Mancini-Juve, cosa sappiamo sull’ultima pista per la panchina bianconera
Se la Juventus dovesse cadere a Firenze la panchina di Motta potrebbe saltare, l'ex Ct della nazionale fra i papabili

Roberto Mancini
Torino, 13 marzo 2025 – In casa Juventus si comincia a guardare in maniera decisa al futuro, partendo dalla casella dell’allenatore, ruolo che potrebbe non essere più ricoperto da Thiago Motta. La prematura eliminazione dei bianconeri dalla Champions League per mano del PSV Eindhoven, quella dalla Coppa Italia contro l’Empoli e il sonoro poker incassato in campionato con l’Atalanta (i bianconeri non perdevano 4-0 in casa addirittura dal 1967), hanno infatti fatto deflagrare il malcontento in seno al tifo, che comincia a prendere sempre più le distanze da mister Thiago Motta.
La posizione del tecnico brasiliano, che a inizio stagione si era presentato alla Continassa portando in dote come lettera di presentazione la straordinaria stagione con il Bologna, portato fino alla storica qualificazione in Champions League, pare infatti non più così salda. Dopo un inizio d’annata più che promettente, infatti, le cose sembrano essere precipitate, perché il gioco proposto non convince la piazza e i risultati non stanno andando di pari passo – come sottolineato – con le scelte dell’italo-brasiliano. Difficile poter pensare, per quello che ci racconta la storia del club bianconero, addirittura a un esonero a stagione in corso anche in caso di nuovo passo falso nella sfida contro la Fiorentina, così come è altrettanto improbabile che Motta, nonostante un contratto fino al 2027 firmato in estate, possa essere confermato pure in caso di conquista di un posto in Champions League, obiettivo ora considerato prioritario dal club. Nel frattempo, però, si allunga sempre più la lista di possibili successori dell’italo-brasiliano, alla quale si sarebbe aggiunto anche l’ex CT dell’Italia Roberto Mancini. Mancini, che ha terminato anzitempo il suo incarico alla guida della nazionale dell’Arabia Saudita, stando ad alcune fonti, sarebbe una figura gradita a Cristiano Giuntoli e alla dirigenza bianconera e ci sarebbero già stati i primi contatti con l’entourage del tecnico jesino per imbastire una possibile trattativa. Difficile, però, dire se questa pista prenderà davvero corpo o resterà una semplice suggestione. Sullo sfondo, nella rosa dei possibili candidati alla panchina bianconera, restano in piedi anche le candidature di Conte, Gasperini e Pioli, mentre De Zerbi non sembra essere un nome caldo. Riuscire a riportare Conte in bianconero, appare una suggestione piuttosto complicata, perché il tecnico salentino sta facendo molto bene al Napoli, con il quale è legato da un contratto fino al 30 giugno 2027. Più percorribile la pista Gasperini, il quale ha già fatto capire di non avere intenzione di rinnovare il contratto con l’Atalanta in scadenza giugno 2026, il quale potrebbe però terminare addirittura con una stagione d’anticipo. Gasperini vanta un passato da giocatore nelle file dei bianconeri e potrebbe volersi mettere nuovamente in gioco su una grande piazza dopo uno sfavillante decennio all’Atalanta. Un passato da giocatore bianconero lo ha però anche Stefano Pioli, attuale tecnico dell’Al Nassr di Cristiano Ronaldo, che a fine stagione potrebbe pensare di tornare in Italia per rimettersi in gioco dopo la fine del rapporto con il Milan e la parentesi araba. Quella legata al futuro della panchina legata bianconera resta insomma una matassa ancora piuttosto intricata, alla quale si è aggiunto il filo che porta a Roberto Mancini. Saranno i prossimi mesi ad emettere i verdetti definitivi, anche se – pur, come detto, improbabile – non è da escludere la possibilità di un cambio in corsa con l’arrivo di un traghettatore fino a fine stagione.
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