Juve in Champions, ma Tudor chiede chiarezza: “Mio futuro prima del mondiale”

Il tecnico ha portato la Juve in Champions ed è scattato il rinnovo automatico, ma il club può sciogliere il contratto pagando una penale: Tudor chiede una decisione prima del mondiale. L’ombra di Conte è sempre più grande…

di MANUEL MINGUZZI
26 maggio 2025
Igor Tudor

Igor Tudor

Torino, 26 maggio 2025 – Chi andrà in panchina nella Juve al mondiale per club? Igor Tudor, da confermato, un traghettatore, oppure direttamente Antonio Conte? E’ una domanda lecita da porsi dopo il post partita di Venezia, che ha sancito la qualificazione bianconera alla prossima Champions League. Igor Tudor, però, è stato chiaro: tutto va deciso prima, non andrà al mondiale senza sapere chi allenerà la Juve. Insomma, un piccolo intoppo per il club sulla strada verso il futuro, perché l’allenatore obbliga la dirigenza a prendere una decisione immediata, col rischio che al mondiale per club debba andare un tecnico ad interim prima, eventualmente, dell’approdo di Antonio Conte. Il salentino è oggi la soluzione più quotata, con Giorgio Chiellini e John Elkann che spingono verso le nozze.  

Tudor: “Non vado al mondiale senza sapere”

Situazione molto fluida in queste settimane che separano la Juve dal mondiale per club, prima partita nella notte del 19 giugno contro l’Al Ain, quinto nella Uae Pro League, in un girone che vedrà anche Manchester City e Wydad Ac, terza nel campionato marocchino. Igor Tudor non vuole sentirsi un traghettatore, vuole chiarezza immediata dopo aver raggiunto l’obiettivo. Chiamato al posto di Thiago Motta, il tecnico croato ha salvato capra e cavoli e raggiunto l’unico traguardo rimasto a disposizione: il quarto posto. Al momento dell’accordo, infatti, Tudor ha fatto inserire un rinnovo automatico in caso di raggiungimento dell’obiettivo, ma dall’altra parte la Juve si è tenuta una escape contrattuale per dare vita a un nuovo ciclo. Conquistato il quarto posto, è scattato anche il rinnovo automatico per Tudor, ma ora la palla è in mano alla Juve che può sciogliere l'accordo dietro pagamento di una penale da circa un milione di euro. L’ombra di Antonio Conte aleggia alle spalle del tecnico juventino, ma ogni decisione dovrà arrivare ora. Lo ha chiesto Tudor stesso nel post partita del Penzo: “Il futuro si conoscerà prima del mondiale per club, sapremo tutto molto presto – le sue parole – E’ giusto che uno vada al mondiale sapendo quale sarà il futuro. Se un allenatore va là senza un domani non è nemmeno giusto che vada. Così sembra che uno fa il mondiale e poi viene cambiato, non sarebbe cosa corretta per nessuno”. Insomma, il domani è già oggi e Tudor ne parlerà a breve con Giuntoli: “Non abbiamo ancora parlato, eravamo concentrati sul campo, ma ne parleremo presto”. Ora la domanda è: chi deciderà? Giuntoli stesso, oppure direttamente il presidente John Elkann? La sensazione è che si vada maggiormente sulla seconda ipotesi e anche per questo c’è aria di cambiamento, con la figura di Antonio Conte che si staglia sempre di più all’orizzonte.

Chi va al mondiale? Conte su spinta di Chiellini è il favorito alla panchina

Lo Scudetto a Napoli al primo anno, un contratto ancora in essere ma la Juve sullo sfondo, ad attrarre come il primo amore. Antonio Conte pensa di lasciare il Vesuvio e anche nel post Scudetto non ha rilasciato dichiarazioni chiare verso la permanenza. Rimandato tutto a un incontro con il presidente ‘entrambi siamo competitivi e vincenti’, ha glissato Antonio, c’è la sensazione che la pista Juve sia ormai la preferita dall’allenatore salentino e anche Aurelio De Laurentiis ha preso atto della situazione, pur mantenendo viva una speranza ‘c’è un contratto, ma non forziamo nessuno a restare’. Insomma, John Elkann ha deciso: serve una Juve vincente e chi meglio dello specialista? Conte ha ridato trofei alla Juve dopo due settimi posti (tre scudetti consecutivi), poi ha vinto campionati anche al Chelsea, rilanciando i blues, all’Inter, che oggi è tra le migliori squadre d’Europa, e al Napoli, riportato in trionfo dopo un decimo posto. La Juve, che ha chiuso l’annata senza trofei e non è in lotta per lo Scudetto da troppo tempo, ha bisogno della cura Conte, che rappresenta una garanzia assoluta di successo. I contatti sono in essere da diverso tempo e la decisione finale verrà presa dall’alto, cioè dal numero uno in persona, anche su spinta di Giorgio Chiellini, il cui peso specifico dentro il club sta aumentando. Giuntoli esautorato? In un certo senso anche lui paga la brutta annata, un mercato che non ha dato i risultati sperati nonostante i grandi investimenti, la scelta di Motta, che è stata fallimentare, e così c’è la sensazione che non sia più sua l’ultima parola. Ma sarà lui a dover tenere i contatti con Tudor, comunicarne dunque l’eventuale sostituzione. Il tutto prima del mondiale, che parte tra circa tre settimane. Conte oggi appare il favorito, per la sua mentalità, per il suo dna bianconero, per la capacità di vincere: l’ottimismo alla Continassa cresce. Ovviamente, si parlerà di mercato, serve una mezza rivoluzione per tornare competitivi, e di ingaggio, poi si passerà alle tempistiche. In caso di sostituzione di Igor Tudor sarà già Conte l’allenatore al mondiale per club? Difficile, a contratto con il Napoli e dovrebbe scioglierlo in tempi rapidi, soprattutto, Antonio vorrebbe iniziare ad allenare la Juve in vista della prossima stagione, ragionando sugli acquisti e sulle strategie, e non l’ibrido attuale rimpolpato da qualche calciatore di rientro come Rugani. Insomma, se Tudor non dovesse allenare la Juve al mondiale chi siederà in panchina? Servirebbe di fatto una soluzione ad interim prima che Conte possa prendere la tolda di comando da luglio in avanti. Saranno giorni molti caldi alla Continassa e anche a Castel Volturno. Da un lato Elkann, che cercherà di convincere Conte a lasciare l’azzurro, dall’altro De Laurentiis che proverà a fare l’opposto. Chi la spunterà? Leggi anche - Serie A, tutti i verdetti dell'ultima giornata

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