Juve, Tudor: “Il futuro si costruisce oggi. Parma? Squadra in forma”
Il tecnico glissa sull’argomento traghettatore e guarda al Parma, che ha fermato Inter e Fiorentina: la sua Juve non vuole abbassare la guardia

Igor Tudor
Torino, 19 aprile 2025 – Parma-Juve può essere uno degli snodi cruciali per l’ottenimento di un piazzamento Champions per i bianconeri. Considerando due scontri importanti nel weekend come Milan-Atalanta e Bologna-Inter, la sfida del Tardini potrebbe dare alla Juve una ulteriore spinta verso i primi quattro posti. Qualche problema di formazione per Tudor con Mbangula e Gatti fuori e Koopmeiners e Yildiz non al meglio, ma c’è ancora l’allenamento della domenica per decidere e fare le ultime valutazione. E sul suo futuro il tecnico ha glissato: si sente allenatore e non traghettatore.
Tudor: “Stiamo crescendo”
Settimana di lavoro lunga per la Juve, che gioca il giorno di Pasquetta a Parma in una sfida cruciale nella volata Champions. I ducali, con Christian Chivu, hanno ritrovato rendimento. In casa hanno infatti battuto il Bologna e rimontato l’Inter, e in più vengono da un ottimo pari a Firenze. Tudor non si fida, ma vede la squadra in crescita: “Abbiamo lavorato bene sfruttando questa settimana lunga – le sue parole in conferenza – C’è qualche problemino con Yildiz e Koopmeiners, che valutiamo domani e soprattutto Teun è a forte rischio. Dobbiamo assolutamente scegliere i giocatori che stanno bene perché affrontiamo una squadra in forma e che ha pareggiato con Inter e Fiorentina”. In generale, la sua Juve cresce: “Stiamo crescendo, abbiamo alzato l’intensità in queste settimane e c’è grande voglia di essere aggressivi e compatti”. E attenzione alle scelte, con Yildiz e Koopmeiners non al meglio, c’è l’opzione Gonzalez sotto punta oppure il doppio centravanti con Vlahovic e Kolo Muani assieme: “Vediamo, tutti hanno lavorato bene. Può succedere come no”, la non risposta di Tudor.
Il futuro è adesso
Poi c’è il futuro della panchina. Tudor è un traghettatore oppure ha la possibilità di guadagnarsi la conferma? La Champions gli darebbe un rinnovo automatico, ma la Juve può uscire dal contratto dopo il mondiale per club e le parole di Conte di ieri ‘Ho capito che a Napoli certe cose non si possono fare’ suonano come un addio anticipato. Tutti pensieri che non appartengono a Tudor che deve pensare al presente: “La parola traghettatore è brutta, siamo tutti allenatori quando arriviamo – la sua risposta – I contratti valgono il giusto, uno può andare via anche con cinque anni di accordo. Noi allenatori viviamo alla giornata e partita dopo partita. Non programmiamo perché il futuro si costruisce oggi. Il futuro non dà nulla se non ansia”. E allora meglio pensare al Parma e al Tardini: “Mi aspetto una grande gara, loro possono aspettare o pressare, sanno fare entrambe le cose. Non dovremo sbagliare niente”. La Juve, peraltro, sarà l’ultima a giocare in questo turno e sarà a conoscenza di tutti gli altri risultati. Un vantaggio in più o, forse, una pressione in più. Dipende.
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