Juve, Osimhen e Lookman i sogni di mercato: serve un gruzzoletto

Giuntoli lavora per rivoluzionare l’attacco: dopo Kolo Muani caccia a un altro big per sostituire Vlahovic. Intanto parla Torricelli: “Vedo confusione”

di MANUEL MINGUZZI
14 febbraio 2025
Victor Osimhen

Victor Osimhen

Bologna, 14 febbraio 2025 – Un grande colpo in attacco per sostituire Dusan Vlahovic. Sembra questo l’indirizzo verso cui si sta muovendo la Juve, che con ogni probabilità sarà costretta a cedere il centravanti serbo senza rinnovo di contratto. E sarebbe comunque un risparmio sui 12 milioni previsti per il 2026. Giuntoli ha un paio di idee in carniere, difficili, ma che proverà a perseguire fino in fondo, ben sapendo che a livello di bilancio servirà uno sforzo dalla proprietà e un paio di cessioni per fare plusvalenza. Osimhen e Lookman sono sul taccuino del direttore tecnico.  

Pazze idee Osimhen e Lookman

Lo ha portato a Napoli, sogna di vederlo vestito di bianconero. Con Cristiano Giuntoli la pista Victor Osimhen non va mai abbandonata, anche se trattare a giugno con il Napoli sarà difficile, anche per i rapporti maturati nel tempo. De Laurentiis, che in ogni caso sarà quasi obbligato a cederlo, non farà sconti, ma Giuntoli proverà a battere la pista forte dei buoni rapporti con il giocatore. C’è un valore fisso, che si attesta con la clausola a 75 milioni di euro per i club esteri, ma non varrà per le società italiane e questo mette la Juve in una condizione complicata. Semplicemente perché il Napoli potrebbe chiedere di più. I contatti con l’agente di Victor ci sono stati, ma per procedere servirà trattare con i partenopei e questo rende una possibile trattativa molto ingarbugliata. Poi, la concorrenza. Uno come Osimhen sarà molto corteggiato sul mercato da diversi top club esteri, che dunque hanno più possibilità di investire rispetto alla Serie A. E allora la Juve prova a sondare delle alternative. C’era quella Benjamin Sesko, ma il Lipsia è pronto a fare un incasso superlativo e ha fissato un valore non lontano dai 100 milioni di euro. Pista impraticabile. Giuntoli, dunque, prova a batterne un’altra. Nel suo taccuino, come in quello di diversi dirigenti di Premier League, c’è pure Ademola Lookman dell’Atalanta. Stagione straordinaria per il nigeriano, oggi fermo per infortunio, e un mercato che si è acceso. I costi rischiano di essere simili a quelli di Osimhen, quindi molto alti, e un’asta con i club inglesi diventerebbe difficile. I bianconeri avrebbero bisogno di una cessione (Vlahovic) per incassare un gruzzoletto da reinvestire, ma attenzione anche alla volontà del calciatore che oggi sembra essere diretta verso il ritorno in Inghilterra, lui che nel 2022 sbarcò in Italia dal Leicester. Per quanto riguarda il mercato, ieri è emersa una piccola nota da Barcellona sull’affare Araujo, obiettivo della Juve a gennaio. In Catalogna non è mai stata presa in considerazione una sua cessione, come affermato da Deco, dirigente blaugrana, a Sport: “Non abbiamo mai voluto venderlo, è felice qui e se in futuro ci sarà bisogno di cambiare la porta è aperta per dircelo. Ma non credo che sia quello che vuole, altrimenti non avrebbe rinnovato". Giuntoli ci ha provato, ma non c’era margine.

Torricelli: “Vedo confusione nella Juve”

Poi c’è una stagione di alti e bassi che non convince. Lo Scudetto sembra ormai andato e se l’Italia dovesse avere solo quattro posti Champions, oggi è dietro la Spagna nel ranking, la lotta in campionato si farebbe ancora più dura. Insomma, per la Juve c’è da pedalare forte, fortissimo. E qualcosa non torna a Moreno Torricelli, grande ex juventino intervistato da Radio Bianconera: “Vedo confusione – le sue parole riportate da Tuttojuve – Si poteva fare meglio come risultati e le vittorie recenti possono dare fiducia e consapevolezza, ma vedo ancora alti e bassi dentro l’arco della partita”. Pure in Champions, dove la Juve ha vinto l’andata dei playoff contro il Psv, ma alternando buoni momenti ad altri meno: “Con gli olandesi buoni i primi venti minuti, poi la squadra è calata come livello di gioco e l’avversario non ha avuto pressione. In questo modo diventa inevitabile subire, ma per fortuna il risultato è arrivato. Ora ci si aspetta uno step in più”. E nel mirino c’è ancora il tecnico Thiago Motta, per Torricelli il primo responsabile quando si tratta di scegliere formazioni e calciatori: “L’allenatore detta le regole ed è il primo responsabile. Vedo esclusioni di giocatori importanti, ma lui lavora con la squadra tutti i giorni e immagino abbia chiara la situazione”.

Cambiaso ancora in dubbio

Intanto ci si avvicina al big match di domenica allo Stadium tra Juventus e Inter. Per Thiago Motta c’è ancora il dubbio Andrea Cambiaso, che spera di rientrare tra i convocati pur avendo lavorato a singhiozzo negli ultimi giorni. Il terzino è rientrato in gruppo e iIn ogni caso non sarà titolare, ma riaverlo anche solo per la panchina darebbe a Motta una soluzione in più a partita in corso. Probabile, dunque, possa toccare ancora a Kelly, che però ha avuto problemi gastrointestinali, con Veiga, Gatti e Savona a completare il reparto. Ballottaggi in mediana. Thuram può tornare titolare, Locatelli è inamovibile ma Douglas Luiz è out per un affaticamento e toccherà ancora a Koopmeiners come rifinitore dietro la punta. In avanti, invece, Conceicao e Yildiz sugli esterni con Kolo Muani centravanti. Per Motta una partita fondamentale, non solo perché a Torino è una delle sfide più sentite, ma con l’Italia che ha perso il secondo posto nel ranking il rischio di mandare solo quattro squadre in Champions c’è. E la Juve, banalmente, non può rimanere fuori. La lotta, dunque, si fa serrata, con Fiorentina e Lazio pronte a tenere il ritmo, Bologna e Milan in agguato da dietro e in più l’Inter ci arriva senza partite di Champions da giocare essendosi qualificata direttamente per gli ottavi. Che sfida. Leggi anche - Lazio-Napoli, probabili formazioni e orari tv  

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