Juve, scoppola col City. Tudor parla chiaro: “Loro avevano più qualità”
Il City di Guardiola domina e ne rifila 5 alla Juve. Bianconeri ridimensionati e ora agli ottavi di finale c’è il Real Madrid. Tudor realista: “Loro con più qualità, spendono 100 milioni per un giocatore…”

Igor Tudor
Orlando, 27 giugno 2025 – Una brusca frenata, forse un forte ridimensionamento sul livello internazionale. Dopo le prime due agili partite, va detto contro avversari abbastanza deboli, la Juve ha scoperto la dura realtà contro il Manchester City, che ha dominato il match di Orlando e vinto con un sonoro 5-2, ma i gol potevano essere di più. Insomma, City di Guardiola primo, e candidato a una stagione di assoluto livello per tornare in vetta sia in Premier che in Champions, Juve seconda e condannata ad affrontare il Real Madrid agli ottavi di finale. Ma la cosa più preoccupante, al netto dell’avversario del prossimo turno, è stata la differenza di livello e qualità contro gli inglesi, più veloci, più rapidi, più aggressivi nel pressing e più qualitativi in ogni giocata. A tratti c’è stata quasi una sensazione di impotenza calcistica. In sintesi, una partita che ha fatto riflettere e farà riflettere.
Tudor: “Loro con più qualità. Spendono 100 milioni”
Dopo una stagione difficile e sottotono, il Manchester City vuole tornare protagonista e per farlo ha presentato sul mercato il biglietto da visita Reijnders, strappato al Milan a suon di milioni. Giusto un antipasto di quello che potrà essere. E l’efficacia della potenza di fuoco inglese si è vista contro la Juve, annichilita, schiacciata, limitata in ogni contesto del gioco. Molto realista Igor Tudor nel post match: “Una brutta sensazione, cinque gol presi non fanno mai bene però bisogna riconoscere la loro qualità – le parole del tecnico – Abbiamo sofferto molto e non siamo riusciti a rubare palla, poi quando ce l’avevamo non ci facevano uscire. Ci hanno pressato in modo da non farci giocare e per fare meglio queste partite dobbiamo essere al completo”. Divario tangibile in termini non solo di qualità ma anche di ritmo e si conferma la propensione del calcio inglese ad andare più forte di quello italiano. La qualità con la palla, poi, ha fatto il resto. Ecco, non siamo arrivati alla famosa frase di Conte (‘con 10 euro non si mangia in un ristorante da 100’), ma ad un certo punto si percepisce la potenzialità di determinati mercati di potersi permettere investimenti maggiori e, di conseguenza, migliori: “Per fare risultato in queste partite serve la perfezione, poi loro arrivano a spendere 100 milioni e va così. Hanno giocatori più forti dei nostri, questa è la verità”, il chiaro messaggio di Tudor riportato da tuttojuve. Igor non è tipo da scuse o alibi, ma il realismo a volte spiega le cose in maniera più lucida: “Non cerchiamo scuse, il calcio è bello perché una partita si può vincere ma per farlo devono incastrarsi tante condizioni e oggi non ci sono state". E ora sotto con il Real Madrid, che ha sconfitto nettamente il Salisburgo, eliminandolo, e consentendo all’Al Hilal di Inzaghi di passare il turno: “Il calcio va così, a volte è brutto, ma dobbiamo dimenticare questa gara e andare avanti”. Appuntamento il primo di luglio alle 21 contro le merengues.
Il mercato: David in pole. Sancho se salta Conceicao
Ma anche la Juve deve fare mercato con investimenti importanti. Serve un centravanti nuovo con Dusan Vlahovic in uscita e il nome di Jonathan David resta in pole position. L’attaccante canadese è svincolato e libero a parametro zero dal primo di luglio e la Juve lo corteggia. Prima proposta da 6 milioni di euro più bonus a stagione e David avrebbe aperto alla destinazione, ma resta il nodo molto alto delle commissioni agli agenti. Comolli al lavoro per limare gli scogli più alti, ma prima servirà trovare una soluzione per Dusan Vlahovic, cercato da Milan e, timidamente, dal Manchester United. Su sponda Red Devils piace Jadon Sancho, reduce da una stagione in prestito al Chelsea, ma l’ingaggio monstre, addirittura superiore a quello di Vlahovic, frena la trattativa. Comolli, prima di Sancho, vuole capire se ci sono ancora margini per riscattare Conceicao dal Porto: servono 30 milioni di euro. Sul fronte uscite, invece, rischia di arenarsi la trattativa per l’uscita di Timothy Weah e Samuel Mbangula. I due giocatori sono sotto la lente di ingrandimento del Nottingham Forrest che potrebbe pagare 25 milioni per il cartellino di entrambi, ma se Mbangula appare disposto ad accettare la destinazione, Weah sta nicchiando anche perché odora il possibile sbarco a Torino dell’amico David. In difesa, invece, i colleghi spagnoli del ‘Diario de Navarra’ hanno riportato il no dell’Osasuna a una offerta della Juve per il difensore Flavien Boyomo, classe 2001 camerunense. I bianconeri si sarebbero spinti a 15 milioni di euro ma la valutazione dell’Osasuna è di 25 milioni, che sono quelli della clausola rescissoria sul cartellino.
Parla Padovano: “Tudor deve dimostrare di essere all’altezza”
Non sono state settimane facili alla Juve. La proprietà aveva tentato la carta Conte, poi quella Gasperini, ma alla fine c’è stata la conferma di Igor Tudor con tanto di rinnovo di contratto fino al 2027. Il pensiero di Michele Padovano: “Igor deve dimostrare di essere all’altezza – le sue parole riportate su tuttojuve – Mi piace come comunica, ma dobbiamo farci delle domande dopo il doppio rifiuto di Conte e Gasperini. Prima ci hanno provato con Antonio, poi con Gasp e mi chiedo come Tudor l’abbia viussuta”. Dalla parte del tecnico croato c’è la conoscenza dell’ambiente juventino, già tastato con mano sia da giocatore sia dai vice allenatore: “Conosce il mondo Juve e ha valori importanti, ora deve riportare la squadra a un certo livello. Penso che la rosa sia buona e ha ragione quando dice che con 3-4 innesti si può fare bene”. Poi, l’attacco. Vlahovic è in uscita e Padovano è stato netto: “Penso sia meglio per tutti una cessione”, la sua risposta. In entrata, invece, se dovesse arrivare Jonathan David sarebbe una ottima notizia: “E’ un grande attaccante e se messo nelle condizioni giuste può segnare tanto. Mi piace anche Sancho e proverei a tenere Kolo Muani e Conceicao”. Palla a Comolli, al budget di mercato, alla possibilità di accorciare un divario netto ed emerso dal 5-2 col City. C’è molto da lavorare.
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