Mondiale per club, Juve al via contro l’Al Ain. Tudor: “C’è grande entusiasmo”

La Juve alle 3 di notte contro l’Al Ain per il debutto al mondiale per club, Tudor chiama entusiasmo e mentalità: si gioca per vincere. Capitolo mercato: Gyokeres c’è. Area tecnica: idee Goretti e Ghisolfi

di MANUEL MINGUZZI
18 giugno 2025
Igor Tudor

Igor Tudor

Washington, 18 giugno 2025 – L’Italia cerca la sua prima vittoria al mondiale per club, ci proverà la Juve nella notte tra mercoledì e giovedì contro l’Al Ain. Uno a uno per l’Inter al cospetto del Monterrey, e sfida già decisiva contro il River alla seconda giornata, così ci proverà la Juve a dare una gioia al calcio italico nella nuova competizione Fifa. La Juve, si sa, non gioca per partecipare e il concetto è stato oltremodo ripetuto per l’ennesima volta dall’ambiente bianconero. In particolare, il tecnico Igor Tudor, che conosce bene il dna juventino, conosce bene l’importanza del risultato quando si allena la squadra più titolata d’Italia. Al mondiale non si va in vacanza: “Finalmente si parte”, parola di Tudor.  

Tudor: “Grande entusiasmo”

Appuntamento alle 3 di notte tra mercoledì e giovedì all’Audi Field di Washington dove la Juve affronta la squadra degli Emirati Arabi dell’Al Ain, per quella che è la prima giornata del Girone G del mondiale per club. Squadra da non sottovalutare quella emiratina che schiererà in porta una vecchia conoscenza del calcio italiano come Rui Patricio, mentre negli altri reparti attenzione a Infantino e Kaku a centrocampo e alla punta Kodjo Laba, supportata dal pericoloso Rahimi. La Juve vuole affrontare la competizione con ambizione ed entusiasmo e il tecnico Igor Tudor, alla vigilia della sfida, è stato chiaro: “Finalmente partiamo e c’è grande entusiasmo – le sue parole in conferenza – Abbiamo preparato il torneo con attenzione e daremo tutto in campo. Non siamo venuti per partecipare, ma per provare a vincere. Sappiamo che la strada è lunga ma la mentalità deve essere chiara. Penseremo una partita alla volta senza guardare troppo in avanti”. E da bravo allenatore, ovviamente, non vuole sottovalutare l’avversario: “Ci sono squadre forti qui e anche se alcune di queste non sono note al grande pubblico vanno rispettate”, il messaggio di Tudor. La rosa della Juve, inoltre, è stata rimpolpata da qualche ritorno, come Daniele Rugani, e in generale la condizione è buona: “La squadra si è allenata bene, ma dobbiamo ancora fare delle valutazioni. Rugani è una risorsa importante e si allena sempre con serietà”. Da verificare la condizione di qualche reduce da un faticoso finale di stagione. Tudor ammette: “Qualche giocatore non è al 100%, Locatelli si sta riprendendo ma ha ancora qualche fastidio. Koopmeiners e Gatti? Si sono allenati bene e li avremo con noi, forse non dal primo minuto”, il punto della situazione di Tudor. La buona notizia, in vista della prossima stagione, è il ritorno in campo di Gleison Bremer dopo il grave infortunio al ginocchio. Il difensore ha ripreso ad allenarsi, ma probabilmente sarà difficile rivederlo in campo al mondiale: “Sta migliorando, si è allenato bene ieri ma è difficile vederlo in campo. Non vogliamo forzare i tempi”, la risposta dell’allenatore. Forte anche del rinnovo fino al 2027, Tudor ha poi mostrato ancora il suo dna Juve: “Per me è casa, sono felice del rinnovo ma i miei pensieri sono andati subito alla partita. E’ il mio mestiere a chiederlo. Ai ragazzi chiedo di non accontentarsi mai né in partita né in allenamento”.

Gyokeres: Juve in pressing

Era stato raccontato ieri: c’è uno spiraglio per Viktor Gyokeres. L’attaccante svedese uscirà dallo Sporting Lisbona, rapporti tesi con il presidente, e per ora l’Arsenal non ha chiuso la trattativa perché i portoghesi chiedono più di 70 milioni. La situazione non è semplice e coinvolge il numero uno del club, Varandas, oltre alla concorrenza europea. Gyokeres andrà via, questo è certo, ma sulle condizioni sarà battaglia. Il suo agente preme per una uscita di scena attorno a una cifra di 70 milioni (60 più bonus), che sarebbe frutto di un accordo ottenuto a suo tempo col presidente. Ma lo Sporting non ci sta, forte di una clausola da 100 milioni di euro, secondo le indiscrezioni. Frederico Varandas non vuole fare sconti eccessivi, probabilmente non chiederà la clausola ma preme per una cifra superiore ai 70 milioni. Aria di rottura. La Juve c’è, segue la pista, tiene vivi i contatti e sarebbe pronta a una offerta da 70 milioni complessivi, divisi tra parte fissa e bonus, ma con pagamento dilazionato. Chiaramente, tutto dipenderà dall’uscita di Dusan Vlahovic, con cui Comolli avrà un colloquio, e sul taccuino della dirigenza ci sono altri nomi, come Victor Osimhen, che è ancora più costoso, e Jonathan David. Più defilato c’è Santi Castro, che il Bologna non vuole cedere ora.

Organigramma: attenzione a Goretti

In casa Juve, però, c’è anche da completare l’organigramma dell’area tecnica. Scendono le quotazioni di Massara come diesse (torna alla Roma?), e pure Bezhani, nome forte qualche settimana fa, sarebbe stato tolto dal mercato dal Tolosa, che lo vuole confermare in sella. Comolli sfoglia la margherita con l’intenzione di inserire un direttore tecnico e un direttore sportivo. Per il primo ruolo c’è il nome di Roberto Goretti. Legato da un contratto con la Fiorentina fino al 2027, il dirigente è stato direttore tecnico e sportivo del Perugia, sua città natale, per otto stagioni, poi esperienze con la Reggiana e il Cosenza fino all’approdo nel 2024 alla Fiorentina. Come direttore sportivo, invece, balza in pole il nome di Florent Ghisolfi, in uscita dalla Roma. Potrebbe essere lui a completare l’organigramma tecnico della nuova Juve. Il tempo stringe, perché da un lato si gioca, ma luglio, data di apertura del mercato, è dietro l’angolo e la Juve deve farsi trovare pronta per migliorare la rosa a disposizione di Igor Tudor. L’obiettivo? Riportare un trofeo in bacheca. Leggi anche - Mondiale per club, Juve-Al Ain: probabili e orari tv

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