Juve, Tudor ancora in bilico. Giuntoli sotto esame: la salvezza è la Champions

La Champions vale per Tudor, per Giuntoli e per i bilanci. Conte è sempre sullo sfondo, apprezzato da una parte del Cda, ma l’ultima parola è di Elkann: da Roma passa quasi tutto. Anche Chiellini avrà voce in capitolo sul futuro

di MANUEL MINGUZZI
7 maggio 2025
Igor Tudor

Igor Tudor

Torino, 7 maggio 2025 – Tutto in tre partite, soprattutto in una. Lazio-Juve può essere decisiva per la Champions. Chi vince può volare, chi perde rischia di rimanere fuori, un pareggio lascerebbe tutto aperto. La Juve deve passare dall’ultimo scoglio veramente difficile, cioè l’Olimpico. Dopo, infatti, Udinese in casa e Venezia fuori (lagunari sicuramente ostici), con una possibilità di entrare nelle prime quattro sensibilmente più alta delle altre. La corsa alla Champions è serratissima (quattro squadre in un punto) e già venerdì sera, con Milan-Bologna, si tareranno le chance rossoblù. Insomma, tutto in gioco, non solo per la classifica ma anche per il progetto Juve, già in parte azzoppato dall’esonero di Thiago Motta. Così, Igor Tudor deve guadagnarsi la conferma e Cristiano Giuntoli non è ancora riuscito a incidere secondo aspettative e ha pagato la scelta di un mercato poco fruttifero e di un allenatore che non ha saputo entrare nell’ambiente bianconero.

Tudor e Giuntoli sotto esame: decide Elkann

Stagione da zero trofei, sanguinose eliminazioni tra Empoli e Psv nelle coppe, mai in lotta per lo Scudetto nonostante una quota abbastanza bassa (Inter a meno quindici rispetto a un anno fa), un esonero e la necessità di tornare in Champions League per garantirsi una cospicua dote di ricavi a bilancio. Cristiano Giuntoli ha vissuto una stagione sull’altalena e ha visto sgretolarsi sotto gli occhi il progetto calcistico basato su Thiago Motta, il quale non è riuscito a gestire le pressioni e il gruppo di un habitat juventino che non è quello di Bologna. Poi gli infortuni, a complicare le cose, e un mercato poco efficace con tanti soldi spesi ma poca resa in campo, con le delusioni Koopmeiners e Douglas Luiz su tutti. Igor Tudor è arrivato per salvare capra e cavoli, ovvero tenere la Juve ai primi quattro posti e per ora c’è, ma con un solo punto di vantaggio sulla settima, che è proprio il Bologna. Secondo scontro diretto, stavolta a Roma con la Lazio, e forse ultimo scoglio duro del finale di stagione. Come noto, in caso di Champions c’è un rinnovo automatico per il tecnico croato, che guiderà la Juve anche al mondiale per club, ma la società si è tenuta la possibilità di uscire dal contratto per fare spazio a un nuovo allenatore. L’ipotesi Antonio Conte, dunque, resta sullo sfondo e vanta ampio credito in cda. Sia Calvo che Elkann lo apprezzano, ma per prenderlo è necessario fare una valutazione economica tra ingaggio e doverosi investimenti sul mercato per rendere la Juve competitiva per lo Scudetto, Conte in bianconero non torna con l'obiettivo dei primi quattro posti, e già in questa stagione se ne sono andati 15 milioni per Thiago Motta. La sensazione è che la scelta verrà fatta direttamente dall’alto e non da Giuntoli stesso, con anche la figura di Giorgio Chiellini che sta acquisendo sempre più peso specifico nel processo decisionale. Insomma, anche il direttore tecnico è sotto esame dopo una stagione abbastanza deludente. Tutto in evoluzione e una volta stabilito chi sarà l’allenatore si passerà a imbastire concretamente le scelte di mercato, soprattutto davanti dove Victor Osimhen è molto costoso e tra le preferenze sta salendo il nome di Rasmus Hojlund, in uscita dal Manchester United.

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