Lo stipendio di Vlahovic da spalmare: trattativa complicata ma possibile
Giuntoli a caccia del rinnovo di Vlahovic, ma serve spalmare lo stipendio. Se non prolunga ipotesi cessione estiva. Intanto parla Rabiot: "Un onore essere capitano"

Dusan Vlahovic
Torino, 18 novembre 2023 - Campagna di rinnovi in casa Juve, ma una trattativa rischia di essere più complicata delle altre. Se per Daniele Rugani e Gleison Bremer non dovrebbero esserci problemi, c’è anche Adrien Rabiot con cui partiranno i colloqui, per Dusan Vlahovic si preannunciano una serie di colloqui intensi e intricati per cercare di convincerlo a spalmare il suo ingaggio a salire. Al suo arrivo nel 2022 l’attaccante ex Fiorentina ha firmato un contratto fino al 2026 con un ingaggio a salire, partendo da 7.5 milioni fino a un massimo di 12.5. Vlahovic è il giocatore della Juve più costoso a bilancio, considerando non solo gli emolumenti ma anche l’ammortamento, motivo per il quale il club vuole certo rinnovare ma anche spalmare il suo ingaggio su più stagioni. Dirigenza al lavoro per cercare di prolungare l’accordo con l’attaccante serbo per una o due stagioni, quindi fino al 2027 o 2028, allo scopo di diluire il suo ingaggio su più esercizi. E molto, allora, pacerà dalla volontà di Vlahovic di sposare o meno la causa juventina e di accettare una situazione economica che impone massimo rigore. In queste settimane partiranno i colloqui che serviranno a capire la disponibilità o meno del giocatore a trattare, in caso contrario, come è normale che sia, si valuterà già nell’estate 2024 una possibile cessione per generare una plusvalenza a bilancio. Per ora Vlahovic continuerà a lavorare e a giocare in serenità in una lotta scudetto racchiusa, al momento, su Inter e Juventus e anche per questo si cercano meno distrazioni possibili. Già la scorsa estate Vlahovic è stato al centro dei rumors di mercato in una possibile trattativa per l’arrivo di Lukaku alla Juve, ma il Chelsea si è negato per quanto riguarda il conguaglio economico che avevano chiesto i bianconeri e alla fine non se n’è fatto nulla. Nel 2024 le esigenze della Juve, su una cessione, potrebbero essere più impellenti, soprattutto a fronte di un mancato rinnovo di contratto.
Rabiot: “Un onore essere il capitano della Juve”
Tra i giocatori con cui la Juve cerca un rinnovo di contratto c’è anche Adrien Rabiot. Il francese ha rinnovato un anno fa per una stagione, innanzitutto per non generare una uscita a parametro zero che sarebbe stata sanguinosa per il bilancio Juve, poi per capire anche i tempi di un eventuale ritorno ai vertici dei bianconeri dopo le vicissitudini della stagione scorsa. Con la Juve seconda a pochi punti di distanza dall’Inter Rabiot potrebbe essersi convinto della bontà del progetto con Cristiano Giuntoli alla direzione tecnica e la sua volontà, oggi, sarebbe quella di aprire la porta ad un rinnovo. Ne parlerà con il club la sua madre-agente, a patto che non arrivino sul tavolo di Giuntoli richieste esose in termini di ingaggio. Difficilmente il club alzerà proposte sopra i 7 milioni di euro. Intanto il centrocampista francese ha parlato in patria a Canal +: “Io capitano della Juve? A pensarci fino a poco tempo fa avrei detto ‘è una follia’, ma oggi è per me un grande onore”. Per Allegri è inamovibile. Rabiot è sempre stato un giocatore molto apprezzato dal tecnico per le sue doti atletiche e offensive a cui, negli ultimi anni, ha abbinato anche sensibili miglioramenti nella tenuta difensiva. Per questo Rabiot col tempo si è guadagnato sempre di più la fiducia e la stima dell’ambiente: “Sono felice di essere capitano, per uno straniero è sempre difficile in Serie A e se penso a tutti i campioni che hanno indossato la fascia…”. E a livello di titoli Rabiot culla due sogni importanti, eccoli: “Scudetto ed Europeo rappresentano per me due belle sfide e due belle opportunità. E’ sempre stimolante essere in lotta per i trofei”. Da qui a dicembre per la Juve ci sono sei partite non semplici e tra queste ben tre scontri diretti. Si parte il 26 novembre allo Stadium con l’Inter, poi la trasferta di Monza, a seguire altro scontro diretto in casa con il Napoli l’8 dicembre, per poi concludere con il trittico Genoa, Frosinone e Roma. Lo scopo è ovviamente rimanere in scia all’Inter di Inzaghi che contestualmente avrà anche gli impegni di Champions League ma con il vantaggio di essersi guadagnata con due turni di anticipo l’accesso agli ottavi di finale.
Per l’Inter Locatelli ancora in dubbio
Qualche giorno di riposo per la Juventus nel fine settimana per poi riprendere i lavori in vista del big match con l’Inter capolista. Per Max Allegri grossi problemi a centrocampo, come noto da tempo. Oltre alle assenze di Nicolò Fagioli, fermato dalla vicenda scommesse, e di Paul Pogba, caso doping, c’è la frattura costale di Manuel Locatelli rimediata contro il Cagliari e la lombalgia di Fabio Miretti. Quest’ultimo è già rientrato a Torino dal ritiro della nazionale Under 21 e non è a rischio per il match con i nerazzurri, mentre Locatelli non ha smaltito il dolore e la sua presenza è in forte dubbio. Fino a che il dolore non calerà diventa difficile per lui allenarsi in campo e lo staff medico userà tutte le precauzioni del caso per evitare ricadute e uno stop più lungo del previsto. E’ corsa contro il tempo e si valuteranno tutte le possibilità, anche con un tutore per preservare la zona costale, ma è inevitabile per Allegri tenere in allarme e pronto Hans Nicolussi Caviglia. Il giovane centrocampista ha giocato pochissimo in questo avvio di stagione dopo l’esperienza in B al Sudtirol e il girone di ritorno dell’anno scorso giocato a Salerno, ma esattamente come Huijsen anche lui saprà farsi trovare pronto. In difesa, invece, Alex Sandro è pronto a tornare mentre Danilo rischia di non farcela. I titolari saranno ancora Gatti, Bremer e Rugani. Leggi anche - L'Italia batte la Macedonia: Chiesa azzurro vivo per Spalletti
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