Juve, tutto fermo per Vlahovic: nessun incontro per il rinnovo

Vlahovic si allontana dalla Juve, per ora nessun incontro per il rinnovo: riflessioni per Giuntoli. In difesa Hancko e Zanoli

di MANUEL MINGUZZI
13 marzo 2025
Dusan Vlahovic

Dusan Vlahovic

Bologna, 13 marzo 2025 – Mentre la Juve cerca di uscire dalla crisi, praticamente decisiva la sfida di Firenze, Cristiano Giuntoli deve imbastire la strategia futura di mercato, ma ancora non ha il quadro chiaro della situazione considerando che potrebbero mancare i ricavi Champions se la Juve non dovesse rientrare tra le prime quattro in classifica. Riflessioni in atto soprattutto in attacco, dove non sembrano esserci sbocchi per il rinnovo di Dusan Vlahovic e contemporaneamente si lavora alle conferme di Randal Kolo Muani e Francisco Conceicao. Attenzione anche alla difesa, dove l’affare Hancko è in ballo ma dipenderà dall’offerta Juve e Alberto Costa potrebbe essere ceduto in prestito per fare spazio a un nuovo innesto.  

Vlahovic via? Servono una quarantina di milioni

Il nodo principale per il direttore tecnico juventino è senza dubbio Dusan Vlahovic. L’idea di spalmare l’ultimo anno di contratto da 12 milioni di euro non è decollata e per il momento non sarebbero previsti colloqui in agenda con il suo procuratore. Senza uno sbocco per il rinnovo la Juventus sarà obbligata a cedere l’attaccante in estate per evitare un parametro zero la stagione successiva, ma per farlo serve un acquirente con una offerta congrua. Sicuramente, Giuntoli non potrà incassare i 70 milioni spesi per prendere Vlahovic dalla Fiorentina, ma dall’altro lato non potrà nemmeno cederlo sotto prezzo. L’asticella è fissata attorno ai 40 milioni, ma il mercato è consapevole che il giocatore sta andando in scadenza e punta a cifre scontate. L’Arsenal è sempre in corsa, mentre sembra scesa l’ipotesi di una operazione con il Psg che possa coinvolgere anche Kolo Muani (la cui conferma è sotto lente di ingrandimento). Insomma, Vlahovic si allontana strategicamente dalla Juve anche se a decidere il futuro saranno le offerte del mercato, perché spesso sono gli acquirenti a fare il prezzo e non i venditori. Con la cessione di Dusan ci sarebbe poi la necessità di intervenire in entrata e il sogno si chiama Victor Osimhen, i cui costi superano i 75 milioni di euro e sono affrontabili dalla Juve non solo con una plusvalenza ma anche con i ricavi Champions e mondiale per club. E poi c’è Kolo Muani. Partito a mille, l’attaccante francese è ora in calo e il suo futuro potrebbe dipendere da quello di Thiago Motta. L’attuale tecnico lo ha voluto fortemente e un suo allontanamento potrebbe cambiare le strategie estive, soprattutto se il Psg dovesse chiedere la luna per cederlo definitivamente.

Thiago rischia

Giorni caldi alla Continassa perché in ballo c’è l’esistenza stessa del progetto imbastito attorno a Thiago Motta. L’uomo scelto da Cristiano Giuntoli è più in crisi che mai, inviso all’ambiente, criticato ferocemente dai tifosi e forse con una latente tensione in spogliatoio dopo un’annata iniziata mettendo ai margini diversi giocatori. Ultimo Danilo, il capitano con il bianconero tatuato addosso e messo alla porta fin dai primi vagiti stagionali. Infatti, il brasiliano ha salutato tutti con stilettata polemica verso il nuovo corso. Insomma, Giuntoli rischia di dover cestinare il progetto Motta, nato un anno fa quando la corte verso l’ex tecnico del Bologna è iniziata a fronte di un rendimento in rossoblù oltremodo eccezionale. E anche il direttore tecnico deve tenere la barra dritta, riconquistarsi la fiducia ambientale incrinata da due campagne acquisti poco redditizie. La Juve, si sa, non vuole esonerare in corsa, ma una brutta prestazione a Firenze, che darebbe seguito alla debacle con l'Atalanta, potrebbe portare a decisioni estreme per non mettere a repentaglio la qualificazione Champions League. In quel caso si andrebbe con un traghettatore, forse Magnanelli, mentre per giugno si aprirebbero altri scenari con Gasperini e Conte (corteggiato anche dal Milan) in prima fila.

Hancko e Zanoli

Poi c’è la difesa. Rientreranno dagli infortuni Cabal e Bremer, mentre sono in corso riflessioni su Veiga e Kelly, così Giuntoli punta a un’altra pedina di livello per completare il reparto. Il nome resta quello di Hancko del Feyenoord, cercato con insistenza a gennaio ma il club olandese non ha voluto cederlo. Il giocatore vorrebbe tornare in Italia, un passato alla Fiorentina, ma serve soddisfare le richieste economiche del Feyenoord. Nemmeno dal giocatore stesso sono arrivate dichiarazioni pubbliche in tal senso, la sua concentrazione è sul finale di stagione: “Si è parlato tanto di me, ma sono concentrato sul Feyenoord – le sue parole – Ho parlato chiaramente con il diesse e mi sono concentrato sulle partite da disputare. Ne parleremo a fine stagione per capire cosa fare”. I costi si aggirano sui 20 milioni di euro. Ragionamenti pure su Alberto Costa. L’investimento Juve è stato importante, più di 10 milioni di euro, ma per ora il laterale si è mostrato ancora acerbo e in ottica prossima stagione potrebbero esserci delle novità. L’idea sarebbe quella di cederlo in prestito in Serie A per fargli accumulare esperienza nel calcio italiano, così la Juve potrebbe intervenire in entrata. Un nome è quello di Alessandro Zanoli, che Giuntoli conosce bene dai tempi di Napoli. Il laterale è in prestito al Genoa, c'è un riscatto vincolato alla salvezza, e sta facendo bene, motivo per il quale la Juve lo segue con interesse avendo dimostrato di poter avere minutaggio in Italia. Giuntoli lo apprezza e chissà che non possa nascere una trattativa. Insomma, tutto in divenire in casa bianconera e in un progetto che ancora non si sa se potrà continuare. Al Franchi un primo spartiacque, ma anche un quarto posto finale potrebbe non salvare Motta e di conseguenza variare tutte le strategie di mercato. Momenti delicati alla Continassa. Leggi anche - Champions League, i risultati: passa il Real nel derby con l'Atletico

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