Juve, Jeep torna sponsor. Ora tutto su Conte: Pintus e Bonucci nello staff?

Grandi manovre in casa Juve, Jeep torna sponsor dopo un anno e prende corpo la rivoluzione: Elkann vuole un ciclo vincente e punta su Antonio Conte e uno staff dal dna bianconero. Bonucci può tornare

di MANUEL MINGUZZI
21 maggio 2025
Antonio Conte

Antonio Conte

Torino, 21 maggio 2025 – La rivoluzione per tornare a vincere. Il dna bianconero per tornare quella di un tempo. La Juve programma il futuro con grande anticipo, con un obiettivo succoso per la panchina: Antonio Conte. E’ l’uomo specialista delle rinascite, dei grandi ritorni vincenti dopo anni difficili. Lo ha fatto ovunque sia andato. Può rifarlo anche alla Juve, che già riuscì a riportare in alto dopo due settimi posti. Una stagione senza trofei non può essere sopportata a lungo alla Continassa e così John Elkann vuole costruire una Juve da Scudetto. Conte è l’uomo giusto, lo sta dimostrando a Napoli, in una programmazione a forti tinte bianconere, partendo da Jeep, che tornerà sponsor, passando per lo staff di Conte, che dovrebbe trasudare dna bianconero.  

Tutto su Conte

La Juve sembra pronta a rompere gli indugi. La pista Antonio Conte è ben presente, talmente tanto che pure Aurelio De Laurentiis ha capito l’antifona e si sta cautelando con i profili di Max Allegri e Roberto Mancini. Il tecnico salentino, dunque, culla l’idea di un ritorno a Torino, sponsorizzato da Giorgio Chiellini e sotto l’egida di John Elkann, che vuole rivedere una Juve vincente. Dopo una stagione senza trofei la missione è riportare il club in lotta per lo Scudetto e chi meglio di Conte, specialista dei campionati e specialista delle rinascite? De Laurentiis non è d’accordo, e prova a convincere l’allenatore con un mercato importante, ma l’attrazione verso la Juve è forte e dietro le quinte c’è della polpa nei colloqui tra le parti. Chiaramente, i bianconeri dovranno offrire un ingaggio adeguato e rassicurazioni sulla volontà di fare un mercato di livello per migliorare su tutti i reparti la rosa. Poi, il dna juventino. Conte ce l’ha per definizione, Chiellini anche, ma si medita pure un rientro di Leo Bonucci, che potrebbe finire nello staff tecnico di Antonio, mentre come preparatore atletico il nome è quello di Antonio Pintus, reduce da una grande avventura al Real e già preparatore alla Juve in passato. Insomma, manovre su tutta la linea per creare una squadra di lavoro competente e ben consapevole di cosa significhi indossare i colori bianconeri. Poi, quello che potrebbe essere il terzo sgarbo al Napoli degli ultimi anni: Victor Osimhen. La Juve sarebbe pronta a mettere sul piatto 70 milioni di euro, ma De Laurentiis ne chiede almeno 100.  

Mercato, rischia Conceicao

Ma la Juve non può spendere e spandere senza avere un occhio al bilancio. Tutto non si può fare. Molto, ovviamente, dipenderà dalla Champions League che potrebbe dare 70 milioni di euro di ricavi alle casse, anche da utilizzare sul mercato in entrata. Tra quelli oggi in rosa rischia Francisco Conceicao, che costerebbe 30 milioni di euro e il club potrebbe decidere di indirizzarli altrove, anche considerando quelle che potrebbero essere le idee di modulo di Conte. Il portoghese, fortemente voluto da Thiago Motta, era partito bene, poi si è spento e il cambio di allenatore ha fatto il resto anche se nell’ultima partita si è ben comportato. Ma potrebbe essere sacrificabile nell’ottica di una rivoluzione offensiva che contemplerà almeno un centravanti di grande livello, mentre sul secondo si potrebbe lavorare sul rinnovo del prestito di Kolo Muani. Il grosso degli investimenti andrà lì. A maggior ragione, senza Champions, Conceicao non rientrerebbe nei parametri, ma sarebbe una bella botta al bilancio non rientrare tra i primi quattro posti, comportando sacrifici che in condizioni normali non verrebbero fatti (Yildiz?). Come esterni, invece, piace Dan Ndoye del Bologna, oggi valutato più di 40 milioni di euro. Operazioni ci saranno anche in difesa, dove la Juve riabbraccerà Bremer e Cabal e confermerà Kelly, ma dovrebbe privarsi di Veiga per fare posto a un nuovo innesto. David Hancko si complica, si è mosso il campionato arabo, ma tutti i discorsi sui centrali verranno affrontati nel momento in cui sarà certo il nome del nuovo allenatore. Con Conte probabile l’arrivo di un difensore di stazza e struttura fisica, sulla scia di Buongiorno, espressamente chiesto per questa stagione al Napoli.

Jeep torna sponsor

Poi, ci sono i movimenti commerciali. Dopo un anno senza sponsor, con Save the Children a scopo benefico, la Juve tornerà ad abbracciare Jeep. Il marchio, assieme a Visit Detroit, sarà front of shirt partners dalla prossima stagione, riallacciando un filo che era stato interrotto nel 2024 dopo una collaborazione lunga 12 anni. Visit Detroit, invece, sarà il primo Convention and Visitors Bureau al mondo a comparire come sponsor principale in Serie A e debutta come Principal Destination Partner del Club. L’accordo prevede la presenza congiunta dei loghi di Jeep e Visit Detroit sulle maglie della Prima Squadra maschile, femminile e della Next Gen nelle competizioni nazionali. Nelle competizioni internazionali, invece, Jeep tornerà a essere l’unico front-of-shirt sponsor. Si chiude, dunque, la parentesi di un anno senza sponsor. La soddisfazione dell’Executive Officer di Juventus, Maurizio Scanavino: “Siamo orgogliosi di annunciare questa prestigiosa sponsorizzazione, che vede protagonisti due partner con una visione internazionale: Jeep, partner storico con cui collaboriamo da oltre 10 anni, e Visit Detroit, che si unisce a noi con grande entusiasmo – le sue parole – Entrambe le aziende condividono valori affini, tra cui l’eccellenza, l’innovazione e la passione per lo sport. La partnership rappresenta un’opportunità di crescita reciproca, rafforzando il posizionamento del club per raggiungere nuovi traguardi. Ringraziamo Jeep e Visit Detroit per la loro fiducia e siamo pronti a iniziare questa nuova avventura”.

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