentina di milioni di euro la Juve vuole incassarli, poi si reinvestirà su un mercato delle punte molto costoso. Viktor Gyokeres è il più caro e oggi servono almeno 70 milioni di euro e con la necessità di battere una ampia concorrenza internazionale (e che potrebbe offrire di più in termini di ingaggio), così la Juve si è mossa anche in direzione di Mateo Retegui dell’Atalanta. L’oriundo, con la fine del ciclo di Gasperini, potrebbe anche prendere in considerazione una cessione e l’Atalanta lo valuta oltre 50 milioni di euro. Ragionamenti in corso. Nelle ultime ore è emersa una terza ipotesi, oltre Jonathan David, ed è Santiago Castro del Bologna. Ottima stagione fino a marzo per l’argentino, poi una botta al piede in nazionale lo ha limitato nel finale di stagione e anche per questo, non essendo ancora arrivato a pieno potenziale, il Bologna non vuole cederlo. Difficile che i rossoblù possano aprire la porta ora, anche considerando il rischio di perdere Beukema e Ndoye corteggiati dal Napoli.
Perin in uscita? C’è Allegri…
Attenzione anche alla porta della Juventus. Di Gregorio è in maniera netta e conclamata il titolare, così Mattia Perin starebbe cercando spazio altrove in una squadra che possa issarlo a primo portiere delle gerarchie: poche partite disputate da Perin in stagione e la sua seconda avventura bianconera potrebbe essere agli sgoccioli. L’obiettivo, dunque, è cambiare maglia e provare a giocare di più. Qualche sondaggio dalla Turchia, ma il giocatore non è attratto, così potrebbe montare una clamorosa ipotesi Milan, dove Max Allegri avrebbe indicato in Perin un portiere adatto nel caso si rendesse necessario sostituire Mike Maignan. Altre piste sono Bologna, dove Skorupski è corteggiato dall’Arabia, e il Como. Sarà Perin a decidere con tutta calma assieme al club, con cui i rapporti sono solidi.
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