La Recanatese secondo Manoni: "C’è tanto di più oltre a quei due"

L’ex allenatore di Samb e Pistoiese: "Ho visto giovani interessanti al fianco di Sbaffo e Melchiorri"

16 novembre 2023
La Recanatese secondo Manoni: "C’è tanto di più  oltre a quei due"
La Recanatese secondo Manoni: "C’è tanto di più oltre a quei due"

"Giocare a Recanati credo che sia bello e gratificante per tutti e si nota la grande coesione del gruppo plasmato da Pagliari che, soprattutto in certe categorie, fa davvero la differenza". Tra i presenti in tribuna al Tubaldi domenica c’era anche Manolo Manoni, lo scorso anno alla guida della Sambenedettese e reduce da un’esperienza a Pistoia, durata appena due partite, sulla quale è meglio glissare ma che rappresenta un po’ la spia di un mondo del calcio, a dir poco, irrazionale. Il tecnico, 46enne, con una lunga militanza da calciatore nei tornei professionistici, elogia soprattutto i valori del collettivo giallorosso emersi contro l’Olbia: "Una vittoria pesante – spiega – perché i sardi sono una compagine difficile da affrontare, davvero di categoria e con in più due o tre elementi che possono spostare gli equilibri. La Recanatese ha dimostrato, ancora una volta, qualità, organizzazione ed anche la pazienza di crederci dopo le occasioni non sfruttate nella prima frazione. Sbaffo-Melchiorri? È una coppia illegale per la C, soprattutto ora che il livello generale, da qualche anno, è un po’ sceso".

Loro indubbiamente meritano le luci della ribalta ma anche il resto della rosa non scherza: "In particolare i giovani. In varie occasioni ho avuto modo di apprezzare Longobardi che sta proseguendo nel percorso di grande crescita. Molto bene anche Prisco, un 2004 schierato nella zona nevralgica del campo: possiede determinazione ed un’ottima visione di gioco, specie se affiancato e supportato dai compagni. Inoltre c’è Veltri, un ragazzo che ha dinamicità, forza ed anche intelligenza tattica. Se riesce ad educare maggiormente il piede ne sentiremo parlare".

Niente di sorprendente insomma in questo cammino. "No perché credo che stiamo assistendo complessivamente ad una maturazione che riguarda squadra, staff, società e pubblico che ormai hanno assunto una statura da professionisti".

Veniamo al derby di dopodomani con l’Ancona di Colavitto che tra l’altro, rispetto a Sassari, recupera un elemento fondamentale come Paolucci ed ha l’unico dubbio legato a Pellizzari. Quali potrebbero essere le chiavi del match? "Penso che il primo tempo inciderà molto sull’esito dell’incontro. Certo, si tratta di un confronto difficile ma se la Recanatese regge l’urto che prevedibilmente dovrà subire in avvio poi potrà venir fuori alla distanza. Conoscendo come giocano i due allenatori, sempre molto propositivi, penso che non ci si annoierà di certo".

La preparazione della truppa prosegue in un clima di grande fiducia pur se la parola d’ordine rimane sempre quella dei "piedi ben piantati a terra", anche se, rispetto allo scorso anno, la squadra, alla 13ª diornata è già a più 7.

Andrea Verdolini

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