La Juve vuole Osimhen per convincere Conte, ma sbuca il Psg

La Juve cerca il sostituto di Vlahovic, ma su Osimhen c’è la resistenza del Napoli e la concorrenza europea: il Psg arremba. C’è una clausola da 75 milioni di euro valida per l’estero. Giuntoli su Hojlund

di MANUEL MINGUZZI
22 maggio 2025
Victor Osimhen

Victor Osimhen

Torino, 22 maggio 2025 – Da un lato Dusan Vlahovic, che quasi certamente partirà, dall’altro la necessità di prelevare un centravanti con i controfiocchi, non solo per convincere Antonio Conte ma anche per dare alla Juve un attacco di assoluto livello per tornare in lotta per lo Scudetto. Il nome, che circola da settimane, è quello di Victor Osimhen. Al di là delle smentite di rito, che ci sono sempre in tema di calciomercato, la pista c’è ed è concreta, ma non del tutto percorribile. E allora si tengono vive le alternative e una porta a Rasmus Hojlund.  

Osimhen costa 75, ma in Italia 100 milioni

Un anno al Galatasaray, ma ora è tempo di tornare in uno dei maggiori cinque campionati. Victor Osimhen è pronto a una nuova avventura, non sarà a Napoli, e per lui le pretendenti di certo non mancano. Sul suo cartellino c’è una clausola da 75 milioni di euro, ma sarebbe valida solo per l’estero e così De Laurentiis, in Italia, può alzare la posta. L’asticella sarebbe fissata a 100 milioni. In queste settimane si sono mosse tante squadre. Si parte dal Manchester United, che però è rimasto fuori da tutte le coppe e ha perso appeal, così in Premier altre candidature avanzano, come quella dell’Arsenal, che aveva cercato Gyokeres. La punta dello Sporting, però, potrebbe seguire Amorim allo United. Nel domino di punte rientra anche Benjamin Sesko, un altro che piace alla Juve, ma si sa che competere in aste con i club europei diventa difficile anche se Elkann è pronto a mettere un budget importante. Tornando a Osimhen, oltre alla Premier, ci sarebbe stato un inserimento del Psg, che dopo Kvara potrebbe portare a Parigi un altro pezzetto del Napoli scudettato di Spalletti. In quel caso la cifra sarebbe di 75 milioni di euro, ovvero la clausola. Per la Juve, e per qualsiasi altra squadra italiana, questa asticella non varrebbe e infatti De Laurentiis avrebbe fissato la cifra ad almeno 100 milioni, ostacolando il più possibile un approdo del nigeriano a Napoli. Tra l’altro, con Giuntoli già passato in bianconero due stagioni fa e un Antonio Conte che medita di andarci, il patron partenopeo rischierebbe di ritrovarsi un terzetto di ex a rendere grande la Juve. Troppo anche per lui.

Pista Hojlund

 

Giuntoli deve dunque sondare le alternative. Innanzitutto partiamo dalla situazione Dusan Vlahovic, che non è banale. Scadenza al 2026, avventura probabilmente giunta al capolinea e necessità di venderlo. Si è svalutato rispetto al prezzo di acquisto, ma la Juve punta a incassare almeno una quarantina di milioni di euro. Poi, potrà reinvestire con maggior forza considerando anche i ricavi del mondiale per club e, forse, quelli della Champions League. Uno dei nomi è Rasmus Hojlund, centravanti del Manchester United che la prossima stagione non disputerà le coppe dopo una stagione tragica in Premier League e la sconfitta di ieri sera nella finale di Europa League contro il Tottenham. Il danese è stato pagato dai red devils quasi 80 milioni due anni fa dall’Atalanta e anche lui, oggi, si è svalutato. Soprattutto, potrebbe avere intenzione di cambiare aria, giocare le coppe europee e ritrovare una titolarità conclamata altrove dato che a Manchester potrebbe arrivare Victor Gyokeres. Stagione sottotono da 10 gol in 51 partite e oggi per il Manchester è difficile cederlo alle stesse cifre di acquisto, motivo per il quale la Juve sonda il terreno per un centravanti che conosce già la Serie A e piace anche ad Antonio Conte, che potrebbe tornare in bianconero lasciando Napoli. Insomma, intrigo internazionale di punte. Tra gli intrighi c’è anche quello relativo a Kevin De Bruyne. Sul belga c’è il Napoli, De Laurentiis tenta il colpaccio per convincere Conte a rimanere, ma nelle ultime ore ci sarebbe stata una chiamata anche della Juve. I partenopei sono ancora in vantaggio, ma la concorrenza aumenta.

Il ruolo di Chiellini

 

La Juve del futuro sarà costruita attorno alla juventinità di Giorgio Chiellini. L’ex difensore assumerà sempre più peso specifico nel processo decisionale del club e continuerà a scalare le gerarchie e a fare esperienza con un ruolo dirigenziale che già in questa stagione ha assunto. C’è lui, oltre a diversi membri del cda e a John Elkann, a sponsorizzare l’arrivo di Antonio Conte e c’è lui dietro l’idea di riportare la BBC a Torino. Leo Bonucci, nel caso, potrebbe assumere un ruolo tecnico nello staff di Conte, ad esempio. Non solo. Secondo quanto riportato da tuttojuve, per Chiellini potrebbe esserci nei prossimi anni la scalata fino al ruolo di presidente, carica che rappresenterebbe nel migliore dei modi visto il suo illustre passato da colonna difensiva della squadra che tanti Scudetti ha vinto. E chissà che in futuro, sulla panchina, non possa sbarcare pure Alex Del Piero, un altro che di dna Juve se ne intende, dato che Pinturicchio ha ottenuto ieri il patentino Uefa Pro diventando allenatore a tutti gli effetti. Non oggi, però, perché la prima opzione, e unica, in caso di sostituzione di Igor Tudor si chiama Antonio Conte. Infine, una notizia di un possibile rinnovo. La Juve è al lavoro da tempo per rinnovare il contratto del giovane difensore Nicolò Savona, cercato nel recente periodo dal Manchester City. L’idea del club è blindarlo e prolungare il suo accordo fino al 2030, con adeguamento all’ingaggio, per renderlo perno fondante della Juve del futuro. Insomma, grandi movimenti in atto, ma prima c’è una Champions da conquistare: partita decisiva al Penzo di Venezia coinvolto nella lotta salvezza. Leggi anche - Europa League, storico trionfo del Tottenham sul Manchester United

 

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