Juve, Vlahovic è un problema. L’Arsenal c’è, ma Motta frena: “Continuerà ad aiutarci”

Dusan in panchina anche a Napoli con Kolo Muani subito titolare e l’Arsenal alle porte. Motta prova a placare le polemiche. Juve lontana dal Napoli: stanchezza

di MANUEL MINGUZZI
26 gennaio 2025
Dusan Vlahovic

Dusan Vlahovic

Bologna, 26 gennaio 2025 – Meno sedici dal Napoli e prima sconfitta stagionale in campionato. Non solo la pareggite, dunque. Motta dice addio allo Scudetto, semmai ci fosse stata una possibilità di giocarselo, e il due a uno subito in rimonta al Maradona pone la Juve nella difficile condizione di vedere la vetta a meno sedici ed evidenzia il rischio che la Lazio possa allungare nella corsa ai primi quattro posti. E per fortuna che l’Empoli ha fermato sul pari il Bologna, altrimenti ci sarebbe stata una rivale in più. Insomma, questo primo anno di Thiago alla Juve sta diventando molto più difficile rispetto alle previsioni e il tecnico, al debutto in una big con il triplo impegno, ha pagato gli infortuni e il calendario complesso, come a Napoli dove gli uomini di Conte hanno messo le marce alte nel secondo tempo mostrando di avere molte più energie dei bianconeri. E in tutto questo c’è la madre dei problemi, che corrisponde al nome di Dusan Vlahovic. L’attaccante è partito ancora una volta dalla panchina e Motta ha schierato subito Kolo Muani, peraltro andato in gol, con Dusan in campo solo nei minuti finali. Motta, però, chiude la polemica: “Non ci sono problemi”.  

Motta: “Pagato il divario fisico. Vlahovic? Non cercate problemi…”

Il calo Juve. Un po’ come una fiammella che lentamente si è spenta. Un buon primo tempo, sia di possesso palla che di assetto difensivo, poche occasioni concesse e il vantaggio a firma Kolo Muani che sembrava confermare i recenti passi avanti visti contro Atalanta e Milan, invece nel secondo tempo i partenopei sono saliti di colpi, di energia, di tenore fisico ed è lì che la Juve è calata, segnando il passo prima a livello energetico e poi a livello mentale. Certo, la spiegazione sulla partita del Maradona può essere tutta qui, ma i sedici punti di distacco in classifica no. In ogni caso, Motta ha voluto estrapolare le cose positive: “Abbiamo fatto un ottimo primo tempo e la squadra mi è piaciuta – le sue parole dopo il match – Abbiamo giocato con personalità e palla a terra, mentre nella ripresa non siamo riusciti a ripeterci. Avevo chiesto ai ragazzi di fare bene la prima pressione per non dover rincorrere e non siamo stati capaci di mantenere alto il ritmo. Abbiamo pagato il divario fisico dato che loro giocano solo una volta a settimana”. Ma c’è un vero problema in casa Juve, nonostante Motta cerchi di ridimensionarlo: si chiama Dusan Vlahovic. Il centravanti è partito dalla panchina anche a Napoli e Thiago ha subito dato spazio a Kolo Muani, che ha ripagato la fiducia con il gol del momentaneo vantaggio. Vlahovic vive una situazione difficile, tra il rinnovo che è in stallo, il poco feeling tecnico con Motta e i rumors di mercato, con l’Arsenal che sarebbe pronto a investire su di lui. L’allenatore prova a placare le voci: “Non ci sono problemi in squadra, Dusan è un leader positivo e ci ha aiutato molto e continuerà a farlo. Non create problemi dove non ci sono”, la risposta di Motta. Ma la società deve comunque valutare la situazione e con un rinnovo che non si sblocca non si può escludere a priori una cessione, anche a gennaio. Molto dipenderà dall’Arsenal, che ha chiesto informazioni anche se il primo obiettivo rimane Sesko. Se dovesse fallire il tentativo con lo sloveno Giuntoli potrebbe ricevere una chiamata da Londra. L’intreccio non si ferma qui, perché proprio la Juve starebbe facendo un pensierino su Sesko per l’estate, quando appare ormai certa la fine rapporto con Vlahovic, che andrà ceduto per evitare la scadenza contrattuale. Servirebbero circa 65 milioni di euro per Sesko e potrebbero essere finanziati proprio da Vlahovic. Intanto, Motta si gode il primo gol di Kolo Muani, che di fatto sembra aver subito scalzato Vlahovic dalle gerarchie: “L’ho visto molto bene e propositivo, con la società siamo sempre stati d’accordo sul fatto che avrebbe potuto darci una mano e spero continui così”. Insomma, Vlahovic, ora che c’è concorrenza interna, dovrà guadagnarsi il posto in settimana, sempre ammesso che le parti non prendano la decisione di separarsi.  

Caccia al difensore: Gochlidze scala le gerarchie

Ma c’è l’ultima settimana di mercato da portare a termine e per Giuntoli la missione è prelevare un difensore. Da tempo nella lista del direttore bianconero c’è il centrale dell’Empoli Saba Gochlidze, autore anche ieri sera contro il Bologna di una partita solida e concreta contro un cliente difficile come Dan Ndoye. Il difensore georgiano piace molto sia a Giuntoli che a Motta e le parti sono al lavoro, sotto traccia, per renderlo obiettivo concreto. L’Empoli è impegnato nella lotta salvezza e non vorrebbe cedere a metà stagione, ma a fronte di una buona offerta tutto diventa cedibile. Il ragazzo è costantemente monitorato dagli uomini mercato bianconeri e i costi potrebbero aggirarsi in un range tra gli 8 e i 10 milioni di euro. Infine, c’è da valutare la posizione di Fagioli, ormai sceso nelle gerarchie di Motta a centrocampo. La cessione non sembra impossibile e per lui ha chiesto informazioni il Marsiglia, per un prestito fino a fine stagione e rivalutare in estate il da farsi. La Juve è aperta a una cessione e vorrebbe inserire un obbligo di riscatto nella trattativa, ma per ora i francesi non sono d’accordo. Potrebbero esserci sviluppi nei prossimi giorni, soprattutto se il giocatore entrasse nell’ordine di idee di provare ad accumulare minutaggio altrove.

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