Kolo Muani più Vlahovic: ora si può. Juve, la Coppa Italia per l’orgoglio. Motta vede il Bologna dopo l’Empoli
Allo Stadium (21) quarti da non fallire per la Signora: resta l’unico titolo rimasto da vincere in stagione. Thiago tentato dall’idea dei due bomber insieme dall’inizio, ora dovrà fare a meno anche di Douglas Luiz .

Dusan Vlahovic, 25 anni, ha deciso col suo gol la partita di Cagliari domenica
Non cederà probabilmente all’apprensione, il tifoso bianconero, in attesa di Juve-Empoli di stasera, per i quarti di Coppa Italia: il 4-1 dello Stadium di poco più di tre settimane fa dovrebbe mettere al riparo da ansie superflue. Ma proprio in quella gara, la Signora se l’era vista brutta dopo il gol dell’ex De Sciglio e la concreta possibilità di andare 0-2, poi scongiurata e seguita dalla doppietta rivelatrice di Kolo Muani.
E se la memoria si allunga anche alle ultime stagioni, si scopre che i bianconeri hanno vinto solo due degli ultimi cinque confronti con gli azzurri. I toscani, del resto, da sempre sono quello che alla Continassa ora si prova a costruire, anche se con risorse ben diverse: una squadra che punta soprattutto su gioventù e idee.
Ad alimentare le possibili inquietudini per la serata di Coppa, l’ennesimo stop di Douglas Luiz – lesione di basso grado del bicipite femorale della coscia sinistra, Mister 50 milioni tornerà tra un mese – che si aggiunge a quelli endemici in difesa (con Savona sono cinque gli assenti del reparto arretrato). Thiago Motta dovrà quindi quindi fare uno sforzo di fantasia per assemblare un undici solido, stretto simbolicamente tra l’incudine di una risalita in campionato che non può essere arrestata, essendo il pass Champions vitale, e il martello di una competizione – la Coppa Italia – che rappresenta l’unico trofeo che la Juve può portare in bacheca in stagione. All’orizzonte c’è il Bologna, il che rende tutto più elettrizzante. Fare peggio dell’Allegri dell’anno scorso, il cui trionfo all’Olimpico contro l’Atalanta fu l’agognata quiete appena prima della definitiva tempesta, non favorirebbe una conferma.
La suggestione è tanta, ma forse è ora anche una necessità: schierare Kolo Muani e Vlahovic insieme dall’inizio. Per rispettare almeno una volta il principio che i più forti vanno fatti giocare sempre, per verificare che spesso le alternative non sono tali, e per testare anche sull’esterno le doti del francese che ha cambiato volto e umore della Signora.
Kelly sarà confermato al centro della difesa, per l’irrinunciabile Gatti è poco ipotizzabile un turno di riposo, e così per Weah a destra. A centrocampo è favorita la coppia formata da Thuram e Locatelli, con Koop in stand-by in panchina. Sulla trequarti, oltre a Kolo, Yildiz e il tuttocampista McKennie.
La squadra di D’Aversa, dal canto suo, certo non attraversa un momento sereno. Lo 0-5 contro l’Atalanta ha ulteriormente minato le certezze di un team alle prese con tanti infortuni. Rientra Ismajli, ma sono fuori Ebuehi, Haas, Sazonov, Pellegri, Solbakken, Fazzini, Viti e Anjorin. Come alla Juve, si fa di necessità virtù cercando comunque di entrare nella storia, perché mai la il club del presidente Corsi è arrivata in semifinale di Coppa Italia. Un trofeo all’apparenza snobbato dai più, ma che si riempie a ogni mese delle aspettative di chi altrove mastica amaro.
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