Juve, sempre più Conte. Tudor fa retromarcia: sarà al mondiale per club
Il tecnico salentino sempre più vicino alla Juve, Elkann e Chiellini spingono e ci sarà anche il ritorno di Leo Bonucci. Tudor, dopo lo sfogo di Venezia, sarà al mondiale per club, ma il suo destino appare segnato

Antonio Conte con gli scudetti Juve, Inter e Napoli
Torino, 27 maggio 2025 – Sempre più Antonio Conte. Il tecnico salentino, ora al Napoli, viaggia verso Torino, anche se sarà l’ultimo incontro con Aurelio De Laurentiis ha mettere la parola fine alla telenovela. John Elkann ha scelto e farà di tutto per arrivare a dama e Conte, che con la Juve ha vinto tanto da giocatore e da allenatore, non è rimasto insensibile al fascino della Vecchia Signora, che è da rilanciare, riconquistare. Ed è la sua specialità restituire vittorie e conquiste dopo un periodo povero di soddisfazioni. Basti pensare a quello che fece oltre dieci anni fa in bianconero e come ha portato il Napoli al suo quarto tricolore. Ieri la festa per lo scudetto partenopeo, con De Laurentiis che proverà a fare di tutto nell’ultimo incontro con Conte, ma la strada appare segnata. Intanto, dietrofront di Igor Tudor: dopo lo sfogo di Venezia ‘non ha senso andare al mondiale per poi essere sostituiti’, il tecnico croato sarà regolarmente in panchina nella nuova competizione Fifa.
Conte: ci siamo. Tudor traghettatore
Non basteranno 200mila persone per le vie di Napoli per la festa Scudetto a convincere Antonio Conte a rimanere. Probabilmente no, anche se in tema di calciomercato è sempre bene lasciare una porticina aperta. Il tecnico salentino vede sullo sfondo la Juve, per un clamoroso e romantico ritorno in grande stile. Da trionfatore assoluto, da specialista nelle resurrezioni calcistiche. Nemmeno Romelu Lukaku e Lele Oriali dovrebbero riuscire nell’intento, nonostante il contratto, l’affetto, l’amore della piazza di Napoli. John Elkann ha deciso, su consiglio di Giorgio Chiellini: per tornare a vincere serve Conte. E allora la missione è partita, anche se c’è un ultimo incontro tra Antonio e De Laurentiis, ma difficilmente scatterà un altro miracolo. Non è un caso, infatti, che il patron partenopeo stia pensando da tempo a Max Allegri, con cui i contatti sono in essere e si attendono sviluppi dopo il summit con Conte. Prima, per Antonio, ci sarà la visita in Vaticano, poi via al futuro, ma non al mondiale per club. Le parole del presidente suonano un po’ come un addio anticipato: “Antonio è riuscito attraverso tanti incidenti e infortuni a fare di necessità virtù. Ci ha portato fino in fondo facendoci vincere il secondo scudetto in tre anni. Mi auguro che nella sua vita professionale continui sempre a mietere successi, perché è un uomo che merita rispetto e merita il successo”. La Juve lo attende, certo, con anche il ritorno di Leo Bonucci, ma non per la rassegna iridata che toccherà ancora a Igor Tudor. Dopo lo sfogo di Venezia ‘il futuro va deciso prima’, il tecnico croato ha rivisto la propria posizione e al mondiale per club andrà lui, da traghettatore. Poi, quasi certamente arriverà Conte, che ripartirà da luglio, con la costruzione della rosa su sua stretta indicazione, con un ruolo più rilevante di Giorgio Chiellini e uno un po’ ridimensionato di Cristiano Giuntoli.
Poi gli attaccanti: sogno Osimhen, ma si lavora a David
Con il probabile arrivo di Antonio Conte cambierà anche il principale terminale offensivo della squadra. Dusan Vlahovic verrà ceduto, su Kolo Muani si continua a ragionare su un rinnovo del prestito, così la Juve dovrà intervenire massicciamente sul mercato. Il sogno si chiama Victor Osimhen, ma De Laurentiis terrà duro e alzerà la posta a 100 milioni di euro, ben sopra i 75 milioni di clausola rescissoria valida per l’estero: a questi parametri diventa dura per la Juve. Ci sono allora alte piste. Una porta a Rasmus Hojlund del Manchester United, ma c’è anche quella Jonathan David del Lille, che è tra l’altro un grande obiettivo del Napoli oltre a Kevin De Bruyne, su cui la Juve ha mollato la presa. Su David no, e ci sono pure i nerazzurri dell’Inter, i quali però sono focalizzati sulla Champions e, successivamente, sull’offerta araba per Simone Inzaghi. Insomma, un duello a tutto campo con il Napoli che in tre anni rischia di perdere tutti i protagonisti dei due scudetti: Giuntoli e Spalletti prima, Conte poi. Su David, inoltre, c’è la concorrenza europea con anche il Barcellona a inseguirlo.
Porrini: “Conte l’uomo giusto”
Igor Tudor e Antonio Conte trasudano juventinità, ma il secondo ha un pedigree migliore, un curriculum fatto di grandi successi, soprattutto quando si è trattato di rilanciare ad alto livello una big. Conte ha vinto ovunque, lo ha fatto inizialmente alla Juve, lo ha fatto in Premier, lo ha fatto all’Inter, lo ha fatto al Napoli: è lo specialista degli scudetti contro pronostico. Se Tudor è stata la scelta giusta nel momento di difficoltà con Thiago Motta, Antonio Conte rappresenta lo step successivo, l’uomo giusto per vincere. La pensa così Sergio Porrini: “Tudor è stata la scelta giusta per il momento che stava vivendo la squadra – le parole di Porrini a Fuori di Juve – Conosce l’ambiente bianconero, ha indossato quella maglia ed è riuscito a scuotere tutti. Serviva un tecnico di carattere dopo Motta, che era disconnesso dal contesto”. Ma adesso è molto probabile un altro cambio per arrivare al ritorno di Antonio Conte: “Alla Juve conta solo vincere e Conte sarebbe l’uomo giusto in grado di far risorgere squadra e società, che mi è sembrata un po’ allo sbando in questa stagione”. Ancora qualche giorno, dunque, e si risolverà l’enigma. La Juve è pronta ad avviare un nuovo ciclo, stavolta vincente, con il più vincente di tutti. Antonio Conte e il ritorno: un matrimonio che s’ha da fare. Leggi anche - Roland Garros, esordio ok di Sinner con Rinderknech. Ora Gasquet
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