Juve, un pari col City per la vetta. Yildiz incanta, Tudor chiaro: “Ha mezzi importanti”

La vittoria netta con il Wydad, e un Yildiz che incanta, regala il primato nonostante i sei gol del Manchester City: Juve prima con un gol segnato in più. Con gli inglesi basta un pareggio per evitare, forse, il Real Madrid

di MANUEL MINGUZZI
23 giugno 2025
Kenan Yildiz

Kenan Yildiz

Philadelphia, 23 giugno 2025 – La Juve è agli ottavi del mondiale per club dopo il netto successo sul Wydad, esattamente come il Manchester City che ne ha rifilati sei all’Al Ain, ma c’è ancora uno sforzo da fare per arrivare prima nel girone e trovare, forse, un accoppiamento più facile al prossimo turno. In questo momento, grazie ai nove gol segnati, la Juve è in testa al raggruppamento e può arrivare prima, magari evitando il Real Madrid agli ottavi. A incantare è Kenan Yildiz, ormai sempre più numero dieci della squadra di Tudor.  

Un pareggio per il primo posto

Otto gol segnati e zero subiti dal Manchester City (6-0 all’Al Ain e 2-0 al Wydad), nove segnati e uno subiti dalla Juve (5-0 e 4-1). Il conto della differenza reti è pari, ma l’ultima partita sarà decisiva. Le due squadre sono a pari punti (6) e matematicamente qualificate, ma sarà l’ultima giornata a decretare la prima e la seconda del girone G. I criteri Fifa per stabilire la prima squadra in classifica sono semplici: scontri diretti, differenza reti negli scontri diretti, maggior numero di gol segnati negli scontri diretti e maggior numero di gol totali. Di fatto, se la Juve pareggiasse contro il City manterrebbe intatti i primi tre criteri, sfruttando l’ultimo, ovvero i gol totali segnati che oggi mettono la squadra di Tudor davanti (9 contro 8): il City è dunque obbligato a vincere per arrivare primo. Può essere utile vincere il girone? Sì, perché l’incrocio agli ottavi sarà quello con il girone H di Real, Salisburgo e Al Hilal. Situazione molto fluida perché le merengues sono in testa con quattro punti (vittoria con il Pachuca e pareggio con l’Al Hilal), assieme al Salisburgo (stessi risultati) e all’ultima giornata si giocano Real-Salisburgo e Al Hilal-Pachuca. Sostanzialmente, la squadra di Inzaghi, vincendo, potrebbe passare il turno mentre tra spagnoli e austriaci sarà scontro da dentro o fuori e oggi è difficile sapere chi arriverà primo. Forse il Real e per questo la Juve dovrebbe evitare un secondo posto e un eventuale incrocio tra big agli ottavi. Prima, però, c’è da giocare contro il City.

Yildiz incanta

In questa bella cavalcata mondiale c’è il timbro di Kenan Yildiz. Doppietta contro il Wydad, gol all’esordio contro l’Al Ain, il turco è già a quota tre e si candida a una stagione di alto livello dopo le difficoltà con Thiago Motta. E’ lui il numero dieci della Juve e il momento della consacrazione sta per arrivare. Non a caso, i bianconeri vogliono blindarlo e rinnovarlo. L’idea è togliere il talentino dal mercato, renderlo perno della Juve del futuro, alla ricerca di nuovi e ritrovati successi. Progetto giovani, ma non solo, perché Yildiz è ormai una realtà che può affermarsi e si lavora a un contratto fino al 2030 con cospicuo adeguamento. Fino a oggi Yildiz è stato in possesso di un ingaggio ‘normale’ di circa 1.5 milioni di euro l’anno e ovviamente servirà fare un grande passo avanti per evitare le sirene del mercato. Dirigenza all’opera per salire fino a circa 4 milioni più bonus a stagione e mettersi al riparo da rumors e voci soprattutto da Bundesliga e Premier League. Yildiz sarà ancora bianconero a lungo. Il futuro è nelle sue mani, parola anche di Igor Tudor: “Deciderà lui dove potrà arrivare, i suoi mezzi sono importanti e li mette a disposizione della squadra. Ha mentalità, corsa e idee, poi è un ragazzo d’oro”, la carezza del tecnico.

Ora il City, Tudor: “Sarà bella partita”

Due ottime risposte della squadra a Igor Tudor, il quale aveva espressamente chiesto alla Juve di giocare per vincere un mondiale da onorare fino alla fine. Nessuna vacanza in Usa, anzi nove gol segnati in due partite, tanta qualità, bel gioco e ottima intensità. Soddisfatto il tecnico croato: “Sono state belle prestazioni, bei numeri e le partite non sono state facili come può sembrare dal risultato. La squadra ha spinto tanto e fatto tanti gol. Bene”, l’analisi dell’allenatore. Ora un bel banco di prova per tarare la crescita della Juve contro il Manchester City: “Sarà una bella partita da giocare – ancora Tudor – Si gioca alle 12 o alle 15, c’è umidità e sono match diversi dal punto di vista del ritmo. Ora dobbiamo recuperare bene e valutare chi far giocare e chi far riposare. Sarà una bella sfida contro una squadra di livello mondiale”.

Vlahovic, resta ancora il nodo contratto

In casa Juve, però, c’è ancora il file Dusan Vlahovic da sistemare, forse da archiviare. Tutto porta verso la cessione visto il mancato rinnovo, l’ingaggio monstre del prossimo anno e il contratto in scadenza nel 2026. L’attaccante sta aspettando l’occasione giusta dal mercato, ha detto di no all’Arabia, vuole rimanere in Italia oppure andare in Premier e se non si palesasse un incastro giusto potrebbe anche decidere di rimanere fino alla fine del contratto. Un problema non di poco conto per la Juve che dovrebbe riconoscere i 12 milioni netti di ingaggio e vedrebbe uscire un acquisto da oltre 70 milioni a zero euro. Damien Comolli è al lavoro negli Stati Uniti per trovare una soluzione. Sul giocatore c’è il Milan, ma non a 12 l’anno, mentre dalla Premier per ora si è mosso poco. Intanto, Tudor lo ha utilizzato ieri nel secondo match al mondiale, glissando alla domanda se Vlahovic potrà far parte della Juve del futuro: “E’ entrato con la testa giusta, ha difeso e fatto valere il fisico”, la risposta dell’allenatore. Insomma, da Vlahovic passa il mercato attaccanti dei bianconeri che in entrata sondano le piste Osimhen e David, ma praticabili solo a fronte dell’uscita di Dusan. E per ora è tutto bloccato. Leggi anche - Mondiale per club, Yildiz stende il Wydad: Juve agli ottavi

Continua a leggere tutte le notizie di sport su