La lezione di Bonucci. "Troppi soldi ai giovani. Ma i genitori non aiutano»
"I valori li deve insegnare la famiglia, se pensi solo al denaro non rendi. Europei noiosi, dobbiamo riconquistare i tifosi. Conte a Napoli? È perfetto".

"Troppi soldi ai giovani. Ma i genitori non aiutano"
GIFFONI (Salerno)
Leonardo Bonucci: grinta vera, colpi di testa letali, re dei gironi infernali dell’area di rigore; ma anche uno capace di uscirne a testa alta, a sciabolare lanci di quaranta metri, con la lucidità e il piede di un Franz Beckenbauer. Una vita in bianconero, con 12 stagioni e otto scudetti vinti. Il grande trionfo degli Europei del 2021, che visti da qui, oggi, sembrano un sogno, un miraggio, un ricordo lontano: l’abbraccio fra Mancini e Vialli, e l’Italia sul tetto d’Europa, anche grazie a lui.
Sembra passato un secolo, invece sono solo tre anni. Un altro Europeo è andato in scena. Una bruciante delusione per noi, e un lago di partite anonime, a basso coefficiente di gioco e di emozioni, per quasi tutti. Mentre per lui, che da pochissimo ha appeso gli scarpini al chiodo – il 26 maggio l’ultima partita, con il Fenerbahce – c’è già un’altra sfida, un’altra partita, un altro sogno.
Incontriamo Leonardo Bonucci ospite di Giffoni Experience, il festival di cinema per ragazzi, dove ha incontrato centinaia di giovani provenienti da tutte le parti del mondo. E gli abbiamo fatto qualche domanda.
Bonucci, fra poche ore inizierà la sua nuova vita: prenderà parte al corso allenatori di Coverciano. Con quali sentimenti, con quali emozioni affronta questa avventura? E c’è già un modulo tattico che sente più suo?
"E’ vero, oggi praticamente inizia la mia nuova carriera. Sono molto entusiasta, e molto curioso. Il mio modo di vedere il calcio è molto semplice: una volta che hai messo i giocatori in campo in modo da rendere al meglio, ci vuole il resto".
Che cosa?
"Quando superi quella linea bianca di gesso che delimita il campo, devi tirare fuori qualcosa che non hai mai fatto vedere prima. Devi metterci la voglia, l’impegno, il trasporto. Il tifoso deve essere felice, quando torna dallo stadio".
Avrà visto gli ultimi Europei. Al di là delle vicende della Nazionale italiana, in generale si sono viste partite bloccate, noiose. C’è qualcosa da cambiare? I ragazzi si stanno già stancando di guardare il calcio… "E’ vero, abbiamo visto partite noiose. Un po’ perché si sta giocando tanto, forse troppo. Ma è vero, oggi per attirare i giovani qualcosa deve essere cambiato, anche nelle regole del calcio. I giovani si stanno disinnamorando di questo sport che si basa più sul risultato che sullo spettacolo. Noi vogliamo che il calcio torni a essere un’attrazione per i più giovani, come quel calcio che giocavamo noi, ragazzini, per strada, con due zaini messi per terra".
C’è un numero sempre maggiore di calciatori attratto da esperienze negli Stati Uniti e soprattutto in Asia, diciamo in Arabia. È il segno che qualcosa sta cambiando?
"Io, personalmente, mi sono ritrovato a dire di no a due proposte economicamente interessantissime, una in America e una in Cina. Ma non giudico chi fa scelte diverse: quando ti vengono a bussare alla porta, e ti offrono un sacco di soldi, è difficile dire di no. Se però pensi solo a quelli, è chiaro che non renderai mai al cento per cento".
Oggi ci sono ragazzi giovanissimi le cui quotazioni e i cui ingaggi salgono alle stelle prestissimo. Rischiano di bruciarsi?
"Oggi si guadagna troppo, sin da giovanissimi, e per me è un male. Ci dovrebbe essere un ridimensionamento degli interessi economici nel calcio. Anche i genitori sono importanti: sono loro che ti devono insegnare dei valori. E non devono considerare il figlio un pozzo di soldi".
Antonio Conte è uno degli allenatori con cui ha lavorato meglio. Che cosa ne pensa del suo approdo a Napoli, con De Laurentiis?
"Penso che De Laurentiis abbia fatto la migliore scelta possibile. È uno che sa tirare fuori il ‘sacro fuoco’ dai suoi giocatori. Quello che è mancato al Napoli nella scorsa stagione. Antonio prende le squadre e le trascina al successo: sono convinto che anche a Napoli farà un gran lavoro".
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