Juve, assalto arabo a Osimhen. Intanto prosegue la pista Conte: Elkann deciso

Il campionato arabo monta su Osimhen con una proposta monstre di ingaggio, il giocatore è tentato. Elkann prosegue nella corte ad Antonio Conte con De Laurentiis che attende una risposta entro venerdì: Juve vicina

di MANUEL MINGUZZI
28 maggio 2025
Victor Osimhen

Victor Osimhen

Torino, 28 maggio 2025 – I due fronti caldi per la Juventus. Da un lato Antonio Conte, che entro pochi giorni comunicherà a De Laurentiis la sua decisione, dall’altro Victor Osimhen, il sogno per l’attacco. La rinascita bianconera richiesta da John Elkann parte da queste due pedine e la Juve farà tutto il possibile per portarle a Torino. Più facile la pista che porta all’allenatore salentino, molto più complicata quella per il nigeriano, per cui ci sarà da battere una folta concorrenza europea e araba. Intanto, ha parlato l’ex presidente Cobolli Gigli: “Terrei Tudor”.  

Assalto arabo a Osimhen

Partiamo dall’attacco. Dusan Vlahovic, è il segreto di Pulcinella, è in uscita. Non si è sbloccata la trattativa per il rinnovo di contratto e con la scadenza al 2026 la cessione diventa d’obbligo per evitare un parametro zero. La Juve conta di incassare almeno una quarantina di milioni di euro da poter poi reinvestire sul mercato. Quelli, più i ricavi Champions e quelli mondiale per club, daranno margine di manovra per un netto miglioramento della rosa in vista dell’arrivo di Antonio Conte. Servirà un gruzzoletto pesante per provare a ingaggiare Victor Osimhen, per esempio, perché il Napoli non lo mollerà facilmente in Italia e in più è arrivata anche la concorrenza del mercato arabo. Su Osimhen c’è una clausola da 75 milioni di euro per l’estero, non per la Serie A e De Laurentiis potrebbe chiedere 100 milioni, ma più di ogni altra cosa sarà da monitorare la Saudi League, con l’Al Hilal che sarebbe pronto a un investimento faraonico sull’ingaggio del nigeriano. Sul piatto 30 milioni di euro l’anno per convincere Osimhen a trasferirsi in Arabia e, ci mancherebbe, il giocatore è tentato dalla proposta. Più difficile l’accordo con il Napoli, perché gli arabi per il cartellino vorrebbero spendere 40-50 milioni e non 75. Di sicuro, in Italia, questi livelli di ingaggio sarebbero impossibili. Non a caso, la dirigenza sonda piani B e C come Rasmus Hojlund del Manchester United e Jonathan David in uscita dal Lille.

Conte e il Napoli: venerdì la risposta

Per prima cosa, però, la pista allenatore. Igor Tudor è stato investito della figura del traghettatore e, nonostante lo sfogo di Venezia, sarà lui a guidare la squadra al mondiale per club. Poi, via al nuovo corso, che nella mente di Elkann e Chiellini ha il nome di Antonio Conte. Il tecnico salentino si è incontrato ieri con il presidente Aurelio De Laurentiis, che ha il difficile obiettivo di convincerlo, ed entro venerdì dovrebbe dare una risposta. Il patron partenopeo ha profuso il massimo sforzo impegnandosi con un mercato di assoluto livello per Serie A e Champions, con il primo acquisto che sarà Kevin De Bruyne, ma l'idea è farne altri per competere su tutti i fronti. Il belga è il primo tassello per cercare di convincere Conte, ma l’orientamento sembra essere diretto verso il ritorno in bianconero, dove sarebbe affiancato anche da Leo Bonucci. La scelta per Elkann è fatta e ora si attende solo la decisione di Conte. Venerdì dovrebbe essere il giorno chiave con l’ultimo decisivo incontro con De Laurentiis per il dentro o fuori. La bilancia, nonostante lo sforzo del patron del Napoli, pende ancora dalla parte bianconera.

Cobolli Gigli: “Terrei Tudor”

Se nel mondo Juve in molti sono concordi sul fatto che Antonio Conte rappresenterebbe la scelta giusta per il rilancio bianconero, di avviso diverso è l’ex presidente Giovanni Cobolli Gigli, che a Fuori di Juve ha espresso un grande gradimento per Igor Tudor. Si parte da una carrellata sulla stagione in corso: “A Venezia i giocatori del Venezia erano più motivati, ma in generale Tudor ha fatto il massimo – le sue parole – Considerando le difficoltà avute in stagione la qualificazione in Champions League rappresenta un risultato positivo. L’arrivo di Tudor ha dato nuove motivazioni alla squadra”. Da sempre molto critico sull’attuale gestione Juve, Cobolli Gigli ha parlato così del lavoro della dirigenza: “Credo debba fare un esame di coscienza e prendere i provvedimenti giusti per costruire una squadra aggressiva e far tornare la Juve di un tempo. La scorsa estate sono state sbagliate diverse scelte, partendo da Koopmeiners, ma anche altri giocatori hanno dato poco”. Non è andata nemmeno la scelta di Thiago Motta, esonerato dopo trequarti di stagione: “Immagino abbia dato tutto, ma era venuto meno il rapporto di fiducia con la squadra”, il pensiero dell’ex presidente. E adesso si parla di Antonio Conte, un allenatore vincente e garanzia di risultati, Cobolli Gigli, però, andrebbe avanti con Tudor: “Igor ha fatto tutto quello che poteva e ha avuto un momento di orgoglio, chiedendo di risolvere la questione prima del mondiale, poi il suo procuratore lo ha portato a miti consigli. Vedere Tudor sacrificato per l’arrivo di Conte fa male. Antonio è un tecnico di primissimo livello, però un pensierino sul mantenere Tudor lo farei ancora”. Saranno dunque giorni decisivi per il rilancio Juve. Conte e Osimhen le due pedine nella mente di Elkann, ma il mercato è sempre una brutta bestia e tutto non si riesce a fare. Di sicuro, la priorità porta il nome di Antonio Conte, che ha già dimostrato in carriera quanto sia specialista della risalita immediata. Lo fece tanti anni fa alla Juve partendo da due settimi posti per infilare tre scudetti di fila, poi la missione gli è riuscita anche a Londra con il Chelsea, a Milano con l’Inter e a Napoli. Da questo vuole ripartire Elkann, stanco di vedere una Juve lontana dalla lotta Scudetto. Il patron vuole una inversione netta di tendenza. Leggi anche - Betis-Chelsea: la guida alla finale di Conference

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