Juventus, con il Milan è come una recita di fine anno. Poi sarà mercato e resa dei conti
Niente partitissima che storia e società potrebbero richiedere. Da sciogliere tanti nodi: dalle partenza illustri, al futuro di Allegri e l’arrivo di Giuntoli
Torino, 27 maggio 2023 - Per la Juventus sarebbe potuta essere la Grande Occasione: battere il Milan per scavalcarlo al quarto posto in classifica, annullare completamente il -10 e chiudere comunque una stagione in modo importante, nonostante difficoltà, penalizzazioni ed errori. Invece la clamorosa e ingiustificabile sconfitta di Empoli ha praticamente azzerato le chance di rimonta e così Juventus-Milan di domani, lungi dall'essere la partitissima che la storia e le società potrebbero richiedere, sarà una recita di fine anno praticamente senza motivazioni e con mezza Juventus che ha le valigie già pronte.
Delle due l'una. O la società non vuol buttare 30-40 milioni al vento ed è ostaggio del contratto di Allegri. Oppure non si vuol vedere ciò che è ovvio: e cioè che una delle migliori rose del campionato, sicuramente la più pagata, e comunque quella più forte come trofei, carriere a talento, non ha mai reso secondo le sue possibilità. Con qualche alibi, ma con crolli verticali ingiustificabili, dal Maccabi al doppio ko con il Monza, dal 5-1 di Napoli a Empoli.
Già certi di partire Di Maria, Rabiot e Rugani, lascerà la Juventus uno tra Vlahovic e Chiesa, molto improbabile anche il rinnovo di Milik. Per molti altri giocatori il futuro è legato al possibile arrivo di Giuntoli, sul quale ieri si è espresso anche Allegri: "Con la società siamo in linea su tutto. È la società che deve fare le scelte, dal direttore sportivo al magazziniere e sono cose su cui non ho mai messo bocca nè veti. Sono l'allenatore, sono sempre stato abbastanza aziendalista. Con le persone che vengono messe a disposizione dalla società ci collaboro, ci lavoro, i risultati vanno portati per la Juve”.
Di certo però l'incarico di responsabile tecnico a 360 gradi paventato ad Allegri dalla nuova società appena dopo l'insediamento si scontrerebbe con l'innesto di un direttore sportivo “di campo”, mentre sarebbe compatibile con un ds indicato dalla società come garante della gestione e dei conti. Veto o no, Allegri e Giuntoli si escludono a vicenda e non è chiaro quale dei due prevarrà.
Per la partita col Milan intanto Allegri recupera Bonucci, Danilo e Cuadrado e spera di avere Vlahovic. Difesa con Cuadrado, Gatti, Bremer e Danilo davanti a Szczesny; a centrocampo Locatelli, Miretti, Rabiot e Kostic con Milik o Vlahovic e Kean in attacco.
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