Kevin Cannavò: "Contro l'Arezzo sarà una grande partita per i playoff"

Kevin Cannavò parla della sfida contro l'Arezzo nei playoff, sottolineando l'importanza di vincere per avanzare.

di LORENZO MAZZANTI
6 maggio 2025
Cannavò al termine di una sfida estenuante anche sul piano fisico

Cannavò al termine di una sfida estenuante anche sul piano fisico

"Se vogliamo arrivare infondo ai playoff bisogna vincere contro tutti. Intanto testa all’ Arezzo e poi si guarderà avanti. Loro hanno chiuso il campionato in maniera costante, accumulando tante vittorie. Se vogliamo fare le cose in grande dovremo superare ogni tipo di ostacolo. Contro l’Arezzo sarà una grande partita". Kevin Cannavò presenta così la gara di domani, valevole un posto nella fase nazionale dei playoff.

Cannavò, sensazioni? "La partita è stata complicata, siamo stati sorpresi dall’atteggiamento iniziale del Pontedera. Pensavamo fossero più aggressivi invece si sono ben chiusi dietro la linea della palla. Dopo il loro gol la partita è diventata per noi veramente pesante poiché pur attaccando costantemente non riuscivamo a trovare spazi in area. La fortuna ha voluto che sul finale quel pallone entrasse così che tutto il popolo vissino potesse festeggiare. Avendo un po’ di crampi il mister mi aveva chiesto di fare numero all’ interno dell’ area di rigore avversaria".

Tra playout e playoff il minuto novantaquattro è sinonimo di gioia... "Speriamo di non proseguire la tradizione iniziata nel playout della scorsa stagione e ripetutasi contro il Pontedera perché sennò la situazione inizia a diventare pesante per tutti. (ride ndr)".

Il Pontedera ti raddoppiava sempre... "Sì, spesso ero raddoppiato ma in questo modo si liberavano altri spazi. Pur non potendo eseguire le mie solite giocate altri miei compagni, coma ad esempio Bove, Zoia e Pucciarelli hanno potuto beneficiare di questa situazione".

Il fatto di avere a disposizione due risultati su tre ha inciso nel timido approccio iniziale? "Assolutamente no. In settimana ci siamo allenati per vincere questa partita altrimenti avremmo corso il rischio di chiuderci troppo in difesa".

Il pubblico? "La coreografia, così come mi aspettavo, è stata bellissima. Spero di giocare almeno un’ altra partita in casa".

Quanto può incidere su di voi l’entusiasmo che si sta vivendo a Pesaro? "Per me Pesaro vuole dire casa. È ormai tanti anni che sono qua. Sono arrivato ai tempi del covid quando non c’era nessuno in tribuna. Vedere ora la curva Prato esaurita è un grande orgoglio. Essa ti dà un qualcosa in più che è impossibile da spiegare a parole".

Quale emozione hai provato subito dopo il primo storico gol della Vis ai playoff? "Ero contento perché questa tipologia di tiro, stop e girata, la provo sempre in allenamento. Anche se fisicamente stavo a pezzi sapevo che avrei potuto riproporre questa soluzione. Felice per club, squadra e tifosi".

ha risposto presente" Lorenzo Mazzanti

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