Juve, risale David: i costi sono alti. Si cerca una soluzione per Kolo Muani
L’attaccante in scadenza di contratto con il Lille chiede tanto di ingaggio e gli agenti sparano alto sulle commissioni, ma diventa il numero uno con Gyokeres verso l’Arsenal. Kolo Muani-Juve: la doppietta complica le cose

Jonathan David
Torino, 20 giugno 2025 – La Juve cerca una punta, ma non è facile. Si vuole ripartire da un nuovo centravanti titolare, Dusan Vlahovic resta in uscita ed è un problema, e per ora i costi non si abbassano. Anzi. Se Victor Osimhen, per il Napoli, almeno verso il mercato italiano, costa circa 100 milioni, su Viktor Gyokeres sembra spuntarla l’Arsenal, anche se lo Sporting Lisbona tiene duro sulla cifra di cessione. Così, la lista di mercato dei dirigenti juventini, in attesa di direttore tecnico e direttore sportivo, vira su Jonathan David, attaccante canadese che si svincolerà dal Lille. Il problema, nonostante il parametro zero, sono i costi di ingaggio e commissioni. Poi c’è Kolo Muani, colui che dovrebbe completare il reparto, ma anche in questo caso c’è da trattare una condizione maggiormente favorevole con il Psg. E la doppietta al mondiale per club non dà una mano ai bianconeri.
David: ecco i costi
Con Victor Osimhen costosissimo, almeno per il mercato italiano, Viktor Gyokeres al centro di un intrigo di mercato tra Sporting Lisbona e Arsenal (gunners comunque in vantaggio), la Juve sembra tuffarsi su Jonathan David, attaccante in scadenza di contratto al 30 giugno con il Lille. Da svincolato, quindi a parametro zero, il canadese si accaserà altrove, con l’idea di provare ad alzare ulteriormente il suo livello e la sua ambizione. Classe 2000, quindi nel pieno della maturità, David ha chiuso la scorsa stagione con 25 gol in 49 partite su tutte le competizioni, di questi ben 16 in campionato e 7 in Champions League. Insomma, ha dimostrato di saper segnare anche in ambito internazionale e non è un aspetto secondario per la Juve che farà la Champions League il prossimo anno. Il parametro zero, inoltre, intriga, ma porta con sé una seconda problematica. Non ci sarà da pagare il costo del cartellino, e con quel numero di gol sarebbe stato uno scoglio arduo, ma tra ingaggio e commissioni l’affare non sarà economico. David chiede circa 7 milioni netti all’anno, che al lordo fanno il doppio, poi va messa dentro la durata contrattuale (almeno triennale) e solo di emolumenti in tre anni se ne andrebbero una quarantina di milioni. Finita? No, perché ci sono le commissioni e si parla di circa 12 milioni di euro. Il tutto, sui tre anni, verrebbe a costare più di cinquanta milioni di euro. Fattibili, su tre esercizi, ma non di certo economici. La Juve valuta, contando sul fatto che dovrebbe riuscire a liberare spazio salariale privandosi dei 12 milioni netti di ingaggio di Dusan Vlahovic per il 2026. Ogni strategia, però, dovrà essere intrapresa una volta chiarita la questione Dusan. Non c’è traccia di rinnovo con ingaggio spalmato, la Juve deve assolutamente cederlo, ma non c’è traccia nemmeno di offerte importanti dai campionati più apprezzati dal giocatore (cioè non l’Arabia). E’ un caso spinoso, che rischia di protrarsi oltremodo e per questo Damien Comolli parlerà col diretto interessato direttamente negli Stati Uniti.
Kolo Muani: si continua a trattare
Anche il secondo fronte, però, non è facile. Il Psg ha concesso alla Juve l’utilizzo di Randal Kolo Muani per il mondiale per club, ma la trattativa per confermarlo nella prossima stagione non ha ancora imboccato una strada in discesa. Partiamo dal pregresso, ovvero il costo di acquisto di Kolo Muani dall’Eintracht Francoforte al Psg. Si parla di oltre 90 milioni di euro. Il giocatore, in Francia, ha faticato a imporsi e con Luis Enrique non rientra nei piani tattici, così i parigini devono valutare la cessione ma non sotto prezzo. Oggi per la Juve è impossibile spendere cifre folli per il riscatto e spera in un rinnovo del prestito con acquisto definitivo al 2026. Dall’altra parte, i parigini devono tenere un occhio al concetto di minusvalenza e non possono accettare condizioni troppo sfavorevoli. Attenzione, però, ai bilanci di esercizio. Il rinnovo del prestito per un anno, quindi anche una quota di ammortamento a bilancio per Kolo Muani, potrebbe ridurre il rischio di minusvalenza per il 2026 e questo potrebbe indurre il Psg a valutare un nuovo accordo con la Juve. Di sicuro, la doppietta del francese al mondiale per club non aiuta a scontare il prezzo…
Blanchard: “Comolli ha grande esperienza”
Jocelyn Blanchard ha giocato nella Juve di fine anni ’90 ed è esperto di calcio francese, chi meglio di lui può tracciare un profilo sul nuovo direttore generale Damien Comolli. Queste le sue parole a Tuttojuve: “E’ una persona con grande esperienza in grandi club e con vari ruoli, è partito osservatore, poi diesse, direttore generale e anche presidente. Può fare bene – la sua risposta – Ossessione per la vittoria? Sono chiacchiere, tutti vogliono vincere. La vittoria appartiene a giocatori e staff tecnico, la costruzione e lo sviluppo di un club appartengono alla dirigenza. Nella Juve c’è ancora questa cultura, ma serve una dirigenza stabile e che possa lavorare nel tempo”, ancora Blanchard. Non è andata, invece, con Cristiano Giuntoli, sostituito dopo un biennio: “E’ la mentalità del calcio mondiale, cioè cambiare spesso dirigenti e per motivi non comprensibili. Manca stabilità nei club, anche in quelli di vertice come la Juve. Credo che Giuntoli abbia fatto un buon lavoro nella ricostruzione finanziaria della società”. Soddisfazione, invece, per la conferma di Igor Tudor, ex compagno di Blanchard alla Juve: “E’ importante avere qualcuno che conosca il club e la sua storia. E’ bello che un ex giocatore possa essere allenatore della Juve. Penso che soprattutto in ambito nazionale la Juve possa tornare a vincere come in passato”. Leggi anche - Tennis, sconfitta a sorpresa di Sinner ad Halle: vince Bublik
Continua a leggere tutte le notizie di sport su