Juve, si lavora alla conferma di Muani: occhio all’ingaggio. Iuliano: “Montagne russe”

Giuntoli già al lavoro per poter confermar Kolo Muani in estate, nodo ingaggio. Probabile l’uscita di Vlahovic. Intanto parla Iuliano: “Koop la vera delusione”

di MANUEL MINGUZZI
5 febbraio 2025
Randal Kolo Muani

Randal Kolo Muani

Bologna, 5 febbraio 2025 – Kolo Muani dentro, Dusan Vlahovic fuori. Non è The Apprentice di Flavio Briatore ma i ragionamenti della Juve portano inevitabilmente verso questa soluzione. Il centravanti francese si è subito imposto a Torino e Giuntoli lavora per trovare una soluzione in estate per confermarlo, mentre Dusan, che va in scadenza di contratto nel 2026, è vicino alla cessione. Da un lato un progressivo logorio del rapporto con l’ambiente bianconero, dall’altro la necessità di fornire a Motta attaccanti con altre caratteristiche, e infine il rinnovo di contratto che è in alto mare con la proposta di spalmare l’ingaggio che non convince il giocatore e il suo entourage. Con queste premesse è difficile continuare. E intanto ha parlato un grande ex come Mark Iuliano: “Juve sulle montagne russe”.  

Via Vlahovic, su Kolo Muani occhio all’ingaggio

Il mercato di gennaio è terminato, ma Cristiano Giuntoli è già al lavoro per la prossima stagione. L’arrivo di Randal Kolo Muani ha conquistato tutti con tre gol in due partite, ma ora si apre la trattativa per confermarlo anche il prossimo anno. Sarà rivoluzione sul centravanti dove l’idea è confermare il francese, sacrificare Vlahovic e intervenire con una seconda punta dal mercato. Sul francese serve ragionare innanzitutto sulla formula. La Juve potrebbe chiedere un nuovo prestito per poi riscattare a circa 50-60 milioni il giocatore nel 2026, sempre che il Psg accetti, oppure sfruttare la cessione di Vlahovic per investire immediatamente sul cartellino di Kolo Muani. Ma più di ogni altra cosa l’ostacolo è l’ingaggio. Oggi il club bianconero partecipa a una parte dei suoi emolumenti, ma in ottica di una conferma definitiva servirà farsi carico dell’ingaggio da circa 10 milioni l’anno. E non è una missione facile se il giocatore non dovesse accettare di spalmarlo. Se la Juve, inoltre, dovesse sfruttare i ricavi di Vlahovic per intervenire con un’altra punta, tornerebbero buoni i nomi di Osimhen, Zirkzee e Goncalo Ramos. Il tutto, dunque, parte dalla cessione di Dusan, che non sta rinnovando e ha visto incrinarsi i rapporti con l’ambiente, che spesso lo ha beccato. Il contratto in scadenza nel 2026 prevede un ultimo anno da dodici milioni a stagione, cifra che la Juve vuole spalmare su due esercizi ma per ora non ci sono stati passi avanti nella trattativa. La cessione resta una ipotesi sempre più probabile anche per evitare un parametro zero. Su di lui, per ora, ci sono Barcellona e un timido interessamento del Manchester United. Situazione in evoluzione verso giugno e Giuntoli conta di incassare almeno 50 milioni di euro. E’ questo il nodo più importante del mercato estivo dato che la Juve ha già rivoluzionato difesa e centrocampo e deve risolvere i suoi problemi sul centravanti sia dentro che fuori dal campo.

Iuliano: “Juve da montagne russe, Koopmeiners…”

Un ex che ha vinto tanto, che conosce il dna bianconero, che sa come si vince, come si impara dalle sconfitte e come si vive dentro lo spogliatoio Juve. Come valuta Mark Iuliano la difficile stagione bianconera? A Fuori di Juve l’ex difensore ha passato in rassegna gli attuali problemi che sembrano emergere nella costruzione di un nuovo progetto tecnico. La vittoria con l’Empoli, per ora, è stata un brodino caldo: “Difficile dire se la Juve sia guarita o meno – le sue parole, come si legge su tuttojuve – Vedo una stagione di sofferenza, la squadra viaggia sulle montagne russe tra alti e bassi. Anche con l’Empoli il primo tempo è stato un disastro, poi nella ripresa è cambiato tutto. I singoli? Sono contento per Nico Gonzalez che spesso viene criticato, poi Kolo Muani ha spaccato la partita ma mi è piaciuto anche Veiga”. Ma non basta una vittoria con l’Empoli per definirsi guariti, adesso servirebbe continuità di rendimento e risultati: “Diciamo che la vittoria dà speranza per il prosieguo di stagione – ancora Iuliano – Ora servono conferme e non penso che allenatore e giocatori scendano in campo per perdere, tutti vogliono vincere. Si parla spesso dell’allenatore, ma alla fine sono i calciatori a giocare”. Una delle accuse più ridondanti è sicuramente relativa alla presunta scarsa juventinità della squadra. Il pensiero di Iuliano: “Sì, lo sento spesso, ma i tempi son cambiati e i legami con la maglia non sono più quelli di una volta. Vale per la Juve ma anche per le altre squadre”. Lo Scudetto, in ogni caso, sembra essere andato, ma c’è ancora modo per raddrizzare la stagione tra Champions e Coppa Italia, senza dimenticare il campionato dove è basilare tornare nelle prime quattro. Iuliano la pensa così: “Sono stati fatti tanti investimenti e se ci sono stati errori vanno recuperati – ancora l’ex – Il tempo c’è, forse non per lo Scudetto ma si può ancora fare bene. Con l’Empoli l’umore è cambiato dentro la partita perché il tifoso bianconero quando vede l’atteggiamento giusto ti applaude anche se perdi. C’è stata una reazione ed è importante. Nella mia esperienza alla Juve ho imparato di più dalle sconfitte. Siamo cresciuti nei momenti difficili perché quando si vince è tutto più facile”. La chiosa è sui singoli, con una delusione sopra gli altri: Teun Koopmeiners. L’analisi di Iuliano: “Lui gioca tutte le partite e si impegna, questo è fuori discussione, ma viene messo fuori ruolo. Gioca in una posizione troppo avanzata. Se fossi nel calciatore parlerei con Motta vedendo che spalle alla porta sta facendo fatica a giocare. Lui è un grande giocatore ma serve qualcosa di diverso”. Ora il percorso riparte da Como venerdì sera contro Fabregas, poi martedì sera l’andata degli spareggi allo Stadium contro il Psv. Si entra nel vivo. Leggi anche - Il Bologna torna in semifinale di Coppa Italia dopo 26 anni: 0-1 all'Atalanta

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