La questione arbitrale è sul tavolo della Vis. Ma anche quella delle punizioni da realizzare

Le sciagurate decisioni di Gianquinto e i calci piazzati non finalizzati, dettagli che fanno la differenza. Orellana miccia accesa

di DAVIDE EUSEBI
4 marzo 2025
Di Paola, bravissimo nel ruolo di play, ci ha provato senza esito nei calci piazzati

Di Paola, bravissimo nel ruolo di play, ci ha provato senza esito nei calci piazzati

Non c’è molto tempo per pensare perché la prossima partita è già alle porte (venerdì a Carpi), però per arrivarci meglio potrebbe essere utile fare qualche riflessione sulla ultima emblematica partita con l’Entella che ha lanciato qualche, peraltro prevedibile, segnale.

Questione arbitrale. E’ una faccenda seria perché al di là delle impressioni e delle congetture, delle sensazioni e dei sospetti, che lasciano il tempo che trovano, resta l’oggettivo doppio peso e la conseguente nauseante doppia misura, usata dal direttore di gara Gianquinto che ha letteralmente spezzato in due la partita, anzi la schiena della Vis Pesaro che fino a quel momento stava bella dritta, sulla stessa linea e anche qualcosina in più della capolista: quella manina che stava pescando il secondo giallo verso Tiritiello (che avrebbe significato espulsione), e quella tirata di capelli di Marconi a Okoro che per regolamento è da espulsione forse anche con due gare di squalifica, quel falluccio di Neri punito con l’espulsione e quel mezzo rigore fischiato a bocca piena per l’Entella avrebbero ammazzato chiunque. Dunque la questione arbitrale è sul tavolo e la società saprà come affrontarla anche in vista della fase caldissima della stagione. Un paio di domande: cosa accadrà se e quando Pesaro incontrerà altre blasonate o, peggio, sarà di scena nei campi bollenti del sud? E riuscirà il Var (che entrerà in scena nei playoff) a scongiurare simili ingiustizie?

Questione gol. Questa invece è sul campo e se ne sta occupando mister Stellone il quale ultimamente ha riservato una attenzione particolare alla fase offensiva negli allenamenti, curando velocità di ingresso e conclusione. Purtroppo bisogna parlare anche di precisione e il discorso scivola in particolare sui calci di punizione che sono, e saranno sempre di più d’ora in avanti, determinanti per sbloccare partite in equilibrio o, peggio, ingessate. La Vis ne ha avuti due molto invitanti con Di Paola, che in altre circostanze è stato capace di trasformarli in splendidi gol, non ultimamente però. Resta lui il faro di questa Vis, impeccabile nel palleggio e nel fraseggio, ma dovrebbe ritrovare assieme ad altri specialisti un miglior esito nei calci piazzati.

Orellana. Un discorso a parte merita questo giocatore perché è quello che ha nella scarpa la quantità di magia necessaria per saltare puntualmente l’uomo e creare superiorità numerica nello stretto, ovvero nei sedici metri. Sotto questo aspetto forse un suo impiego più avanti e magari con più anticipo rispetto di dieci minuti finali giocati, avrebbe potuto aumentare la possibilità di un rigore o una punizione, o azioni da gol a favore con i i suoi dribbling. Si tratta di dettagli nel computo di una partita eroica che Stellone ha saputo disegnare ancora una volta benissimo, mascherando l’uomo in meno e inchiodando la capolista nella propria metà campo, ma si sa che i dettagli in questo campionato facevano e a maggior ragione faranno sempre di più la differenza. E’ comunque una Vis da applausi.

d. e.

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