La maxi squalifica. Fonseca fermato. Il Lione lo aspetta
Convinto che i nove mesi di squalifica rifilati a Paulo Fonseca siano una punizione eccessiva per il mister, il proprietario...

Calcio, lo sport nazionale
Convinto che i nove mesi di squalifica rifilati a Paulo Fonseca siano una punizione eccessiva per il mister, il proprietario dell’Olympique Lione Jhon Textor ha confermato l’ex difensore portoghese alla guida della squadra, mentre il club sta valutando se vi sia la possibilità di vincere un eventuale ricorso. Per il momento, però, Fonseca potrà essere in panchina solo durante le partite di Europa League come è successo ieri a Bucarest dove il Lione è uscito vincitore dal campo con il risultato di 3-1.
Mercoledì il portoghese ha compiuto 52 anni e per l’occasione Textor ha postato una story su Instagram scrivendo quanto segue: "Buon compleanno Paulo! Sono con te oggi, e sempre. Hai fatto un errore e le tue scuse erano sincere e la tua punizione è chiaramente troppo severa. Sei l’uomo giusto per il nostro progetto".
Per la cronaca l’arbitro della partita tra il Lione e il Brest, Bastien Millot, era stato chiamato al Var per un’azione controversa nei minuti di recupero espellendo Fonseca per proteste. A quel punto il portoghese si è molto avvicinato al fischietto, per untesta a testa con un leggero contatto.
"È una squalifica molto ingiusta - ha replicato commosso Fonseca al termine della gara con lo Steaua -. Ribadisco di non aver toccato l’arbitro. Non si è trattato di un’aggressione fisica. Non c’era alcuna intenzione del genere. Ma la cosa più importante è che ho il sostegno del club. Significa molto per me. Anche questo magnifico gruppo e i tifosi sono con me".
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