Da Lukaku a Kessie, Allegri vuole solo una Juve di esperienza

Ritorno al futuro per la Juve. Perché, Timothy Weah a parte, la nuova linea non sembra affatto diversa da quella dell’ultimo ciclo vincente, incentrata sulla ‘collezione’ di giocatori già affermati e da fare rendere al meglio in un ensemble esclusivo. L’arrivo di Giuntoli, per il momento, non ha portato in dote talenti da far esplodere. Sembra prevalere, invece, il metodo Allegri: quello di portarsi in casa atleti già abituati a vincere. Quello attuato anche nell’ultima, fallimentare stagione (arrivarono Di Maria, Pogba e Paredes), che solo per motivi contingenti ha obbligato Max a un cambio di rotta: solo a causa degli infortuni delle star, hanno potuto trovare spazio Fagioli, Miretti, Soulé, Iling Junior, Barrenechea.  Il tecnico bianconero in scadenza nel 2025 sa di non potersi giocare altre chances di rivalsa dopo due stagioni senza trofei e per questo motivo ha individuato in Lukaku e Kessie due profili funzionali al suo progetto. Lo stesso Allegri aveva spinto per il rinnovo di Rabiot, uno dei suoi irrinunciabili. L’attaccante belga del Chelsea, dopo il clamoroso dietrofront con l’Inter poco prima che il ritorno in nerazzurro sembrasse a un passo, è in cima ai desideri di Max: la sua capacità di far salire rapidamente la squadra in contropiede si combina con la visione tattica di Allegri, che invece non ha fatto rendere Vlahovic secondo le enormi aspettative legate al serbo. Da potenziale bandiera bianconera, Dusan è diventata la star da vendere prima possibile anche per fare respirare i bilanci alla Continassa. Si proverà a chiudere entro fine mese con il Psg, per poi dare immediatamente l’assalto a Lukaku. Solo in caso non si riuscisse a chiudere col Paris, al quale si chiedono almeno 80 milioni, la Juve punterebbe a Jonathan David, canadese 23enne del Lille che però non è propriamente una prima punta.  Quanto a Kessie, si punta a ottenere dal Barcellona un prestito con obbligo di riscatto. Soluzione che inizialmente non convinceva gli azulgrana, ma su cui ora si inizia a ragionare anche in Catalogna. Un giocatore solido, impiegabile quasi ovunque a centrocampo, e pure col fiuto del gol. Per altri campioni del futuro, cercando magari di pescare il nuovo Kvara, Giuntoli può, o forse deve, aspettare ancora.