Juve, il Sassuolo per un’altra svolta. Max vuole ribaltare l’unica débacle. Chiesa-Yildiz l’ultima tentazione

A settembre contro i neroverdi la sola batosta patita in campionato, stasera (20.45) la chance di rivincita. Pronte nuove soluzioni: e nel weekend la Signora potrebbe sorpassare l’Inter impegnata in Supercoppa.

di PAOLO GRILLI -
16 gennaio 2024
Max vuole ribaltare l’unica débacle. Chiesa-Yildiz l’ultima tentazione

Max vuole ribaltare l’unica débacle. Chiesa-Yildiz l’ultima tentazione

Il Sassuolo è l’eterno crocevia del destino per Massimiliano Allegri. In neroverde ha centrato la promozione in B decollando come allenatore, furono poi Berardi & co. a provocarne l’esonero al Milan, nel 2014. Cruciale pure la sconfitta patita contro la provinciale terribile quando già guidava la Juve, autunno 2015: perché fu la scossa per la Signora che si involò in rimonta verso lo scudetto. Una sberla non dissimile è arrivata anche nel settembre scorso, un 4-2 per la banda dei ragazzi del Mapei che ha innescato la riscossa bianconera.

"Lo scudetto non è un’ossessione", ribadisce Max, ma intanto c’è la concreta possibilità, con l’Inter che non giocherà il prossimo weekend di A per la Supercoppa, che Rabiot (al rientro) e compagni mettano momentaneamente la freccia mettendo il muso davanti a Inzaghi.

Torna Chiesa, probabilmente non dal primo minuto, però. E così la coppia d’attacco iniziale sarà Vlahovic-Yildiz. Quante opzioni per Allegri, che ha ritrovato pure l’attacco e fatica a limitare gli obiettivi, a soli due punti dai nerazzurri da record. La tentazione, neanche troppo nascosta, sarebbe quella di abbinare Fede e il giovanissimo turco, in avanti. Una coppa che porterebbe una dote di estro ed esplosività difficilmente riscontrabile in altre big, per lo meno in Italia.

"Magari più avanti sarà possibile – avverte Max – ma bisogna mantenere l’equilibrio altrimenti torniamo a essere una squadra ballerina: siamo nel girone di ritorno, fare punti è più difficile e non c’è tempo per recuperare". E nell’abbondanza del momento ci sta pure che Milik, l’autore della tripletta di Coppa Italia contro il Frosinone, sia l’ultimo della gerarchia in avanti.

In uscita Kean, che in questo scacchiere rifiorito proprio non riesce più a trovare una dimensione da protagonista.

In una difesa già d’acciaio arriva dal Lille Tiago Djalò, portoghese 23enne reduce dalla rottura del crociato ma ormai prossimo al pieno recupero. Un giocatore esplosivo, arrembante. Quasi già l’emblema della nuova Juve.

Per il centrocampo, si raffredda la pista Henderson: l’Al-Ittifaq non è disposta a liberarsi, anche se momentaneamente, di un campione pagato a peso d’oro e anche di più.

Chissà allora che Giuntoli non torni su Samardzic. Aspettando per il colpo grosso in estate. Koompeiners ed Ederson hanno tutto per innalzare dinamismo (e gol) della mediana.

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