Juve, ora caccia al direttore sportivo. E Tudor può rimanere

Dopo il no di Conte, e con Gasp diretto a Roma, prende quota la permanenza di Tudor: la Juve valuterà dopo il mondiale per club. Ora tocca anche al diesse dopo l’arrivo di Comolli e la promozione di Giorgio Chiellini

di MANUEL MINGUZZI
2 giugno 2025
Igor Tudor

Igor Tudor

Torino, 2 giugno 2025 – Scottata dal no di Antonio Conte, convinto da Aurelio De Laurentiis a restare a Napoli a suon di acquisti, - prima De Bruyne, poi si cercano Zhegrova, David e Beukema – ora la Juve prova a ripartire da Igor Tudor. Portata a termine la rivoluzione societaria con Damien Comolli nuovo dg e Giorgio Chellini nel nuovo ruolo di Director of football strategy, adesso è tempo di trovare un direttore sportivo e confermare l’attuale allenatore, che ha ottenuto un rinnovo automatico dopo il raggiungimento della qualificazione alla prossima Champions League. La Juve si prenderà un po’ di tempo per riflettere e andrà al mondiale con Tudor e solo a luglio ci saranno certezze sulla stagione 2025/2026.  

Elkann propenso a confermare Tudor

Il domino di panchine, alla fine, potrebbe non coinvolgere la Juventus. Elkann avrebbe voluto scatenarlo, prendendo Antonio Conte dal Napoli, che contestualmente sondava Allegri, ma la permanenza del salentino in azzurro ha chiuso ogni ipotesi e così Allegri si è accasato al Milan, con Sarri pronto al ritorno alla Lazio, mentre stanno ancora vagliando le loro ipotesi Atalanta e Fiorentina, prive di Gasperini e Palladino. Proprio Gasp era la seconda ipotesi per la Juve, ma ha prevalso la Roma e di conseguenza i bianconeri sono rimasti con il cerino in mano. C’è però Igor Tudor, che si è guadagnato il rinnovo automatico con il quarto posto e guiderà la squadra al mondiale per club. Dovrebbe essere lui l’allenatore per la prossima stagione, anche se i condizionali sono d’obbligo perché dopo il mondiale per club la Juve può uscire dal contratto pagando la penale e sullo sfondo ci sarebbe Stefano Pioli, propenso a tornare dall’Arabia. Insomma, una situazione che ha visto la Juve perdere la lotta di potere con il Napoli. E se non c’è stata, per ora, la rivoluzione in panchina, sta prendendo forma quella dietro le scrivanie. Damien Comolli è stato ufficializzato come direttore generale e Giorgio Chiellini lo affiancherà mantenendo il vecchio ruolo ma assumendo anche quello di Director of football strategy. Insomma, l’ex capitano avrà voce in capitolo nell’area tecnica. Quella che non avrà più Cristiano Giuntoli, che ha pagato una stagione deludente, partendo dalla scelta di Thiago Motta passando per un mercato che non è decollato. E l’ultima mossa del direttore, sempre in tema di allenatori, sarebbe stato Simone Inzaghi, in caso di separazione dall’Inter. Si è chiusa anche questa pista, così come quella che portava a Victor Osimhen. I due, Inzaghi e Victor, potrebbero pure ritrovarsi assieme in Arabia. Alla Continassa, invece, è giunto il momento di trovare anche il direttore sportivo per chiudere l’organigramma 2025/2026. Diverse le opzioni in ballo. Dalla Francia c’è il nome di Diego Lopez, in uscita dal Lens, mentre in Italia rispunta Frederic Massara, ex Milan assieme a Paolo Maldini, con terza opzione Matteo Tognozzi, peraltro ex Juve come responsabile scouting e reduce da una esperienza in Spagna al Granada. Alla Juve scoprì i talenti di Yildiz, Soulè e Huijsen. Leggi anche - Serie B, la Cremonese batte lo Spezia 3-2 e va in Serie A  

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