Lazio: la Covisoc blocca il mercato, il punto della situazione

Il mercato in entrata biancoceleste fermato, ma ci sono ancora chance per rimediare

di Redazione Sport
28 giugno 2025
Claudio Lotito (a sinistra) con Mattia Zaccagni

Claudio Lotito (a sinistra) con Mattia Zaccagni

Roma 28 giugno 2025 - La notizia ha colpito l'ambiente laziale come un fulmine a ciel sereno. Una news di quelle brutte che arrivano all'improvviso e come d'incanto cambiano completamente i piani del mercato estivo. Le intenzioni della Lazio per la prossima sessioni erano chiare ed evidenti: prima le cessioni, poi il passaggio agli ingaggi, con l'obiettivo di rendere le rotazioni quanto più favorevoli al gioco dell'allenatore. Nella giornata di giovedì è però arrivata la stangata che mette un blocco vero e proprio alle trattative in entrata della squadra biancoceleste. La Covisoc ha infatti imposto il blocco del mercato in entrata per questa sessione di calciomercato. La Lazio secondo l'ente di controllo ha sforato i tre parametri previsti dalle Norme Organizzative Interne Federali (Noif): ovvero l'indice di liquidità, l'indicatore di indebitamento e l'indicatore del costo del lavoro allargato. 

Quali sono le infrazioni contestate alla Lazio?

I parametri non rispettati dai capitolini, come citato in precedenza sono tre. La prima di queste è l'indice di liquidità, uno dei parametri della Figc utilizzato per valutare la capacità dei club di rispettare i propri impegni finanziari. Si calcola mettendo a confronto le attività correnti con le passività correnti. Il valore minimo di quest'anno è stato fissato a 0,7 per tutte le Leghe. Questo viene analizzato due volte l'anno a fine marzo e fine settembre e quello laziale analizzato a marzo scorso è risultato al di sotto della soglia minima.

L'indice di indebitamento mette in relazione il debito di un'azienda con le sue attività totali (Debito/Patrimonio Netto), per la Figc non deve superare la soglia di 1,2, mentre la Lazio è andata oltre, accumulando debito extra. Infine c'è l'indicatore del lavoro allargato: questo rappresenta la somma degli stipendi e degli ammortamenti dei cartellini in rapporto agli incassi della società e non deve superare l'80% dei soldi ottenuti dalla società. In questo caso specifico pesano in maniera pesante i riscatti di alcuni prestiti passati, che hanno fatto gonfiare in maniera importante il tasso dei costi in casa biancoceleste.  

Quali soluzioni per la Lazio?

Per la risoluzione di questo problema sono diverse le vie che la squadra capitolina può percorrere, come spiegano le Noif della Federcalcio. Nello specifico le conclusioni verosimilmente possono essere due. Cessioni rapide per andare a rimettere in positivo il bilancio e immettere fondi liquidi all'interno delle casse. Il passaggio di Loum Tchaouna al Burnley per 14 milioni è sembrato il primo passo in questa direzione e probabilmente anche altri potrebbero seguire il suo percorso. Questo permetterebbe di simultaneamente abbassare tutti e tre i parametri precedentemente citati, ma servono acquirenti pronti e al momento non sembrano molte le piste aperte per i giocatori laziali. Il Bournemouth ha manifestato interesse per Mario Gila, così come l'Inter ha sondato Rovella, nonostante questo però entrambe le piste sono a malapena tiepide e lontane da una risoluzione.

Le cessioni finalizzate sbloccherebbero almeno parzialmente la situazione, forse anche a lungo termine, ma è una pista tutt'altro che semplice. Ecco allora che si palesa un'alternativa: l'iniezione diretta di liquidità da parte del Presidente Lotito tramite aumento di capitale o altre piste loro disponibili. In passato queste operazioni sono sempre rientrate nell'ordine dei 10 milioni di euro, ma la situazione della Lazio appare più delicata rispetto al passato e potrebbe portare a un prezzo ben superiore da spendere in questa occasione. 

Lotito puntava su un'ulteriore pista per la verità, quella dell'introduzione anticipata delle nuove regole federali. Queste eliminerebbero l'indice di liquidità già da questa sessione di mercato, rimettendo in attività per il calciomercato i capitolini. La Figc ha però deciso come queste entreranno in vigore solo dal gennaio 2026, escludendo modifiche retroattive. Questo obbligherà il club capitolino a operare secondo le normi attualmente in vigore.

Lazio: "Solidità economica rappresenta da sempre un pilastro del Club"

La notizia ha prevedibilmente scosso il tifo capitolino e acceso il dibattito sulla squadra. Il club però ci ha tenuto però a mettere subito un freno alle tante voci. Già giovedì, in risposta all'uscita della notizia, la squadra laziale ha pubblicato un primo comunicato ufficiale dove assicurava i tifosi della solidità societaria e finanziaria della squadra. Ecco il comunicato completo del club. 

"In merito alle notizie diffuse oggi da alcuni organi di stampa in modo fuorviante sulla situazione economico-finanziaria della Società, si ritiene doveroso precisare che non esiste alcun motivo di preoccupazione. La S.S. Lazio dispone di risorse proprie e di una struttura gestionale consolidata, che da oltre vent’anni affronta ogni passaggio con lucidità, responsabilità e rigore. La solidità economica - finanziaria, la sostenibilità del progetto sportivo e la coerenza strategica rappresentano da sempre ed ancor di più oggi pilastri su cui si fonda l’identità del Club".

Questo fa presumere come le difficoltà siano più di materia gestionale delle risorse, che non di reali problemi economici imputabili alla squadra capitolina. 

Situazione Sarri: niente dimissioni, il tecnico tiene fede all'impegno

L'ultima riflessione che la situazione di due giorni fa ha creato era relativa a Maurizio Sarri. Il tecnico a inizio giugno aveva accettato di tornare in panchina con i biancocelesti per provare a riportare la squadra in Europa, in un campionato che si preannuncia molto combattuto nelle zone nobili. Questo blocco al mercato mette decisamente in salita il percorso della sua Lazio, per questo sembrava potersi materializzare lo spettro delle dimissioni. Anche qui a mettere un freno a tutto ci ha pensato la Lazio con una nota sul proprio sito ufficiale arrivata nella giornata di ieri, confermando di fatto la permanenza dell'allenatore toscano in panchina. Ecco il comunicato laziale.

"Nella mattinata odierna, il Presidente Claudio Lotito e l’allenatore Maurizio Sarri hanno avuto un lungo e approfondito confronto telefonico, nei vari punti affrontanti si è discusso a lungo in merito alla situazione regolamentare legata all’indice di liquidità. Nel corso della conversazione, il Presidente, per la prima volta, ha illustrato in modo dettagliato la complessità tecnica della normativa e le sue implicazioni. Il mister Sarri, preso atto formalmente della situazione nella sua interezza, ha confermato la propria piena disponibilità a proseguire con determinazione l’impegno preso verso il Club e la tifoseria. Una scelta quella del Comandante, che ribadisce il suo forte attaccamento ai colori biancocelesti e a tutto il popolo laziale un popolo straordinario, che merita serietà e coerenza".

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