Juve, Kolo Muani più vicino: ipotesi prestito e riscatto. Il Psg vuole rientrare dell’investimento
Il francese farà il mondiale per club con la Juve, poi la conferma fino al 2026 ma il Psg vuole rientrare del grande investimento fatto per acquistarlo. Necessario, forse, un obbligo di riscatto. Intanto parla Jacopo Volpi: “Si è liberato Spalletti…”

Randal Kolo Muani
Torino, 10 giugno 2025 – La Juve conferma Kolo Muani per il mondiale per cub, ma ci sono concrete chance di averlo anche per la prossima stagione. Ottenuto il sì dal Psg per l’imminente rassegna iridata, la novità Fifa, la dirigenza Juve è già al lavoro anche per confermare la punta francese per il prossimo anno. Kolo Muani, nelle idee tecniche di Tudor, se resterà, sarà il secondo centravanti per alternarsi, su tre competizioni, a un nuovo acquisto dal mercato. Ma per strappare il secondo sì ai parigini serve impegnarsi anche economicamente dato che Al Khelaifi vuole in parte rientrare dell’investimento fatto per strapparlo all’Eintracht Francoforte.
Kolo al mondiale, poi ancora Juve
Il mondiale per club è alle porte e la Juve non vuole sfigurare. Soprattutto, non vuole farlo Igor Tudor, che dopo il no di Antonio Conte è più vicino alla permanenza. Attenzione però a Luciano Spalletti, che si è liberato dalla nazionale e potrebbe diventare una pedina appetibile (ne parleremo dopo). Rimanendo su Kolo Muani, la prima parte di missione per la Juve è andata a buon fine: il francese sarà negli Stati Uniti per la rassegna mondiale. Si parte tra nove giorni alle 3 di notte ora italiana contro l’Al Ain, in un girone che vedrà anche Wydad e Manchester City. Insomma, non bisogna sottovalutare nessuno. Kolo Muani farà parte dell’attacco ed è arrivato il sì dei parigini, ma ancora c’è da trattare sulla permanenza nella prossima stagione. La Juve non vuole imbarcarsi in un investimento ora, lo scopo è dirottare le risorse dell’attacco sul centravanti al posto di Vlahovic (Dusan sarà ceduto), così i colloqui con il Psg vertono su un rinnovo del prestito con riscatto al 2026. Ovviamente, la Juve spera in un prestito con diritto, ma il Psg, che vuole rientrare dei tanti soldi spesi per acquistare Kolo Muani dall’Eintracht, chiede un obbligo. I parigini, infatti, hanno prelevato la punta per 75 milioni di euro più 15 di bonus, ma oggi è totalmente fuori dalle idee tattiche di Luis Enrique e tenerlo contro voglia non avrebbe senso. Dall’altro lato, la sensazione è che la Juve debba impegnarsi con un obbligo per convincere il Psg. Cifre? Probabilmente 50 milioni di euro. In uscita, come detto, c’è Dusan Vlahovic. La Juve ha deciso: cessione. C’è il Fenerbahce, ma Dusan per accettare vuole lo stesso ingaggio che percepirebbe il prossimo anno in bianconero, mentre la dirigenza juventina ha messo in conto la svalutazione del cartellino e potrebbe abbassare la richiesta economica attorno ai 35 milioni di euro. La sua cessione è obbligata non solo per la scadenza contrattuale al 2026, ma anche per liberare spazio salariale e far entrare un nuovo centravanti, con Osimhen ancora sullo sfondo, ha detto no all’Al Hilal, Gyokeres che costa 70 milioni e Jonathan David tra i nomi in lista. Più difficile, invece, confermare Francisco Conceicao. Il Porto chiede 30 milioni per il riscatto e non sembra propenso a sconti, tanto meno a un rinnovo del prestito per un anno. D’altra parte, il modulo di Tudor non sarebbe così affine alle caratteristiche del portoghese, che dunque potrebbe essere sacrificabile nello scacchiere generale.
Jacopo Volpi Fuori di Juve: “Spalletti è libero…”
Igor Tudor resta in sella, ha contratto per il prossimo anno, ma in mano alla Juve c'è una opzione per uscire dall'accordo dietro pagamento di una penale. Sarebbe stato fatto se Antonio Conte avesse detto sì al ritorno in bianconero, ma De Laurentiis lo ha convinto a restare e la Juve è rimasta col cerino in mano. Da lì, la fiducia a Tudor, che ora è più vicino alla effettiva permanenza. A cambiare le carte in tavola, però, potrebbe esserci Luciano Spalletti, che si è separato dalla nazionale azzurra e sarà libero per la prossima stagione. Potrebbe l’ex allenatore del Napoli diventare una opzione per Comolli ed Elkann? Forse no, ma per qualcuno l’idea sarebbe valida. Così il giornalista di Raisport Jacopo Volpi a Fuori di Juve: “La Juve potrebbe avere rimpianti con Spalletti libero – le sue parole riportate da Tuttojuve – Chissà che Luciano non possa diventare un obiettivo dei bianconeri, lui è provato da questa esperienza in nazionale ed è allenatore di campo, tutti i giorni, così alla Juve potrebbe avere un senso di rivalsa”. Insomma, oggi non sembra essere una idea, ma la dirigenza valuterà il percorso bianconero al mondiale e poi prenderà definitivamente una decisione. Ancora Volpi: “Tudor è bravo, ma non va dimenticata la fatica che ha fatto a portare la Juve nei primi quattro posti con una vittoria sofferta a Venezia. Il reale valore di Tudor non lo conosce nessuno, perché ha guidato le squadre spesso alla fine”. Ma ora c’è il mondiale, competizione nuova e strana, incastrata tra la fine dei contratti (30 giugno) e l’inizio della nuova stagione, con tanta fatica e meno riposo per i giocatori. Un problema: “Sarà un esame importante – la chiosa di Volpi – Se andasse male alla Juve che succederà? Spero vada bene, ma bisogna capire con che squadra si giocherà. I calciatori saranno stanchi e se non fosse per la questione economica questa competizione diventerebbe un grande fastidio”. Insomma, la Juve che farà? Detto che manca ancora la casella del direttore sportivo, Frederic Massara è in pole position, la società farà davvero una valutazione su Tudor al mondiale oppure ha già le idee chiare e lo confermerà a prescindere? Dopo Conte, il nome di Spalletti potrebbe produrre un altro ribaltone? Tutto entrerà nel vivo a luglio, quando la Juve non si potrà più nascondere né su Tudor né su altri profili. Leggi anche - Claudio Ranieri dice no alla nazionale: si concentrerà solo sulla Roma
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