Tutti sotto esame: il quarto posto è fondamentale, ma potrebbe non bastare per Motta. Juve, dal calendario una mano per l’obiettivo minimo

L’unico mezzo sorriso in casa Juve dopo i disastri di Coppe (il mezzo è approssimato ampiamente per eccesso) lo portano...

di Redazione Sport
1 marzo 2025
L'ingresso esterno dell'Allianz Stadium (o Juventus Stadium)

L'ingresso esterno dell'Allianz Stadium (o Juventus Stadium)

L’unico mezzo sorriso in casa Juve dopo i disastri di Coppe (il mezzo è approssimato ampiamente per eccesso) lo portano i conti: i 16,9 milioni di utile dell’ultimo semestre indicano una decisa inversione di rotta almeno su questo fronte.

Per il resto, solo smorfie a stento dissimulate. Perché poi, sempre si va a cascare sul bilancio: non centrare il quarto posto in campionato comporterebbe almeno 60 milioni di mancati introiti Champions: come un terribile ritorno al via. Tutti sono sotto esame in bianconero. Thiago Motta (nella foto), certo, il profeta che non si è fatto troppo capire. Lo stesso Giuntoli, che ne ha avallato la rivoluzione con tanto di quasi duecento milioni spesi sul mercato dall’estate. Ma soprattutto, i giocatori: difficile individuare ora, in tutta la rosa, un campione, qualcuno in grado di fare la differenza. Eppure, solo l’Inter supera la Signora per monte ingaggi. Girano voci dei possibili sostituti di Motta per la prossima stagione: Gasp e Conte in testa. Quasi fisiologico, dopo la figuraccia. E anche se il club blinda l’allenatore, non è mai un buon segno.

Il calendario però può dare una mano ai bianconeri. Lunedì c’è il Verona – Vlahovic sarà in panchina – per prepararsi alla sfida in casa con l’Atalanta. Nelle restanti partite, spiccano quelle di Roma contro Ranieri e Baroni, e quella di Bologna. Più agevoli paiono tutte le altre, con Fiorentina, Genoa, Lecce, Parma, Monza, Venezia e Udinese. Come dire: Motta non ha più alibi.

Paolo Grilli

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