Sarri riparte da Napoli, ora comincia il campionato dei biancocelesti
Al Maradona la Lazio soffre, ma porta a casa il risultato: l'analisi del successo capitolino

La Lazio festeggia il gol vittoria contro il Napoli
Roma 3 settembre 2023 - In una sola notte Maurizio Sarri cancella lo zero in classifica, vince 1-2 al Maradona la prima in questo campionato e contemporaneamente infligge a Rudi Garcia e al suo Napoli la prima sconfitta stagionale. Lo scorso anno i biancocelesti furono i primi in tutta la Serie A ad espugnare il fortino partenopeo e quest'anno i ragazzi laziali ripetono l'impresa della scorsa annata. Una vittoria tutt'altro che semplice, nata dalla capacità di soffrire, di chiudersi nel momento di massima spinta napoletana e dal saper colpire di rimessa la squadra di Rudi Gracia grazie a folate offensive rapide e precise.
Se gli incontri di calcio fossero come quelli di pugilato, sui cartellini dei giudici infatti, con ogni probabilità, la vittoria sarebbe andata alla formazione di casa. La mole di gioco costruita dalla formazione napoletana è elevata, ma pecca di precisione negli ultimi metri. Anche quando gli incastri offensivi del Napoli si combinano al meglio, molto spesso finiscono per sbattere contro il muro biancoceleste. Per la trasferta del Maradona infatti Sarri ha rimesso a lucido il suo reparto arretrato, vero gioiello della scorsa annata. Il vantaggio laziale nasce infatti da una ripartenza portata a buon fine dalla combinazione di Felipe Anderson e Luis Alberto, conclusa dal delizioso colpo di tacco del mago, che estrae il cosiddetto coniglio dal cilindro, per il vantaggio laziale.
Dura poco il primo gol di margine targato Lazio. Il destino sa essere divertente e ironico alle volte, non tanto perché a superare Provedel sia una doppia deviazione dei difensori, che ancora una volta non avevano concesso agli avversari una conclusione pulita verso lo specchio, ma relativo al marcatore della rete. Piotr Zielinski in questo mercato appena concluso è stato a più riprese associato ai biancocelesti, con Sarri che, in un centrocampo all'epoca ancora privo di Kamada e Guendouzi, premeva forte per riavere il centrocampista polacco allenato sia in Toscana con l'Empoli, sia proprio con la maglia del Napoli. Settimane intense di trattative, l'ipotesi Arabia Saudita, e invece, contro le previsioni di molte, alla fine il giocatore ha scelto di restare a Napoli e di punire davanti ai propri tifosi una delle poche disattenzioni della retroguardia del tecnico toscano.
Come scritto sopra però il destino molto spesso quando incrocia i propri fili, non lo fa mai in maniera semplice e lineare. Perché se da una parte il pareggio partenopeo è targato dal giocatore che non sarebbe dovuto restare, a siglare il nuovo vantaggio laziale è colui che negli incastri di mercato ha preso il suo posto nella lista obiettivi laziale. Daichi Kamada trova infatti il gol, il suo primo in Serie A, al termine dell'ennesima azione di Felipe Anderson, che sradica l'ennesimo pallone dai piedi degli avversari e si invola verso la porta difesa da Meret, fino a siglare il secondo assist di serata, servendo la corrente Kamada che con una conclusione tutt'altro che semplice: un diagonale mancino che si infila all'angolino basso della porta dei partenopei.
La Lazio costruisce anche un paio di occasioni per chiudere l'incontro, realizzando due volte l'1-3, ma entrambe le volte scatta con qualche istante di anticipo Zaccagni, finendo così per vanificare il suo gol prima e in seguito quello realizzato da Mattéo Guendouzi. Un applauso va anche a Provedel, che con un paio di parate dal coefficiente di difficoltà elevatissimo, serra ermeticamente la propria porta, permettendo così ai biancocelesti di tornare a casa con i tre punti in cassaforte.
Le statistiche dell'incontro
Come scritto in precedenza, se il calcio funzionasse come la boxe, ai punti il Napoli avrebbe meritato qualcosa in più rispetto alla Lazio. I dati parlano chiaro il Napoli ha detenuto di più il possesso palla: 61% contro il 39% dei biancocelesti; e la qualità del palleggio campano è stato migliore anche in termini di qualità: sono infatti l'87% del totale i passaggi completati dai partenopei (520 su 598 totali), mentre i laziali si fermano all'82% dei fraseggi riusciti(317 su 387 tentati).
Non solo questo però, perché il Napoli sa come utilizzare il pallone, infatti arriva a concludere per ben 22 volte, trovando però l'opposizione di un difensore per ben 10 volte. Nonostante questo però, il numero di tiri in porta dei campani è doppio rispetto a quello della Lazio: i partenopei colpiscono verso la porta di Provedel per 4 volte, contro le 2 dei laziali, con i biancocelesti che in totale concludono solo per 6 volte le proprie azioni con un tiro. Anche il dato sugli Expected Goals dà ragione ai partenopei, che combinano per 1,34 xG contro gli appena 0,7 xG.
Uno dei pochi dati che invece vede la Lazio avanti nel confronto con i partenopei è la quantità di corsa messa in campo dai ragazzi di Sarri. I biancocelesti hanno infatti il grandissimo pregio di percorrere quasi 9 chilometri in più rispetto ai propri avversari. Partita molto corretta con meno di venti falli commessi in totale (17), 8 per il Napoli e 9 per la Lazio, che ha incassato anche due cartellini gialli.
Kamada decide il match, poi si sfoga: "Sento la pressione di sostituire Milinkovic"
Daichi Kamada segna il gol vittoria a Napoli e in una sola notte cancella tutti i dubbi, gli errori e le incertezze delle prime uscite di questa stagione. Il giocatore nipponico si toglie di dosso il duro peso di essere il sostituto, l'erede, di Milinkovic-Savic, una cosa che lui stesso ha percepito e confessato ai microfoni di Lazio Style Channel. "Una notte speciale - ha commentato il centrocampista asiatico - in una serata così bella non poteva che arrivare il gol. Sono veramente felice di aver segnato e di aver aiutato la squadra. Emozione importante. Ho solo bisogno di risultati personali, di gol o anche di assist. Di sicuro c'è pressione, perché gioco nella posizione di Milinkovic e lui ha fatto molto bene qui. Quindi sì, c'è un po' di pressione, ma sono riuscito a segnare ed è stato molto speciale".
Anche il tecnico Maurizio Sarri si è complimentato con il centrocampista nipponico per quanto messo in campo. "Kamada dà la sensazione di avere grandi qualità tecniche. Lo stiamo facendo crescere senza stressarlo, ora purtroppo va in Nazionale”. Il tecnico si è speso anche per Mattéo Guendouzi, che aveva trovato anche il gol al debutto in casa del Napoli, rete poi annullata dal fuorigioco di Zaccagni. "Guendouzi è entrato in condizioni diverse e mi sembra avere una bella faccia tosta. Ha capacità di apprendere velocemente, ci può dare una mano importante”.
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