Juve, mucchio selvaggio Champions: decisiva la prossima giornata
Bianconeri quarti a pari punti con Roma e Lazio, ma pure il Bologna è vicino a meno uno: tutto passa dalla giornata trentasei con tre partite da paura. La Juve affronta la Lazio, ma ci sono anche Milan-Bologna e Atalanta-Roma

Vincenzo Italiano e Igor Tudor
Torino, 5 maggio 2025 – Il 5 maggio rievoca sempre dolci ricordi in casa Juventus, ma la realtà impone di fissarsi poco su ciò che fu e concentrarsi parecchio su ciò che sarà. La lotta Champions League è più serrata che mai, forse la più ingarbugliata di sempre da quando la Serie A manda quattro squadre nella massima competizione continentale. Anche nel 2002 ci fu grande ressa, per chi se lo ricorda, ma oggi è peggio. La classifica oggi parla chiaro. La Juve è quarta, ma a pari merito con Roma e Lazio a quota 63, e il Bologna non è tagliato fuori e il pareggio di ieri lo tiene in corsa a quota 62, con la Fiorentina un po’ più staccata a 59 e una semifinale di ritorno di Conference League con il Betis da far tremare i polsi. Tutto in discussione, tutto in gioco e la prossima giornata sarà decisiva.
Trentaseiesima da scontri diretti
La Juve ha un altro scoglio duro da superare, sempre in trasferta. La sfida con la Lazio, in programma sabato alle 18, è un altro scontro diretto campale. A differenza di Bologna, il pareggio potrebbe non bastare ai bianconeri per tenersi il quarto posto. Infatti, servirà dare un occhio agli altri campi. In particolare, venerdì 9 c’è Milan-Bologna, antipasto della finale di Coppa Italia in programma il 14 maggio, e lunedì 12 c’è Atalanta-Roma a chiudere il turno. Le due romane, dunque, hanno la possibilità di superare i bianconeri, così come il Bologna se uscisse con tre punti da San Siro. Da quarti a settimi è un attimo, è capitato proprio ai rossoblù in questo turno nonostante abbiano mantenuto l’imbattibilità al Dall’Ara nel 2025. Per Tudor c’è almeno la possibilità di provare a recuperare Vlahovic e Gatti e allo stato attuale delle cose, vista la bagarre, non sarebbe poco. Superata Roma, dopo il calendario appare un po’ più in discesa con il match interno contro l’Udinese e l’ultimo a Venezia, anche se i lagunari potrebbero ancora essere in lotta per la salvezza. Proprio il Venezia è anche arbitro settimana prossima ospitando la Fiorentina di Palladino, reduce dalla semifinale di ritorno col Betis programmata per giovedì. Tornanti decisivi, dunque, che per la Juve valgono non solo il prestigio di rimanere in Champions League, ma anche 60 milioni di ricavi per il bilancio e gli investimenti sul mercato. Senza dimenticare la possibile permanenza di Igor Tudor, ancorata al ritorno nella massima competizione continentale, rinnovo automatico, ma anche alle prestazioni e alla mentalità nonostante la Juve si sia riservata il diritto di uscire dal contratto. Antonio Conte è sempre lì sull’uscio, perché lo Scudetto è vicino e le recenti dichiarazioni non lasciano tranquilli i tifosi partenopei. In casa juventina, comunque, dal punto di vista dell’atteggiamento, soprattutto nell’emergenza, si è visto un netto passo avanti rispetto alla versione di Thiago Motta, ma ancora non è sufficiente per garantirsi un posto tra le prime quattro. I novanta minuti di Roma, di fatto, sono i più importanti della stagione e Igor Tudor è anche l’ex della partita. Corsi e ricorsi storici. Leggi anche - Bologna-Juve 1-1, Freuler risponde a Thuram
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